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Glossario

Glossario generale di Arpa Piemonte

 Sviluppo sostenibile
Termine utilizzato nella Conferenza dell’ONU sull’Ambiente, svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992. Indica la possibilità di garantire lo sviluppo industriale, infrastrutturale, economico, ecc., di un territorio, rispettandone le caratteristiche ambientali, cioè sfruttandone le risorse naturali in funzione della sua capacità di sopportare tale sfruttamento. Lo sviluppo sostenibile presuppone una crescita nella quale lo sfruttamento delle risorse, l'andamento degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo economico e i mutamenti istituzionali siano in reciproca armonia e capaci di incrementare il potenziale attuale e futuro di soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umane. Lo sviluppo sostenibile richiede una rimodellazione dei processi produttivi in modo più rispettoso dell’ambiente e contemporaneamente significa assicurare che le generazioni future possano godere degli stessi beni, opportunità e opzioni dei quali godiamo noi oggi. Esistono due principi base della sostenibilità, definiti da Hermann Deli, per la gestione delle risorse rinnovabili: la velocità del prelievo dovrebbe essere pari alla velocità di rigenerazione. Questo principio si chiama "principio del rendimento sostenibile" e significa che in qualsiasi tipo di scelta, un'impresa, un'attività agricola o industriale deve utilizzare risorse che, nell’arco almeno di una vita umana, possano essere rinnovate. Il secondo principio enuncia che la velocità di produzione dei rifiuti delle attività produttive deve essere uguale alle capacità naturali di assorbimento da parte degli ecosistemi dei rifiuti che vengono immessi.
 Tallio
Metallo (simbolo Tl) tenero e malleabile, che può venire tagliato anche da un coltello. Esposto all'aria, la sua superficie lucente si ossida assumendo una tinta grigio-bluastra simile a quella del piombo. Il tallio è molto tossico e in passato ha trovato uso in topicidi e insetticidi, ma vista la sua tossicità, il suo uso in prodotti di largo consumo è stato bandito. Il tallio è ora utilizzato per particolari scopi industriali (fotocellule, semiconduttori, apparecchi ottici, lenti e vetri speciali, …) e inoltre è coinvolto nelle ricerche per lo sviluppo di materiali superconduttori ad alta temperatura per applicazioni quali la risonanza magnetica nucleare, la propulsione magnetica, la generazione e la trasmissione di corrente elettrica. Il tallio e i suoi composti sono molto tossici, vanno pertanto maneggiati con estrema cura. La sua tossicità deriva dalla capacità di sostituirsi ai cationi dei metalli alcalini (principalmente sodio e potassio) presenti nell'organismo. Questa sostituzione altera molti dei normali processi cellulari. Tra gli effetti di avvelenamento da tallio rientrano la perdita dei capelli e il danneggiamento dei nervi periferici. Il tallio è anche un sospetto cancerogeno. Il tallio si presenta naturalmente nell'ambiente in piccole quantità, generalmente non tali da causare problemi per la salute.
 Tasso di motorizzazione
Numero di autovetture procapite. Indicatore che stima le pressioni ambientali derivate dall’incremento del parco veicolare.
 Taxa
Vedi unità tassonomica.
 Tecnico competente in acustica
Figura professionale idonea ad effettuare le misurazioni, verificare l'ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme, redigere i piani di risanamento acustico, svolgere le relative attività di controllo.
 Telerilevamento
Disciplina tecnico-scientifica che permette di ricavare informazioni qualitative e quantitative sull'ambiente o su specifici oggetti posti a distanza da un sensore, mediante misure di radiazione elettromagnetica (emessa, riflessa o trasmessa) che interagisce con le superfici fisiche di interesse.
Gli strumenti utilizzati per rilevare ed analizzare questa radiazione sono i sensori remoti, collocati su piattaforme terrestri, palloni o veicoli aerei e spaziali.
 Teleriscaldamento
Sistema di riscaldamento che utilizza a distanza il calore prodotto da una centrale termica, da un impianto a cogenerazione, da una sorgente geotermica. In un sistema di teleriscaldamento il calore viene distribuito agli edifici tramite una rete in cui viene convogliata l'acqua calda o il vapore.
 Tempo di dimezzamento
Tempo necessario affinché un radionuclide riduca a metà la propria attività (radiazioni ionizzanti).
 Termovalorizzatore
Rappresentano l’evoluzione degli inceneritori di rifiuti. La differenza è che nel termovalorizzatore il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti viene utilizzato per produrre energia elettrica in maniera analoga a quanto accade nelle centrali termoelettriche, anche se con rendimenti molto più bassi e maggiori problemi di controllo delle sostanze inquinanti. (vedi anche Inceneritore).
 Terrazzamenti
Sistemazioni agronomiche di pendio, oggi in genere abbandonate, costituite da terrazzi. I terrazzi sono formati da muretti a secco (alzate) con accumulo di materiale terroso a monte per ottenere le pedate pianeggianti sulle quali coltivare.
 Terrazzo alluvionale
Geoforma topograficamente piana, risultante dall’accumulo di materiali alluvionali (terrazzo alluvionale) o dall’azione erosiva esercitata da un corso d’acqua su roccia (terrazzo roccioso d’erosione) oppure su un terrazzo alluvionale e/o fluvioglaciale preesistente (sistema di terrazzi). Generalmente i terrazzi più elevati sono più antichi di quelli sottostanti.
 Tettonica attiva
Deformazioni della superficie terrestre connesse ad attività sismica e vulcanica legata a movimenti crostali geologicamente recenti o in atto.
 Tettonica attiva
Deformazioni della superficie terrestre connesse ad attività sismica e vulcanica legata a movimenti crostali geologicamente recenti o in atto.
 Tipo forestale
Unità di base di una classificazione selvicolturale, relativa ad un dato bosco o arbusteto, basata su caratteri ecologici-dinamici espressi dalla composizione della componente vegetale dell’ecosistema, dove le specie di sottobosco fungono da specie indicatrici delle condizioni ambientali.
 Tossicità
Capacità di una sostanza di provocare effetti dannosi sugli organismi viventi, alterandone il corretto funzionamento cellulare. Ogni sostanza è virtualmente tossica in funzione della dose; diviene tossica quando raggiunge una certa concentrazione nell’organismo e nel suo sito di azione. La tossicità di una sostanza è strettamente legata alla sua possibilità di assorbimento, trasporto, metabolismo ed escrezione nell’organismo vivente.
Si parla di tossicità acuta quando la dose è elevata e l’effetto si manifesta in tempi brevi (minuti, ore o giorni) e di tossicità cronica quando è causata da una esposizione a piccole dosi prolungata nel tempo. La dose tossica, in questo caso, viene raggiunta perché la sostanza si accumula nell’organismo.
 Traspirazione
Processo attraverso il quale parte dell’acqua sotterranea è trasportata attraverso le piante dalle radici ai piccoli pori sulla superficie delle foglie, dove si trasforma in vapore e viene rilasciata nell’atmosfera. Si calcola che circa il 10 per cento dell’umidità dell’atmosfera derivi dalla traspirazione della vegetazione.
 Trattamento primario
Trattamento delle acque reflue urbane che permette la rimozione di gran parte dei solidi sospesi sedimentabili per decantazione meccanica nei bacini di sedimentazione, con o senza l'uso di sostanze chimiche (flocculanti).
 Trattamento secondario
Trattamento delle acque reflue urbane mediante processi di ossidazione biologica della sostanza organica biodegradabile sospesa e disciolta nelle acque di scarico, utilizzando batteri aerobi. Il trattamento si distingue in processo a biomassa sospesa o a biomassa adesa. È necessaria la presenza di biodischi, letti percolatori e vasche di aerazione nelle unità che costituiscono la linea acque dell’impianto
 Trattamento terziario
Negli impianti di depurazione si impiega a valle dei trattamenti primari e secondari quando, in considerazione del corpo idrico recettore, si deve procedere alla rimozione dei nutrienti (nitrati e fosfati).
 Trigenerazione
Particolare campo dei sistemi di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione anche per produrre energia frigorifera, cioè acqua refrigerata per il condizionamento o per i processi industriali.
 Unità cartografica
Insieme delle aree caratterizzate dagli stessi tipi di suolo (delineazioni), identificabili in modo univoco sulla carta pedologica.
 Unità di misura
Grandezza di riferimento per la misurazione di grandezze fisiche.
 Unità pedologica
Secondo livello della classificazione FAO-UNESCO; i suoli vengono distinti in base alla presenza o meno di caratteristiche, facilmente osservabili e misurabili, e /o di orizzonti diagnostici.
 Unità tassonomica
Taxon (plurale taxa): raggruppamento di organismi, distinguibili morfologiacamente e geneticamente da altri e riconoscibili come unità sistematica, posizionata all’interno di una gerarchia della classificazione scientifica.
In pedologia l’unità tassonomica è una unità di campionamento, classificata secondo la tassonomia adottata
 Urbanizzazione
Fenomeno di concentrazione di popolazioni in centri o aree urbane.
 Valenza ecologica
Grado di adattabilità di un organismo alle variazioni dei fattori ambientali: temperatura, umidità, disponibilità di ossigeno, salinità, ecc.
Ogni specie animale o vegetale può sopportare una gamma di modificazioni delle caratteristiche fisiche dell’ambiente entro un valore minimo e un valore massimo specifici. La tollerabilità ad una vasta gamma di variazioni è propria delle specie ad ampia valenza ecologica, che generalmente hanno anche vaste aree di distribuzione.
Le specie che, per sopravvivere, necessitano invece di un ambiente stabile o con variazioni di piccola entità, hanno bassa valenza ecologica e sono distribuite in aree più ristrette.
 Validazione dati
Processo di controllo e verifica dei dati acquisiti, mediante procedure interne di analisi, comparazione e interpretazione, realizzate secondo quanto indicato dagli standard di riferimento del WMO.
 Valore limite di concentrazione
Vedi limite.
 Valutazione ambientale strategica (VAS)
Processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte-politiche, piani o iniziative nell'ambito di programmi al fine di garantire che tali conseguenze siano incluse a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato fin dalle prime fasi del processo decisionale, sullo stesso piano delle considerazioni di ordine economico e sociale.
 Valutazione d’impatto ambientale (VIA)
Procedura tecnico-amministrativa volta alla formulazione di un giudizio, da parte delle Autorità competenti, sulla compatibilità che una determinata azione avrà nei confronti dell’ambiente, intesa come l’insieme delle risorse naturali, delle attività umane e del patrimonio storico culturale.
Tale procedura prevede l’esame, da parte dell’Autorità competente, di uno studio di impatto ambientale predisposto da colui (pubblico o privato) che propone l’opera in progetto. La VIA richiede la raccolta di informazioni che consentano di effettuare previsioni sulle possibili interazioni tra progetto e singole componenti dell'ambiente in cui il progetto viene realizzato.
Questo tipo di valutazione preventiva ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta (environmental impact assestement), e si è in seguito diffuso in altri paesi industrializzati. In ambito comunitario la materia è stata regolamentata con la direttiva 85/337/CEE (modificata dalla Direttiva 97/11/CE).

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