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Glossario

Glossario generale di Arpa Piemonte

 Bacino
concavità della crosta terrestre. Può ospitare acque marine (bacino marittimo) o laghi (bacino lacustre) o l’insieme delle valli che convogliano le acque ad un corso d’acqua collettore (bacino idrografico). All’interno dei continenti si hanno grandi bacini racchiusi da catene montane, talora senza sbocco al mare (bacini endoreici).
▪          Bacino idrogeologico: zona della crosta terrestre nella quale si raccolgono e sono convogliate le acque meteoriche e selvagge che penetrano in profondità; differisce sia dal b. idrografico sia dal b. orografico in quanto lo spartiacque è sotterraneo e il suo andamento dipende dalla morfologia del terreno, dall'orientamento stratigrafico delle rocce impermeabili e dalla dinamica dei corsi sotterranei. Il b. idrogeologico alimenta le falde acquifere.
▪          Bacino idrografico: porzione di territorio che raccoglie le acque di precipitazione e le fa confluire in uno stesso corso d’acqua. Territorio dal quale le acque pluviali o di fusione delle nevi e dei ghiacciai, defluendo in superficie, si raccolgono in un determinato corso d'acqua direttamente o a mezzo di affluenti. Il bacino termina in un punto del fiume detto "sezione di chiusura", in cui transitano tutte le acque che defluiscono dal monte (Legge 183/89).
▪          Bacino orografico: regione che presenta caratteri geologici uniformi e che è delimitata da un rilievo facente parte dello stesso sistema.
 Bailer
il campionatore per acque sotterranee più comunemente usato. È costituito da un cilindro di polipropilene o teflon con una valvola a sfera che viene calato nel pozzo sospeso ad un cavo e sollevato quando è raggiunta la profondità desiderata.
 Balla ecologica
detta anche ecoballa, è un cubo composto dalla frazione combustibile dei rifiuti urbani selezionati a valle della raccolta. Il processo di produzione generalmente prevede che la frazione indifferenziata del rifiuto (a valle delle raccolte differenziate utili al recupero di carta, plastica, vetro,…) venga separata dalla frazione umida mediante selezione meccanica e venga privata di eventuali rifiuti pericolosi per la combustione o comunque non combustibili. Il materiale combustibile così ottenuto è simile ad un CDR (combustibile derivato da rifiuti) la cui qualità dipende dall’efficacia dei trattamenti di selezione, e viene "imballato" per essere trasportato agli inceneritori.
 Baseline ambientale
insieme delle condizioni di stato e di qualità ambientale, nonché dei processi di trasformazione in atto, relativi al sistema ambiente nel suo complesso e alle diverse componenti ambientali, prima della realizzazione dell’opera in progetto.
 BAT
le più efficienti e avanzate tecnologie, industrialmente disponibili in quel momento sul mercato e applicabili in condizioni tecnicamente valide, in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso. In base alla Direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento, rientrano in questa definizione anche le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e dismissione di un impianto.
 Becquerel
unità di misura dell'attività radioattiva; 1 Bq = 1 disintegrazione al secondo.
 Benchmarking ambientale
processo continuo di misurazione di prodotti, servizi e procedure aziendali mediante il confronto con i concorrenti più forti o con le imprese riconosciute leader nel settore.
 Benthos
categoria ecologica che comprende gli organismi acquatici, sia d'acqua dolce sia marini, che vivono in stretto contatto con il fondo o fissati ad un substrato solido.
 Bentonico
organismo vivente in stretta prossimità e dipendenza del fondo marino, o sul fondo di un corso d’acqua.
 Benzene
idrocarburo di formula C6H6 a struttura esagonale. È il composto-base della classe degli idrocarburi aromatici, dal caratteristico odore pungente; a temperatura ambiente volatilizza assai facilmente. È utilizzato come antidetonante anche nelle benzine cosiddette "verdi". Il benzene presente in atmosfera viene prodotto dalla attività umana, in particolare dall’uso del petrolio, degli oli minerali e dei loro derivati. La maggior fonte di esposizione per la popolazione deriva dai gas di scarico degli autoveicoli, in particolare dei veicoli alimentati a benzina. È un prodotto tossico per il sistema nervoso centrale in caso di esposizioni elevate ed è classificato cancerogeno per lunghe esposizioni. Una esposizione cronica può causare la leucemia (casi di questo genere sono stati riscontrati in lavoratori dell’industria manifatturiera, dell’industria della gomma e dell’industria petrolifera). I valori medi stimati di esposizione della popolazione consistono in un ordine di grandezza inferiore all’esposizione professionale: la componente principale dell’esposizione non professionale al benzene è il fumo.
 Benzina
Carburante ottenuto dalla raffinazione del petrolio e costituito da numerosi composti idrocarburici presenti in proporzioni variabili a seconda del ciclo produttivo e del tipo di utilizzo.
 Benzina verde
Miscela di idrocarburi. Si presenta liquida alle normali condizioni ambientali di temperatura e pressione. È costituita da tagli di diverse lavorazioni di raffineria, senza l'aggiunta di additivi di piombo. Deve necessariamente essere usata dai veicoli equipaggiati con la marmitta catalitica.
 Binomìa
denominazione latina di ciascuna entità vegetale o animale dove il primo termine si riferisce al genere e il secondo alla specie (ogni genere può comprendere una o più specie).
 Bioaccumulanti
sostanze la cui concentrazione aumenta negli organismi viventi man mano che vengono assunte da acque, aria o cibo contaminati, in quanto di difficile o lenta metabolizzazione o escrezione da parte degli organismi stessi.
 Bioaccumulatori
organismi in grado di sopravvivere alla presenza di un contaminante assimilato dalle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e di concentrarlo al proprio interno, permettendone il riconoscimento e la quantificazione. Un esempio di organismi bioaccumulatori sono i muschi e i licheni per quanto riguarda i metalli pesanti presenti nell’aria. Per il monitoraggio della qualità delle acque marine costiere sono impiegati i mitili, per la capacità di accumulare metalli pesanti, sostanze organiche e microrganismi patogeni. Anche gli insetti, come le api, vengono impiegati nella valutazione dell’inquinamento di metalli pesanti, fitosanitari e sostanze radioattive.
 Bioarchitettura
insieme delle discipline che attuano e presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell'ecosistema antropico-ambientale. In una visione caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarietà e da un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse, la bioarchitettura tende alla conciliazione e all’integrazione delle attività e dei comportamenti umani con le preesistenze ambientali e i fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita.
 Biocarburante
propellente ottenuto in modo indiretto da biomasse come grano, mais, bietola, canna da zucchero. Non contribuisce all’effetto serra ma sottrae terreno agricolo utilizzato per la produzione di alimenti.
 Biocenosi
l’insieme delle popolazioni di specie animali e vegetali che coesistono nello spazio e nel tempo in un dato ambiente e interagiscono fra loro, in reciproca relazione. Lo spazio, o ambiente, occupato dalla biocenosi, è chiamato biotopo. Si suddivide in fitocenosi e in zoocenosi quando ci si riferisce rispettivamente a vegetali o animali che popolano un ambiente.
 Bioclimatico
influenza dei fattori climatici sulla vita vegetale e animale.
 Biodegradabile
caratteristica di alcune sostanze di poter essere degradate per via microbica, ossia mediante decomposizione per effetto di agenti biofisici naturali (batteri, luce solare, umidità,...), implicando la non tossicità dei residui della decomposizione, in modo da non provocare problemi alle catene alimentari. Biodisponibilità: attitudine di una sostanza ad essere assorbita e interagire con il metabolismo di un organismo.
 Biodisponibilità
attitudine di una sostanza ad essere assorbita e interagire con il metabolismo di un organismo.
 Biodiversità
varietà nelle forme di vita vegetale e animale nei diversi habitat del pianeta. È un concetto molto ampio che include la diversità genetica all’interno di una popolazione, il numero e la distribuzione delle specie in un’area, la diversità di gruppi funzionali (produttori, consumatori, decompositori) all'interno di un ecosistema, la differenziazione degli ecosistemi all'interno di un territorio. La perdita di biodiversità si riferisce alla diminuzione di questa "variabilità" dovuta a fattori naturali e, in prevalenza, al progressivo aumento di fattori di inquinamento, delle infrastrutture, degli insediamenti produttivi e dei centri urbani che riducono l'estensione e la funzionalità degli habitat.
 Bioedilizia
approccio alla costruzione che considera gli aspetti ambientali nell’atto del costruire e sulle sue conseguenze sulla salute degli abitanti.
 Biogas
miscela di gas costituito principalmente da metano (40-70%) e anidride carbonica (30-60%). È ottenuto per fermentazione anaerobica, in presenza di microrganismi (batteri acidogeni, batteri acetogeni e metanobatteri) di deiezioni zootecniche, frazione organica dei rifiuti urbani, rifiuti industriali e agricoli o fanghi dei trattamenti delle acque urbane. Il metano contenuto nel biogas può essere utilizzato, generalmente previa depurazione, per la produzione di energia termica e/o elettrica. Dal processo di biogassificazione si ricavano, oltre al biogas, buoni fertilizzanti naturali.
 Bioindicatori
organismi che subiscono variazioni misurabili del loro stato naturale in presenza di inquinanti. Un organismo può essere considerato un buon bioindicatore se manifesta risposte biologiche identificabili correlate alle differenti concentrazioni di inquinanti (relazione dose/risposta).
 Bioma
comunità di organismi viventi, sia del regno animale che vegetale, caratteristica di una regione climatica, distinta in genere in base al tipo di vegetazione. Sono biomi terrestri la tundra, la foresta boreale di conifere (o taiga), le foreste temperate, la foresta pluviale tropicale, la prateria, la macchia mediterranea e il deserto.
 Biomagnificazione
processo mediante il quale la concentrazione di un inquinante nei tessuti biologici degli organismi aumenta man mano che sale nella catena trofica.
 Biomassa
termine generico che indica la materia organica sia di natura vegetale che animale, non fossile. In campo energetico, la biomassa indica il materiale organico che può essere utilizzato come combustibile per produrre energia per combustione o tramite fermentazione. Le biomasse utili ai fini della produzione di energia includono il legno, liquami e feci animali, residui agricoli, forestali e della carta. Alcune fonti, come il legno, non necessitano di subire trattamenti; altre, come gli scarti vegetali o i rifiuti urbani, devono essere trattate in un digestore.
 Biomonitoraggio
monitoraggio delle caratteristiche di un determinato ambiente attraverso parametri biologici; si basa sulle variazioni ecologiche indotte da un qualunque fattore (fisico, chimico e microbiologico) sull’ecosistema. Dette variazioni si manifestano tramite alterazioni nelle comunità di organismi che vengono utilizzati quali indicatori senza fornire informazioni precise riguardanti le cause delle variazioni. Per ottenere tali informazioni occorre abbinare al biomonitoraggio le analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche.
 Bioremediation
tecnica di bonifica che sfrutta la capacità di biodegradazione di alcuni microrganismi per ottenere la riduzione nella concentrazione di contaminanti organici nel suolo e nelle acque sotterranee.

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