Odori molesti nell’albese – Sequestrata una parte dell’impianto di Italgelatine
Questa mattina Arpa ha partecipato al sequestro, eseguito dai Carabinieri del NOE di Alessandria su mandato del Tribunale di Asti, di quota parte dell’impianto dell’Italgelatine di Santa Vittoria d’Alba, azienda che da cinquant’anni produce sostanze alimentari, cosmetiche e farmaceutiche, partendo dalle pelli animali: suini, bovini e ittici.
Si tratta dell’ultimo intervento in ordine di tempo di una lunga serie di attività tecniche condotte dall’Arpa, a partire dal mese di marzo di quest’anno, in collaborazione con la Provincia, i comuni interessati, l’ASL e il Comando Carabinieri Tutela Ambientale (NOE) di Alessandria per porre fine ad un duplice problema ambientale causato dal mancato funzionamento dell’impianto di depurazione della ditta.
Da un lato infatti tale cattivo funzionamento ha causato l’emissione prolungata di odori molesti, con centinaia di segnalazioni principalmente da parte di cittadini dei comuni di Alba, Monticello, Santa Vittoria d'Alba; dall’altro lo stesso malfunzionamento ha causato uno sforamento continuativo dei limiti di alcuni parametri ambientali relativamente allo scarico del depuratore nel fiume Tanaro. Questo ha portato prima a diffida e successivamente a sospensione dell’autorizzazione allo scarico da parte della Provincia.
Poiché gli interventi finora messi in campo dalla ditta non sono stati risolutivi rispetto alle due problematiche, i Carabinieri del NOE e l’Arpa, coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti che ha condiviso le tesi di tecnici ed inquirenti, hanno richiesto il sequestro di una parte dell’impianto produttivo. L’impianto, pur continuando a funzionare utilizzando solo alcune materie prime, genera un minore flusso di refluo permettendo al depuratore di non entrare in crisi. Il sequestro, operato nella mattinata odierna, verrà revocato quando l’azienda eliminerà tutti i problemi riscontrati e potrà assicurare uno scarico conforme ai limiti della normativa. Fino ad allora la capacità dell’impianto produttivo sarà ridotta alla quantità di reflui trattabili nei limiti delle capacità funzionali del depuratore.
Arpa Piemonte continuerà a seguire con attenzione l'evolversi della situazione e a valutare gli interventi tecnici e gestionali messi in campo; tutti i dati dell’Arpa vengono comunicati alle amministrazioni competenti e a quelle dei territori interessati dagli odori molesti.