Documentazione e dati

Nel corso del 2013 sono stati analizzati 431 campioni appartenenti a diverse tipologie di alimenti per verificare la conformità dell'etichettatura (additivi - componenti nutrizionali - caratteristiche merceologiche) e per determinare la presenza di contaminanti ambientali e industriali (Idrocarburi Policiclici Aromatici - Metalli pesanti – Acrilamide - Carbammato di etile - Nitrati). L’attività di controllo ha rilevato l'uso improprio di additivi, di irregolarità formali di etichettatura e di metalli pesanti .

Relazione a cura di: Francesco Ricci, Sara Pelligra

Le micotossine, prodotte da funghi in numerose derrate agricole, sono tra i contaminanti alimentari più pericolosi per la salute dell’uomo. In Piemonte è previsto un monitoraggio permanente per identificare le produzioni più a rischio e verificare la conformità degli alimenti. Nel 2013 il laboratorio ha analizzato 287 campioni soprattutto cereali, frutta secca, spezie e legumi e derivati, per la ricerca di 10 tipi di micotossine. Nel 35% dei campioni si è riscontrata la positività ma solo in 3 prodotti la concentrazione di una o più micotossine ha superato i limiti di legge.

Relazione a cura di: Francesca Alesso, Sara Ciacciarelli, Sara Coluccia

IV Congrasso Nazionale

Le Micotossine nella filiera agro-alimentare

ATTI a cura di: C. Brera, B. De Santis, F. Debegnach, E. Gregori, E. Pannunzi e M.C. Barea Toscan

Relazione a cura di: Francesco Ricci, Sara Pelligra

In Piemonte è prevista una sorveglianza permanente per identificare le produzioni più a rischio e verificarne la conformità.

Relazione a cura di: Francesca Alesso, Sara Ciacciarelli, Sara Coluccia

Nel corso del 2011 sono stati analizzati 497 campioni appartenenti a diverse tipologie di alimenti per verificare la conformità dell'etichettatura (additivi, componenti nutrizionali, caratteristiche merceologiche) e per determinare la presenza di contaminanti ambientali e industriali (Idrocarburi Policiclici Aromatici - Metalli pesanti – Acrilamide - Carbammato di etile). L’attività di controllo ha rilevato l'uso improprio di additivi e di irregolarità formali di etichettatura.

Relazione a cura di: Andreina Delaini, Francesco Ricci, Sara Pelligra

Le micotossine, prodotte da funghi in numerose derrate agricole, sono tra i contaminanti alimentari più pericolosi per la salute dell’uomo. In Piemonte è previsto un monitoraggio permanente per identificare le produzioni più a rischio e verificare la conformità degli alimenti. Nel 2011 il laboratorio ha analizzato oltre 450 campioni di vari prodotti, soprattutto cereali, frutta secca, spezie e i loro derivati, per la ricerca di 11 micotossine diverse. Le positività riscontrate sono state numerose ma solo in 12 prodotti la concentrazione di micotossina ha superato i limiti di legge.

Relazione a cura di: Francesca Alesso, Silvana Grande, Sara Coluccia

Nel 2010 sono stati analizzati 850 campioni appartenenti a diverse tipologie di alimenti per verificare la conformità dell'etichettatura e l’eventuale presenza di contaminanti. Le irregolarità rilevate sono state poche e non hanno evidenziato criticità tali da rappresentare un rischio per la salute. L’attività di controllo rappresenta una fotografia parziale dei prodotti presenti sul mercato regionale e si ritiene comunque necessario intensificare la sorveglianza in particolare per la ricerca di contaminanti, distribuiti in modo disomogeneo e casuale sui diversi tipi di alimenti.

Relazione a cura di: Andreina Delaini, Francesco Ricci, Sara Pelligra

Nel 2010 il laboratorio ha analizzato oltre 800 campioni di vari prodotti, soprattutto cereali, frutta secca, spezie e i loro derivati, per la ricerca di 11 micotossine diverse. Sono stati eseguiti controlli anche per conto di alcuni Uffici di Sanità Marittima e di Frontiera di altre regioni Italiane che operano secondo i criteri previsti dalla specifica normativa sui controlli all’importazione. Di conseguenza il numero di campioni analizzati è aumentato del 90% rispetto agli anni precedenti, come pure la percentuale di positività e irregolarità riscontrate. Tali risultati sono da rapportare comunque al prelievo mirato di prodotti  “a rischio” per tipologia e provenienza.

Relazione a cura di: Francesca Alesso, Silvana Grande, Sara Coluccia