Studio e monitoraggio dei fenomeni franosi
Ultima modifica 14 giugno 2016
SIFraP (Sistema Informativo Frane in Piemonte) | ReRCoMF (Rete Regionale di Controllo dei movimenti franosi | Banca dati processi ed effetti, eventi alluvionali |
Il territorio piemontese per le sue caratteristiche geologiche e per il regime climatico a cui è esposto, presenta un assetto geomorfologico in rapida evoluzione: i processi di modellamento naturale modificano in modo caratteristico l’aspetto e le forme del territorio e sono maggiormente percepiti quando la loro evoluzione interferisce con le aree urbanizzate.
Sui versanti, essi comprendono i movimenti franosi, che si attivano in ambiente alpino o collinare principalmente per gravità.
Sul territorio piemontese, i versanti dell'arco alpino sono particolarmente soggetti allo sviluppo di fenomeni franosi di grandi dimensioni caratterizzate da meccanismi di tipo complesso e di crolli diffusi. La Collina di Torino e l'ampia zona collinare appenninica sono soggette a fenomeni di scivolamento che tendono ad evolvere in colamenti lenti. Viceversa la zona delle Langhe piemontesi per la peculiare struttura geologica è soggetta in modo predominante a scivolamenti di tipo planare. In tutti gli ambienti le coperture superficiali sono soggette a fenomeni di colamento rapido, specie in occasione di eventi meteorologici intensi.
Strumento indispensabile per la gestione del delicato equilibrio del territorio piemontese è l'individuazione delle situazioni di conflitto tra processi naturali e uso del territorio, in quanto si è potuto verificare che in caso di evento alluvionale la presenza di insediamenti accresce l'entità degli effetti e naturalmente dei danni.
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