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Lo Stato dell’Ambiente in Piemonte 2015: i rischi naturali

27 ottobre 2015

Si è appena conclusa la Settimana del Pianeta Terra, iniziativa nazionale per la promozione delle Geoscienze, con oltre 230 geoeventi organizzati in tutta Italia.

LA SITUAZIONE IN SINTESI

Il Piemonte, situato al margine occidentale della pianura padana, è occupato per circa il 49% del suo territorio dai rilievi montuosi delle Alpi e degli Appennini, che lo delimitano su tre lati come un arco. I rilievi favoriscono i processi di convezione delle masse umide e la conseguente intensificazione delle precipitazioni che a loro volta determinano fenomeni di allagamento nelle aree fluviali, di piene torrentizie e l’innesco di frane lungo i versanti.
Analizzando i dati storici del periodo 1850-2000, la regione è statisticamente colpita in settori diversi da eventi alluvionali (intendendo come tali quelli che interessano almeno due bacini idrografici) con ricorrenze medie di un evento ogni 18 mesi circa.

EVENTI METEOPLUVIOMETRICI 2014

Il 2014 è stato caratterizzato da diversi eventi temporaleschi avvenuti nei mesi di luglio e agosto e da un autunno molto piovoso; in particolare, il mese di novembre 2014 verrà ricordato per la quantità “eccezionale” di pioggia caduta sul Piemonte, che ha reso tale mese il più piovoso in assoluto dell’intera serie storica dal 1957 ad oggi. La precipitazione complessivamente caduta dal 9 ottobre al 17 novembre in alcune aree del Piemonte, ha superato addirittura i 1.000 mm.

 

 


EFFETTI AL SUOLO

 

 

Gli eventi meteopluviometrici intensi e/o prolungati registrati nel corso del 2014 hanno causato diffusi danni sul territorio. I comuni interessati dagli eventi sono stati oltre 180 e sono distribuiti a macchia di leopardo sulla quasi totalità della regione e su tutte le fasce altimetriche. L’area dell'alessandrino (interessata dagli eventi di novembre 2013-marzo, ottobre e novembre-dicembre) è stata quella dove si sono concentrati il maggior numero di dissesti; particolarmente colpite anche le aree del verbano (eventi di ottobre e novembre-dicembre) e del biellese (evento di novembre-dicembre).

Uno dei fenomeni franosi più significativi è stato quello di Casa Borella, verificatosi nel mese di febbraio in comune di Avolasca (AL): si tratta di un estesa frana complessa. Precedentemente, nella stessa area era stato segnalato un fenomeno franoso di dimensioni minori, riferito al 1992. Sulla frana è stato installato un sistema di monitoraggio costituito da una verticale inclinometrica e da un piezometro, gestito nell’ambito della REte Regionale di COntrollo dei Movimenti Franosi (ReRCoMF).

 

ATTIVITÀ DI ARPA

Arpa Piemonte gestisce sia la REte Regionale di COntrollo dei Movimenti Franosi (RerCOMF) e la banca Dati Geologica, sia le attività del Centro Funzionale per la previsione e il monitoraggio ambientale.

Nell’ambito della Banca dati Geologica di Arpa il SIFRAP (Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte) raccoglie le informazioni relative ai dissesti di versante (avvenuti in passato o in atto) documentati e/o riconoscibili attraverso il rilevamento diretto o il telerilevamento.

Il Centro Funzionale emette il Bollettino di Allerta Meteoidrologica e fornisce il supporto tecnico-scientifico alla Regione e agli Enti Locali anche nell’ambito delle attività di previsione dei fenomeni franosi.

PieRina - La nuova App di Arpa Piemonte sui Rischi Naturali

Indicatori ambientali

home indicatoriConsulta gli indicatori alla pagina
http://www.arpa.piemonte.it/reporting/indicatori-on_line/pressioni-ambientali

 

 

 


Alcuni approfondimenti a siti esterni

http://www.regione.piemonte.it/difesasuolo/
http://www.regione.piemonte.it/prevenzione_geologico/index.htm
http://www.eea.europa.eu/publications/mapping-the-impacts-of-natural

 

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