Lo strumento di questo mese è lo spettrometro gamma al Germanio Iperpuro.
Uno spettrometro gamma è costituito da tre parti principali:
1. il sistema di rilevazione, comprende il rivelatore e la schermatura;
2. la catena elettronica, cioè il sistema di analisi degli impulsi (ritratta nella fotografia del mese);
3. il sistema di registrazione e trattamento dei dati.
La figura descrive lo schema della struttura di uno spettrometro al Germanio.
La catena strumentale sopra descritta consente di identificare gli elementi radioattivi presenti in un campione grazie alla rilevazione delle energie della radiazione gamma che questi elementi emettono.
La figura riporta un esempio di risultato di analisi effettuata con lo spettrometro gamma. I picchi visibili in figura corrispondono alle energie della radiazione gamma emessa dai diversi elementi radioattivi presenti nel campione in analisi. Ogni elemento radioattivo ha uno o più picchi di emissione ben definiti che ne permettono, quindi, il riconoscimento.
Gli spettrometri gamma al germanio sono utilizzati da Arpa per determinare la concentrazione di radioattività presente in campioni quali alimenti o matrici ambientali (ad esempio acque di scarico, suolo, filtri per il campionamento dell’aria).
Quali competenze occorrono per utilizzarlo?
L’impiego dello strumento richiede conoscenze di elettronica, per le operazioni di messa a punto e taratura, e di fisica nucleare, per l’interpretazione dello spettro e la valutazione dei risultati.
L’adeguata valutazione di uno spettro di analisi richiede inoltre una specifica esperienza in questo tipo di misure a seguito dei numerosi fattori che possono determinare errori nell’identificazione delle righe spettrali.
Dove si trova?
Lo strumento si trova presso i laboratori di misure nucleari presenti nelle sedi di Ivrea (TO) e Vercelli del Dipartimento Radiazioni di Arpa Piemonte.
Curiosità
La presenza di un elemento radioattivo gamma emettitore, il Co60, è stata rilevata nel 2012 da Arpa in vassoi in ottone-argento importati in Italia e destinati a negozi specializzati in articoli da regalo. Si tratta di una presenza accidentale dovuta al non corretto smaltimento di dispositivi contenenti tale isotopo radioattivo ed utilizzati in campo medico o industriale (ad esempio in macchine per radioterapia, per gammagrafia industriale o misuratori di spessore).
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Quando dispositivi di questo tipo vengono smaltiti insieme ad altri rottami metallici, possono dare luogo, attraverso la successiva fusione e produzione di nuova materia prima, alla contaminazione radioattiva di prodotti immessi nel mercato.