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Occorre premettere che la produzione di rifiuti urbani pro capite è imputata agli abitanti residenti e pertanto tutti i comuni montani interessati da ricettività turistica presentano un indice elevato. La quantità di rifiuti urbani prodotti deve essere quindi rapportata tenendo conto sia della popolazione fluttuante, ad es. i comuni di Sestriere e Pragelato contano fino a 4.000-5.000 presenze stagionali, sia del flusso turistico giornaliero. In alcuni comuni come ad es. Villar Perosa, dove le presenze turistiche sono limitate, la maggior produzione di rifiuti urbani potrebbe essere imputata alla elevata presenza di lavoratori, non residenti, nelle diverse unità produttive. Nei centri più urbanizzati l’indicatore della produzione rifiuti rappresenta in modo verosimile il numero maggiore di residenti associato alle diverse attività commerciali e del terziario. Nel pinerolese, sia nei comuni montani sia in quelli di pianura, prevale il concetto di “cultura agricola” che tende a riutilizzare ogni tipologia di rifiuto prodotto: dalla carta impiegata per accendere la stufa a legna o “putagé” allo sfalcio dei giardini o così detto umido impiegati per farne concime. La raccolta differenziata per il 2010 del pinerolese risulta in media del 52,1% superando il valore obiettivo posto al 50% per il 2009 (DLgs 152/06 e s.m.i.). I comuni più virtuosi con % maggiore del 60% sono Scarmagno (che detiene il maggior valore in assoluto con il 72,7%), Airasca, Burisco, Salsa di Pinerolo e Virle Piemonte. I comuni di Pragelato, Prali e Pramollo invece presentano ancora una percentuale di raccolta differenziata inferiore al 40%.
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