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Salute Indice di mortalità

DPSIR Impatto
Descrizione L’indice descrive la distribuzione geografica dei tassi di mortalità, standardizzati per età, per alcuni gruppi di cause di morte
Fonte dati Istat
Unità di
misura
Indice
Copertura
temporale
2006 - 2009
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L’indice di mortalità è dato dall’SMR, l’acronimo utilizzato per Standardized Mortality Ratio (Rapporto Standardizzato di Mortalità) ed esprime una misura di rischio attraverso il rapporto tra il numero di morti osservato in un comune e il numero di morti atteso nello stesso comune se su questo agissero i tassi di mortalità generali regionali, considerati per singole classi di età. È stata poi utilizzata una tecnica statistica bayesiana per stabilizzare la variabilità dei rischi dovuta alla presenza di comuni molto piccoli e quindi con valori dell’indice soggetti a forte variabilità casuale. Tale tecnica tiene conto, oltre che del singolo comune, anche di quelli immediatamente adiacenti e della variabilità nell’area pinerolese del rischio. Si ottengono cosi stime più stabili nei valori.
Nelle carte sono riportate in verde le aree con un rischio di mortalità inferiore alla media regionale. Mentre nelle aree gialle l’esperienza di mortalità è simile a quella regionale, le aree progressivamente più rosse identificano situazioni con maggiore probabilità di rischio rispetto alle regione. È stata effettuata una valutazione dello stato di salute della popolazione, considerando i dati relativi alla mortalità dell’ultimo periodo disponibile secondo i dati Istat, 2006-2009.
Per quanto riguarda la mortalità totale, nell’area si nota un maggiore rischio persistente nelle aree montane e in particolare verso sud per gli uomini, forse legato a condizioni di svantaggio socioeconomico e stili di vita, ma anche di maggiore rischio di mortalità respiratoria, come si evince dalla mappa relativa alle malattie croniche dell’apparato respiratorio. Tale eccesso, seppur presente, non è così evidente nelle donne, per le quali può essere più importante la componente neuro-psichiatrica. Tali malattie, analizzate escludendo le tossicodipendenze, comprendono le dipendenze e abusi di alcool e le demenze senili. La mortalità tumorale totale, riportata per completezza, non pare rappresentare un problema specifico per questa area, con un lieve eccesso di tumore dello stomaco, maggiormente marcato nelle donne e presente storicamente con maggiore frequenza nelle aree rurali. Da segnalare specifici eccessi negli uomini per tumori maligni delle ghiandole salivari principali, i tumori dell'esofago e del rene, il melanoma maligno della pelle.  Risulta rilevante l’apporto dato alla mortalità generale dalle malattie croniche dell’apparato respiratorio, per le quali tutta l’area pare maggiormente colpita rispetto al Piemonte. Tale patologia è maggiormente diffusa in aree rurali e a carico di segmenti di popolazione svantaggiati sul piano socio-economico. Le patologie legate all’inquinamento dell’aria, quali tumori al polmone, respiratorie acute e le cardiovascolari non risultano in eccesso, mentre per i maschi residenti nell’area sud-orientale del pinerolese è da rimarcare un maggior rischio di incidenti stradali.

 

UominiDonne
Mortalità totale
Mortalità totale M
Mortalità totale
Mortalità totale F
Tumori maligni e benigni
Tumori maligni M
Tumori maligni e benigni
Tumori maligni M
Tumori maligni stomaco
Tumori stomaco M
Tumori maligni stomaco
Tumori stomaco F
Malattie neuro psichiatriche
Malattie neuro M
Malattie neuro psichiatriche
Malattie neuro F
Malattie croniche
apparato respiratorio
Croniche M
Malattie croniche
apparato respiratorio
Croniche F
Incidenti stradali
Incidenti M
Incidenti stradali
Incidenti F

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