Il monitoraggio delle frane in Piemonte
A cavallo tra la giornata mondiale del suolo del 5 dicembre scorso e quella della montagna che si celebra oggi 11 dicembre dedichiamo un approfondimento al tema delle frane, fenomeno di cui il territorio piemontese, in virtù delle sue caratteristiche, è soggetto.
Le informazioni che Arpa raccoglie sono inserite nella Banca dati geologica e messe a disposizione del pubblico attraverso il SIFRAP (Sistema Informativo sulle FRAne in Piemonte) sul Geoportale di Arpa con aggiornamento settimanale.
Le forme del paesaggio e dei rilievi nel territorio piemontese, per le caratteristiche geologiche e per il clima della regione, sono in rapida evoluzione; i processi di modellamento naturale modificano il territorio rapidamente, in modo particolare in occasione di eventi alluvionali. Sui versanti, in ambiente alpino o collinare, i principali processi naturali di modellamento sono i movimenti franosi, che si attivano principalmente per gravità.
Arpa Piemonte, mediante il Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali, si occupa dello studio e del monitoraggio dei fenomeni franosi e implementa il Sistema Informativo Frane in Piemonte (SIFraP), che nasce come estensione del Progetto Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI, 2002-2005), con l'obiettivo di integrare, sviluppare e aggiornare costantemente la base dati relativa ai fenomeni franosi in Piemonte.
La banca dati è alimentata attraverso il rilievo sul terreno a seguito di eventi alluvionali, lo studio foto-interpretativo di voli aerei relativi a differenti periodi, il recupero e la verifica di dati d'archivio ed è resa disponibile attraverso il Geoportale dell’Agenzia.
Il sistema prevede tre livelli di approfondimento che dipendono dalle conoscenze disponibili:
I livello – informazioni di base
II livello – informazioni dettagliate
III livello – monografie approfondite
In totale sono state perimetrate circa 36.000 frane su tutto il territorio regionale al primo livello di approfondimento, mentre per 670 fenomeni sono disponibili le schede di dettaglio al secondo livello. Per circa una decina di fenomeni, generalmente monitorati da Arpa Piemonte, sui quali è disponibile una grande mole di informazioni, sono state realizzate delle monografie di maggior approfondimento.
Nella figura è visualizzata come esempio l’area di Bardonecchia nella quale è possibile individuare, con colori diversi, le frane che insistono sui versanti. I diversi colori indicano diverse tipologia di frana, distinte in base al tipo di movimento del fenomeno.
Geoportale. Sistema Informativo Frane in Piemonte (SIFraP) |
Il Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali di Arpa gestisce inoltre la Rete Regionale di Controllo sui Movimenti Franosi (ReRCoMF), nata a metà degli anni '90 ed estesa all'intero territorio regionale. Tale rete comprende sistemi di controllo strumentale installati dagli Enti territoriali e include ad oggi circa 260 siti in frana, dotati di sistemi di monitoraggio (inclinometri, estensimetri, piezometri, basi distanziometriche, capisaldi topografici…) che permettono di conoscere l'evoluzione nel tempo dei movimenti franosi tramite misure periodiche.
Attualmente la rete è costituita da punti di misura di tipo superficiale (circa 200 capisaldi topografici, su cui l’Agenzia effettua letture con stazione totale o con antenne GPS) e di tipo profondo (circa 700 inclinometri e 400 piezometri), di cui circa una trentina a lettura automatizzata.
Sul Geoportale di Arpa è disponibile il servizio webgis dedicato che riporta l'ubicazione degli strumenti distinti per tipologia, l'anagrafica, la funzionalità, l'ente gestore, le caratteristiche tecniche dell'installazione e, ove disponibile, una fotografia del sito monitorato.
Nella figura è visualizzata come esempio sempre l’area di Bardonecchia nella quale è possibile individuare, con simboli diversi, i differenti tipi di strumenti collocati sul territorio e, interrogando la base dati, le caratteristiche.
Geoportale. Rete Regionale di Controllo sui Movimenti Franosi (ReRCoMF) |
Nelle immagini successive sono riportate alcune foto della frana sul versante sinistro del Vallone del Rio Gautier (Bardonecchia) scattate durante l’esecuzione delle periodiche misure topografiche GPS nell’estate 2018.
Nella prima è visibile una delle antenne utilizzate per le misure topografiche GPS su uno dei capisaldi in frana e alcune fratture.
Nella seconda è visibile una veduta più generale del fenomeno franoso e degli elementi geomorfologici significativi (scarpate, zolle erbose e alberate traslate verso il basso, fessure della copertura erbosa).
Frana sul versante sinistro del Vallone del Rio Gautier (Bardonecchia) - estate 2018 |
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È disponibile la scheda Sifrap con la cartografia e la descrizione delle caratteristiche del fenomeno
Relativamente ai fenomeni franosi in Piemonte, Arpa emette tre bollettini con diversa frequenza di emissione:
- Il “bollettino ReRCoMF”, trasmesso alle amministrazioni, che fornisce un quadro d’insieme, complessivo e aggiornato a scala regionale, della situazione dei fenomeni monitorati dalla rete ReRCoMF e che contiene l’elenco dei fenomeni franosi monitorati con associati i relativi cinematismi. Per ogni sito viene fornita la stima di precipitazione infiltrata nel suolo per un intervallo temporale rappresentativo. Il bollettino ReRCoMF viene emesso tutto l’anno, di norma con frequenza mensile, e viene diffuso attraverso i canali in uso per la trasmissione dei documenti facenti parte del sistema di allertamento regionale, come prevede la normativa in vigore.
- Il Bollettino di valutazione innesco frane superficiali, che viene emesso quotidianamente come sintesi del processo di valutazione della probabilità di innesco delle frane superficiali in Piemonte. Le valutazioni riguardanti la probabilità di innesco di frane superficiali sono ottenute con il modello SMART.
- Il Bollettino di probabilità di attivazione di scivolamenti traslativi/rotazionali, che viene emesso con frequenza mensile da novembre a maggio. Per la valutazione della probabilità di attivazione di scivolamenti traslativi/rotazionali che interessano le Langhe e le colline alessandrine, il Centro Funzionale di Arpa ha realizzato il modello denominato TRAPS, basato sulla relazione tra fenomeni di scivolamento storici e precipitazioni critiche ad essi associate.
Per saperne di più:
- Sul sito di Arpa Piemonte
sistema regionale di allertamento
quadro di sintesi del rischio idrogeologico
- Video