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Glossario

Glossario generale di Arpa Piemonte

 Sismicità
Insieme di movimenti tellurici (sismi) che interessano la crosta terrestre. Con questo termine si indica anche il carattere di un territorio soggetto a tali movimenti, e in particolare a quelli più brevi e violenti conosciuti come terremoti.
 Sistema ambientale
Insieme di componenti e fattori ambientali reciprocamente interagenti, risultanti dall'insieme di relazioni tra componenti naturali e azioni umane (un fiume, una città, un ecomosaico, un sistema dei trasporti, ecc.).
 Sito
posizione, ubicazione, luogo, località. Es. s. di studio, s. monitorato: zona in cui sono ubicati gli strumenti di misura. Es. s. contaminato: l'intera area in cui sono svolte, in una determinata localizzazione, le attività industriali sotto il controllo di un’impresa, nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto, e qualsiasi infrastruttura e qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell'esercizio di queste attività.
 Smaltimento rifiuti
Costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti e deve essere effettuato in condizioni di sicurezza. Nel DLgs 22/97 viene sancita la differenza tra il modello tradizionale di smaltimento, inteso come attività che "libera" dai rifiuti, e un nuovo modello in cui il rifiuto diviene elemento costitutivo della risorsa e quindi riduce ad una fase residuale il momento dell'eliminazione. Tale operazione consiste in: deposito sul o nel suolo; trattamento in ambiente terrestre (ad esempio, biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli); iniezioni in profondità; lagunaggio; messa in discarica allestita; scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico, eccetto l’immersione; immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino; incenerimento a terra o a mare; deposito permanente (ad esempio, in una miniera); altri trattamenti biologici; altri trattamenti fisico-chimici (ad esempio, evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.); raggruppamento, deposito o ricondizionamento preliminare prima di una delle suddette operazioni.
 SMEC
Sistema per la misura di grandezze, relative alle emissioni, che opera  in continuo,  in grado di espletare le seguenti funzioni: campionamento e analisi, emissioni, acquisizione, validazione, elaborazione automatica e archiviazione dei dati.
 Smog
Parola coniata per descrivere una miscela di fumo (smoke) e nebbia (fog), costituita da alcuni inquinanti atmosferici primari, intrappolata vicino al terreno da una inversione termica, cioè da un fenomeno meteorologico che consiste nell’aumento della temperatura dell’aria all’aumentare della quota, al contrario di ciò che avviene normalmente.
 Smog fotochimico
Particolare inquinamento dell’aria che si produce nelle giornate caratterizzate da condizioni meteorologiche di stabilità e di forte insolazione. Gli ossidi di azoto (NOx) e i composti organici volatili (VOC), emessi nell’atmosfera da molti processi naturali od antropogenici, vanno incontro ad un complesso sistema di reazioni fotochimiche indotte dalla luce ultravioletta presente nei raggi del sole; il tutto porta alla formazione di ozono (O3), perossiacetil nitrato (PAN), perossibenzoil nitrato (PBN), aldeidi e centinaia di altre sostanze.
 Smottamento
Scivolamento verso il basso di masse superficiali di terreno, per lo più incoerente, dovuto in genere a infiltrazioni di acqua o a erosioni di torrenti o a scavi.
 SNCR, Selective Non Catalytic Reduction
Selective Non Catalytic Reduction: tecnica catalitica non selettiva per la riduzione degli NOX
 Soglia
Soglia (ambientale, allarme.): livello di esposizione a un agente chimico o fisico al di sotto del quale non si verificano effetti nocivi per l’organismo, dimostrabili con le tecniche più sensibili a disposizione.
 Soil Vapor Exstraction
Tecnica di bonifica applicata per ridurre la concentrazione di idrocarburi volatili nella zona insatura del sottosuolo. Attraverso pozzi di estrazione d’aria, viene applicato un gradiente di pressione negativa che consente di estrarre i componenti volatili dei contaminanti.
 Solidi sospesi totali
Materiale, di qualsiasi natura, in sospensione. La presenza di solidi sospesi oltre determinati limiti, altera la normale trasparenza dell’acqua. Rappresentano, in pratica, la totalità delle varie sostanze presenti nella miscela liquida, che rimangono in un contenitore, dopo che tutta l’acqua è stata fatta evaporare.
 Solventi clorurati
Composti derivati dagli idrocarburi alifatici o dagli idrocarburi ciclici, nei quali uno o più atomi di idrogeno sono sostituiti da altrettanti atomi di cloro. I più noti sono il cloroformio, il tricloroetilene, il percloroetilene, il tetracloruro di carbonio, il tricloroetano. Si tratta di sostanze dotate, nella massima parte, di un ottimo potere solvente, propellente, refrigerante e di scarsa infiammabilità.
Per le loro caratteristiche trovano largo impiego nell'industria chimica, tessile, della gomma, delle materie plastiche, degli estintori di incendio, dei liquidi refrigeranti, nelle operazioni di sgrassaggio e pulitura di metalli, pelli e tessuti. Sono quasi tutti composti ad elevata tossicità. L'assorbimento dei solventi clorurati si attua prevalentemente per via respiratoria, ma è possibile anche una introduzione per via cutanea o digestiva; gli effetti tossici riguardano principalmente il fegato, il rene e il sistema nervoso centrale. Il largo utilizzo fatto negli ultimi decenni e gli smaltimenti scorretti hanno causato una notevole diffusione ambientale di questi composti sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee.
 Sorgente di radiazioni ionizzanti
Sorgente di radiazioni ionizzanti: apparecchio generatore di radiazioni ionizzanti (macchina radiogena) o materia radioattiva, ancorché contenuta in apparecchiature o dispositivi in genere, dei quali, ai fini della radioprotezione, non si può trascurare l'attività, o la concentrazione di radionuclidi, o l'emissione di radiazioni.
 
Sorgente naturale di radiazioni: sorgente di radiazioni ionizzanti di origine naturale, sia terrestre che cosmica.
 Sorgente sigillata
Sorgente formata da materie radioattivo solidamente incorporata in materie solide e di fatto inattive, o sigillate in un involucro inattivo che presenta una resistenza sufficiente per evitare, in condizioni normali di impiego, dispersione di materie radioattive superiore ai valori stabiliti dalle norme di buona tecnica applicabili.
 Sorveglianza medica e fisica
Sorveglianza medica: insieme delle visite mediche, delle indagini specialistiche e di laboratorio, dei provvedimenti sanitari adottati dal medico, al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori esposti.
 
Sorveglianza fisica: insieme dei dispositivi adottati, delle valutazioni, delle misure e degli esami effettuati, delle indicazioni fornite e dei provvedimenti formulati dall'esperto qualificato al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione.
 Sostanza radioattiva
Ogni specie chimica contenente uno o più radionuclidi di cui, ai fini della radioprotezione, non si può trascurare l'attività o la concentrazione.
 Sostanza_pericolosa
Le sostanze pericolose sono quelle che comprendono: sostanze che provocano effetti avversi sull'organismo umano quando sono inalate, ingerite o assorbite per via cutanea (es. tossiche e molto tossiche, cancerogene), effetti energetici (es. infiammabili, comburenti), e sostanze pericolose per l’ambiente in grado di danneggiare gli ecosistemi naturali e compromettere la sopravvivenza della flora e della fauna. La normativa di riferimento per le sostanze e miscele pericolose è il Regolamento CE n. 1272/2008 (Regolamento CLP), entrato in vigore il 20 gennaio 2009.
 Sostenibilità ambientale
(vedi sviluppo sostenibile).
 Stabilimento_industriale
Tutta l'area sottoposta al controllo di un gestore, nella quale sono presenti sostanze pericolose all'interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse (definizione UNI 10617 e D.Lgs. 334/99 e s.m.i.)
 Standard ambientali
Strumenti di politica ambientale adottati dall'autorità pubblica per il miglioramento della qualità dell’ambiente. In generale, uno standard è un livello di adempimento fissato dalla legge e fatto rispettare attraverso sanzioni.
 Stato Ambientale Corsi d’Acqua
Stato Ambientale Corsi d’Acqua (SACA): valutazione della qualità delle acque superficiali secondo quanto previsto dal DLgs 152/99. E’ definito in relazione al grado di scostamento rispetto alle condizioni di un corpo idrico di riferimento (con caratteristiche biologiche, idromorfologiche, fisico-chimiche tipiche di un corpo idrico relativamente immune da impatti antropici) e, per definizione, può essere Elevato, Buono, Sufficiente, Scadente, Pessimo. L’attribuzione dello stato di qualità ambientale si effettua rapportando i dati relativi allo stato ecologico con i dati relativi alla presenza di inquinanti chimici (Stato Chimico).
 Stato Chimico
Lo Stato Chimico valuta la qualità chimica dei corsi d’acqua e dei laghi. La valutazione dello Stato Chimico è stata definita a livello comunitario in base a una lista di 33+8 sostanze pericolose o pericolose prioritarie per le quali sono previsti Standard di Qualità Ambientale (SQA) europei fissati dalla Direttiva 2008/105/CE recepiti dal DLgs 219/10. Sono previste due classi: Buono e Non Buono.
 Stato Ecologico
Lo Stato Ecologico dei corpi idrici è definito dalla valutazione integrata degli indici STAR_ICMi, ICMi, IBMR, ISECI, LIMeco e dalla verifica degli Standard di Qualità Ambientali (SQA) per gli inquinanti specifici. È prevista la conferma dello Stato Elevato attraverso i parametri idromorfologici. Sono previste cinque classi: Elevato, Buono, Sufficiente, Scarso e Cattivo.
 Stato Ecologico Laghi
Stato Ecologico Laghi (SEL):  per una prima classificazione dei laghi viene valutato lo stato trofico attraverso l’analisi riportata nella tabella 11 dell’All.1 al DLgs 152/99. La classe da attribuire (da classe 1-migliore a classe 5-peggiore) è quella che emerge dal risultato peggiore tra i quattro parametri indicati (trasparenza, ossigeno ipolimnico, clorofilla “a” e fosforo totale).
 Stazione di monitoraggio
Stazione di monitoraggio (qualità dell’aria): postazione dotata di strumentazione per la rilevazione e la misura delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera. L’organizzazione di più punti di misura costituisce una rete di monitoraggio in grado di fornire informazioni sui livelli di qualità dell’aria di un’intera area, grazie all’integrazione delle misure.
 Stoccaggio rifiuti
Deposito provvisorio o definitivo di rifiuti, effettuato previa autorizzazione degli organi statali competenti
 Studio di Impatto Ambientale (SIA)
Documento realizzato da un gruppo di studio interdisciplinare e allegato, dal proponente, al progetto presentato per l'autorizzazione, contenente gli elementi necessari alla valutazione di impatto ambientale (VIA). La struttura del SIA è legata spesso alla normativa dei diversi paesi ma, in generale, include: l'inquadramento del progetto all'interno degli strumenti di pianificazione e programmazione esistenti; la descrizione del progetto e dei relativi criteri e standard di progetto adottati; la descrizione dello stato dell'ambiente prima della realizzazione del progetto; la valutazione delle variazioni e delle interferenze previste per le diverse componenti ambientali e per il sistema ambiente in generale, a seguito della realizzazione del progetto; le misure di mitigazione adottate e i sistemi di monitoraggio previsti.
 Subsidenza
Fenomeni di abbassamento della superficie terrestre lungo la verticale che interessano aree di estensione variabile, generalmente lenti, graduali e costanti e che possono avere origine naturale (es. tettonica attiva) o antropica (es. emungimento da pozzi).
 Successione forestale
Caso particolare di evoluzione della vegetazione riguardante alberi forestali che, nel proprio dinamismo, procede dalle specie pioniere verso quelle del bosco definitivo.

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