Pubblicato rapporto di evento per le precipitazioni intense di Pasqua 2024
Il mese di marzo 2024 si è contraddistinto per le frequenti e abbondanti precipitazioni sul nordovest, con un susseguirsi di onde cicloniche abbastanza serrato, tali da renderlo il più piovoso degli ultimi 70 anni. L’ultima decade ha visto il progressivo espandersi di una depressione di matrice nord Atlantica e il protrarsi di una profonda saccatura fin sul Mediterraneo occidentale, configurazione che ha guidato diversi sistemi frontali verso le Alpi, sospinti da intensi flussi sud-occidentali in quota.
A partire dal 29 marzo l’intensificarsi del flusso meridionale ha portato anche all’irruzione di polvere sahariana fino all’Europa centrale, poi depositatasi durante le precipitazioni avvenute nel fine settimana pasquale. La sua sospensione in aria ha caratterizzato i cieli gialli di sabato 30 marzo, e poi la successiva deposizione sulle Alpi ha determinato la formazione di uno strato di neve rossa ben visibile.
I successivi passaggi frontali e le schiarite, soprattutto di Pasqua e Pasquetta, hanno dato forma ad un evento caratterizzato da precipitazioni diffuse ma anche con temporali a cella singola sabato pomeriggio e più diffusi nella sera di domenica; infine, nel lunedì di Pasquetta è stato registrato anche un evento di tipo grandinigeno nel pomeriggio-sera.
Gli intensi apporti pluviometrici hanno determinato incrementi dei corsi d’acqua generalmente moderati, ma localmente elevati nel reticolo idrografico secondario. Le zone più colpite sono state inizialmente nel Nord del Piemonte nella serata di sabato e si sono allargate al Sud del Piemonte, in particolare nel Cuneese, nell’ultima fase tra domenica sera e lunedì mattina.
La perturbazione, unita ad uno zero termico stabilmente intorno ai 2000-2200 m, ha portato abbondanti nevicate sulle Alpi, con neve però solo fino ai 1500 m e con densità elevata. Il pericolo valanghe ha raggiunto verso fine evento il livello massimo, 5-molto forte, in concomitanza con l’attività valanghiva spontanea più diffusa riscontrata.
Il Rapporto di evento da oggi disponibile riporta un’analisi delle condizioni meteorologiche, delle osservazioni del sistema di monitoraggio meteoidrografico di Arpa Piemonte e dei rilievi effettuati dal personale dell’Agenzia.