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Glossario

Glossario generale di Arpa Piemonte

 S.G.S, Sistema di Gestione della Sicurezza
Sistema di Gestione della Sicurezza: struttura organizzativa, responsabilità, procedure, procedimenti e risorse messi in atto per la conduzione in sicurezza degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante (definizione UNI 10617).
 Salinità
Quantità di sali espressa in grammi/litro o in parti per mille, presenti nelle acque marine, fluviali, lacustri. La quantità di sale è maggiore nelle acque marine e, sebbene vari molto da mare a mare a causa dell’influenza esercitata dall’evaporazione, dalle precipitazioni e dall’apporto fluviale, si aggira in media sul 35%.
 SAR (Specific Absorption Rate)
Tasso di assorbimento specifico: esprime la quantità di energia elettromagnetica assorbita nell'unità di massa di tessuto per unità di tempo. La sua unità di misura è il watt/kg (W/kg).
 Scaricatore glaciale
Torrente che ha origine dallo scioglimento delle acque di un ghiacciaio.
 Scoping
Analisi preliminare allo studio dettagliato di una componente ambientale, nella quale viene descritta la procedura eseguita per l'analisi, motivando, in relazione allo scopo del lavoro, la scelta degli argomenti che sono stati approfonditi con il maggior grado di dettaglio.
 SCR Selective Catalytic Reduction
Selective Catalytic Reduction: tecnica catalitica selettiva per la riduzione degli NOx.
 Sedimentarie
Rocce formate da deposizione e compattazione di materiali (detti sedimenti) provenienti: a) dalla disgregazione di rocce preesistenti ad opera di processi di varia natura, b) dall’attività biochimica di organismi e c) da precipitazione chimica in acqua.
 Sedimento
Processo di deposizione di materiale solido trasportato in sospensione dall’acqua o dal vento. Da tale processo hanno origine le rocce sedimentarie. Nella depurazione delle acque la sedimentazione è l’operazione mediante la quale le sostanze solide sospese in un liquido vengono fatte depositare sul fondo di un recipiente adatto, grazie alla forza di gravità.
 Selezione
operazione di scelta che ha come fine di trarre da un gruppo, anche molto vasto, gli elementi migliori o più adatti a determinati fini.
Selezione naturale: processo che porta alla scelta, fra tanti individui, di quelli che possiedono una maggiore capacità di sopravvivenza per particolari caratteristiche morfologiche e fisiologiche che li rendono più adatti all’ambiente in cui vivono e che possono garantire la sopravvivenza al maggior numero di nuovi nati. Darwin spiega la teoria dell’evoluzione attraverso il meccanismo della selezione naturale.
Selezione artificiale: meccanismo utilizzato dall’uomo per introdurre, mediante incroci selezionati, nuovi caratteri in animali e piante.
 Set-aside
Terminologia inglese che letteralmente tradotta significa "mettere da parte". Agronomicamente si intende, secondo le normative comunitarie, il ritiro dalla produzione agricola di un determinato appezzamento di terreno che viene lasciato a riposo per periodi più o meno lunghi. Per tale scelta la Comunità Europea corrisponde al proprietario del fondo un contributo economico.
 Sezioni stratigrafiche
Rappresentazione grafica secondo un piano verticale della struttura del sottosuolo.
 SGA (Sistema di Gestione Ambientale)
Parte del sistema di gestione aziendale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale (definizione UNI ISO 14050). La documentazione che descrive complessivamente il sistema di gestione ambientale e i mezzi per raggiungere gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale, dal manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale e spesso associano a queste tre variabili anche la gestione della qualità.
 SIC (Sito di importanza comunitaria)
(Sito di importanza comunitaria) concetto definito dalla direttiva comunitaria 92/43/CEE Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. Il termine è usato per definire un'area che contribuisce in modo significativo a mantenere o ripristinare una delle tipologie di habitat definite nell'allegato 1 o a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente una delle specie definite nell'allegato 2 della Direttiva Habitat. Può, inoltre, contribuire alla coerenza della rete Natura 2000 e in modo significativo al mantenimento della biodiversità della regione in cui si trova.
 Sievert (Sv)
(radiazioni), unità di misura della dose equivalente e della dose efficace; se il fattore di ponderazione della radiazione è uguale a uno, 1 Sv = 1 J.kg-1. Sono suoi sottomultipli il milliSievert – 1 mSv = 1E-03 Sv –  e il microSievert – 1 µSv = 1E-06 Sv.
 Simbiosi
In biologia, associazione tra organismi di specie diverse. Ne sono esempi i licheni: associazione tra  fungo e alga; le micorizze: associazione tra fungo e radice.
 Sismicità
Insieme di movimenti tellurici (sismi) che interessano la crosta terrestre. Con questo termine si indica anche il carattere di un territorio soggetto a tali movimenti, e in particolare a quelli più brevi e violenti conosciuti come terremoti.
 Sistema ambientale
Insieme di componenti e fattori ambientali reciprocamente interagenti, risultanti dall'insieme di relazioni tra componenti naturali e azioni umane (un fiume, una città, un ecomosaico, un sistema dei trasporti, ecc.).
 Sito
posizione, ubicazione, luogo, località. Es. s. di studio, s. monitorato: zona in cui sono ubicati gli strumenti di misura. Es. s. contaminato: l'intera area in cui sono svolte, in una determinata localizzazione, le attività industriali sotto il controllo di un’impresa, nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto, e qualsiasi infrastruttura e qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell'esercizio di queste attività.
 Smaltimento rifiuti
Costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti e deve essere effettuato in condizioni di sicurezza. Nel DLgs 22/97 viene sancita la differenza tra il modello tradizionale di smaltimento, inteso come attività che "libera" dai rifiuti, e un nuovo modello in cui il rifiuto diviene elemento costitutivo della risorsa e quindi riduce ad una fase residuale il momento dell'eliminazione. Tale operazione consiste in: deposito sul o nel suolo; trattamento in ambiente terrestre (ad esempio, biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli); iniezioni in profondità; lagunaggio; messa in discarica allestita; scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico, eccetto l’immersione; immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino; incenerimento a terra o a mare; deposito permanente (ad esempio, in una miniera); altri trattamenti biologici; altri trattamenti fisico-chimici (ad esempio, evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.); raggruppamento, deposito o ricondizionamento preliminare prima di una delle suddette operazioni.
 SMEC
Sistema per la misura di grandezze, relative alle emissioni, che opera  in continuo,  in grado di espletare le seguenti funzioni: campionamento e analisi, emissioni, acquisizione, validazione, elaborazione automatica e archiviazione dei dati.
 Smog
Parola coniata per descrivere una miscela di fumo (smoke) e nebbia (fog), costituita da alcuni inquinanti atmosferici primari, intrappolata vicino al terreno da una inversione termica, cioè da un fenomeno meteorologico che consiste nell’aumento della temperatura dell’aria all’aumentare della quota, al contrario di ciò che avviene normalmente.
 Smog fotochimico
Particolare inquinamento dell’aria che si produce nelle giornate caratterizzate da condizioni meteorologiche di stabilità e di forte insolazione. Gli ossidi di azoto (NOx) e i composti organici volatili (VOC), emessi nell’atmosfera da molti processi naturali od antropogenici, vanno incontro ad un complesso sistema di reazioni fotochimiche indotte dalla luce ultravioletta presente nei raggi del sole; il tutto porta alla formazione di ozono (O3), perossiacetil nitrato (PAN), perossibenzoil nitrato (PBN), aldeidi e centinaia di altre sostanze.
 Smottamento
Scivolamento verso il basso di masse superficiali di terreno, per lo più incoerente, dovuto in genere a infiltrazioni di acqua o a erosioni di torrenti o a scavi.
 SNCR, Selective Non Catalytic Reduction
Selective Non Catalytic Reduction: tecnica catalitica non selettiva per la riduzione degli NOX
 Soglia
Soglia (ambientale, allarme.): livello di esposizione a un agente chimico o fisico al di sotto del quale non si verificano effetti nocivi per l’organismo, dimostrabili con le tecniche più sensibili a disposizione.
 Soil Vapor Exstraction
Tecnica di bonifica applicata per ridurre la concentrazione di idrocarburi volatili nella zona insatura del sottosuolo. Attraverso pozzi di estrazione d’aria, viene applicato un gradiente di pressione negativa che consente di estrarre i componenti volatili dei contaminanti.
 Solidi sospesi totali
Materiale, di qualsiasi natura, in sospensione. La presenza di solidi sospesi oltre determinati limiti, altera la normale trasparenza dell’acqua. Rappresentano, in pratica, la totalità delle varie sostanze presenti nella miscela liquida, che rimangono in un contenitore, dopo che tutta l’acqua è stata fatta evaporare.
 Solventi clorurati
Composti derivati dagli idrocarburi alifatici o dagli idrocarburi ciclici, nei quali uno o più atomi di idrogeno sono sostituiti da altrettanti atomi di cloro. I più noti sono il cloroformio, il tricloroetilene, il percloroetilene, il tetracloruro di carbonio, il tricloroetano. Si tratta di sostanze dotate, nella massima parte, di un ottimo potere solvente, propellente, refrigerante e di scarsa infiammabilità.
Per le loro caratteristiche trovano largo impiego nell'industria chimica, tessile, della gomma, delle materie plastiche, degli estintori di incendio, dei liquidi refrigeranti, nelle operazioni di sgrassaggio e pulitura di metalli, pelli e tessuti. Sono quasi tutti composti ad elevata tossicità. L'assorbimento dei solventi clorurati si attua prevalentemente per via respiratoria, ma è possibile anche una introduzione per via cutanea o digestiva; gli effetti tossici riguardano principalmente il fegato, il rene e il sistema nervoso centrale. Il largo utilizzo fatto negli ultimi decenni e gli smaltimenti scorretti hanno causato una notevole diffusione ambientale di questi composti sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee.
 Sorgente di radiazioni ionizzanti
Sorgente di radiazioni ionizzanti: apparecchio generatore di radiazioni ionizzanti (macchina radiogena) o materia radioattiva, ancorché contenuta in apparecchiature o dispositivi in genere, dei quali, ai fini della radioprotezione, non si può trascurare l'attività, o la concentrazione di radionuclidi, o l'emissione di radiazioni.
 
Sorgente naturale di radiazioni: sorgente di radiazioni ionizzanti di origine naturale, sia terrestre che cosmica.
 Sorgente sigillata
Sorgente formata da materie radioattivo solidamente incorporata in materie solide e di fatto inattive, o sigillate in un involucro inattivo che presenta una resistenza sufficiente per evitare, in condizioni normali di impiego, dispersione di materie radioattive superiore ai valori stabiliti dalle norme di buona tecnica applicabili.

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