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Le emissioni di polveri sottili dalla combustione delle biomasse. La differenza tra le classi di qualità delle stufe

20 ottobre 2021

Alcuni giorni fa Arpa Piemonte ha pubblicato i risultati della campagna di controllo del pellet venduto sul territorio regionale, una attività eseguita, sia nel 2020 che nel 2021, con la guida di Regione Piemonte ed in collaborazione con i Carabinieri Forestali. In quella occasione è stato sottolineato l’accertamento di 5 non conformità (su 54 campioni di pellet prelevato presso i punti vendita visitati) in relazione al parametro ceneri. Tale parametro è determinante nell’attribuire la certificazione in classe A1 al pellet prodotto, quella che garantisce le emissioni più ridotte in termini di polveri sottili in fase di combustione.

E’ importante sottolineare che i vincoli all'utilizzo di pellet certificato in classe A1 discendono dal Protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog della Regione Piemonte.

Al fine di approfondire dal lato scientifico i fenomeni che vanno a determinare le emissioni di polveri dalla combustione in stufa di biomassa, Arpa Piemonte ha effettuato prove specifiche di combustione su 4 campioni di pellet di marca differente prelevati durante la campagna del 2021, dei quali 3 risultanti correttamente certificabili in classe A1 (contenuto in ceneri inferiore a 0.7% in peso sul secco) ed uno certificabile in classe A2 (contenuto in ceneri pari a 1% in peso sul secco). I prelievi delle emissioni in atmosfera hanno interessato generatori di calore alimentati a pellet classificati 4 stelle ai sensi del DM 186 del 7 novembre 2017, con potenza termica nominale di circa 10 kW.

Le classi di qualità per la certificazione dei generatori di calore vanno da 2 a 5 stelle e che le stufe a pellet 5 stelle possono ridurre le emissioni di polveri del 70% rispetto ad una a 2 stelle.

Le prime prove hanno riguardato una stufa 4 stelle sottoposta a regolare e periodica manutenzione di canna fumaria e parti interne, restituendo i seguenti risultati preliminari.

CO - Monossido di carbonio   NOX - Ossidi di azoto     COT- Carboni organci totali

Come già evidenziato da studi di letteratura in materia, i dati elaborati da Arpa Piemonte testimoniano che l’utilizzo di un pellet di classe A2 rispetto ad un pellet A1 può causare, a parità di tutte le altre condizioni (tipologia di stufa e stato di manutenzione), emissioni triple di polveri e peggiorare sensibilmente quelle di monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (NOx).

Il riscaldamento domestico che utilizza biomassa legnosa rappresenta uno dei principali contributi per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Come già sottolineato in altre occasioni, analizzando i risultati del source apportionment, è stato possibile individuare il contributo percentuale alle concentrazioni degli inquinanti da parte del riscaldamento a legna, non solo rispetto al riscaldamento che adotta altri combustibili, ma anche rispetto ad altri comparti emissivi.

Analizzando, per esempio la stazione di Torino-Lingotto presa come esempio di stazione di monitoraggio di fondo urbano nel capoluogo piemontese, si stima un contributo percentuale annuale sulle concentrazioni di particolato PM10 da parte del riscaldamento intorno al 49%, di cui il 44% deriva dal riscaldamento a legna.

Contributi percentuali alle CONCENTRAZIONI medie annuali di particolato PM10 presso una stazione di fondo urbano rappresentativa della città di Torino – Source apportionment modellistico (Arpa Piemonte)

Per questo è molto importante utilizzare pellet di qualità elevata certificato in classe A1 e dotarsi di generatori di calore anch’essi ad alta prestazione, in modo da ridurre il più possibile l’impatto sulla qualità dell’aria di questa fonte energetica non climalterante.

Regione Piemonte ha pubblicato un bando che concede contributi a fondo perduto per quasi 9 milioni di euro ai cittadini residenti in Piemonte che intendono rottamare stufe e termocamini o caldaie per riscaldamento domestico a biomassa legnosa che hanno una potenza al focolare inferiore a 35 kWt e la loro sostituzione con nuovi generatori caratterizzati da basse emissioni e alta efficienza.

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