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Tallio

Metallo (simbolo Tl) tenero e malleabile, che può venire tagliato anche da un coltello. Esposto all'aria, la sua superficie lucente si ossida assumendo una tinta grigio-bluastra simile a quella del piombo. Il tallio è molto tossico e in passato ha trovato uso in topicidi e insetticidi, ma vista la sua tossicità, il suo uso in prodotti di largo consumo è stato bandito. Il tallio è ora utilizzato per particolari scopi industriali (fotocellule, semiconduttori, apparecchi ottici, lenti e vetri speciali, …) e inoltre è coinvolto nelle ricerche per lo sviluppo di materiali superconduttori ad alta temperatura per applicazioni quali la risonanza magnetica nucleare, la propulsione magnetica, la generazione e la trasmissione di corrente elettrica. Il tallio e i suoi composti sono molto tossici, vanno pertanto maneggiati con estrema cura. La sua tossicità deriva dalla capacità di sostituirsi ai cationi dei metalli alcalini (principalmente sodio e potassio) presenti nell'organismo. Questa sostituzione altera molti dei normali processi cellulari. Tra gli effetti di avvelenamento da tallio rientrano la perdita dei capelli e il danneggiamento dei nervi periferici. Il tallio è anche un sospetto cancerogeno. Il tallio si presenta naturalmente nell'ambiente in piccole quantità, generalmente non tali da causare problemi per la salute.

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