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Controllo dei pellet in vendita: i risultati della campagna 2021

14 ottobre 2021

Il riscaldamento domestico che utilizza biomassa legnosa rappresenta uno dei principali contributi per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Per questo, Regione Piemonte, Arpa e Carabinieri Forestali nel gennaio 2020 hanno avviato una attività di approfondimento e controllo per rilevare eventuali irregolarità sul pellet.

Le indagini, avviate a gennaio 2020, sono proseguite nel 2021.

I militari della Stazione dei Carabinieri Forestali, in collaborazione con i tecnici di Arpa Piemonte, ha effettuato una serie di campionamenti presso i territori di competenza, orientando la scelta del punto di prelievo sulla piccola distribuzione, ma anche su alcuni produttori. Sono stati prelevati 54 campioni, di origine sia italiana che estera.  I campionamenti sono stati effettuati su quasi tutto il territorio regionale. Precisamente: 18 campioni nella provincia di Cuneo,16 nell'astigiano, 5 nel biellese, 2 nel novarese, 8 nel torinese, 1 nel vercellese e 4 nel verbano.

La maggioranza dei pellet, secondo quanto riportato dal produttore sulla confezione o sulla documentazione giunta al laboratorio di Arpa Piemonte, era dichiarata di classe A1.

In particolare:

- 41 di classe A1

- 1 di classe A2

- 12 non hanno indicazione in merito alla classe

 

E’ importante ricordare che i vincoli all'utilizzo di pellet certificato in classe A1 discendono dal Protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog.

Su tutti i campioni sono state eseguite le determinazioni per ceneri, umidità e metalli (arsenico, cadmio, cromo, nichel, piombo, rame e zinco).

Le indagini analitiche sui 54 campioni hanno evidenziato delle non conformità per le sole analisi delle ceneri, mentre per umidità e metalli i risultati sono tutti regolamentari.

I campioni delle ceneri non conformi sono risultati 5. Uno di provenienza italiana e 4 dell'est europa. 3 indicavano la classe A1, 2 non indicavano la classe.

La non conformità delle ceneri, è uno dei parametri più significativi per caratterizzare gli effetti sulla combustione dei pellet e quindi sulle ricadute in termini di emissioni di polveri sottili: queste possono più che triplicare passando dalla classe A1 alla classe A2, a parità di tipologia di stufa e di calore prodotto.

Sottolinea il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto: "Lo studio della conformità dei pellet, che Arpa effettua in sinergia con l'Assessorato all'Ambiente della Regione Piemonte e con il Comando Regione Carabinieri Forestale Piemonte, diretto dal Gen. B. Benito Castiglia, è fondamentale per riuscire a incidere sull'efficienza del processo di combustione che influenza in modo significativo la qualità dell'aria della nostra regione. Usare biomasse legnose per il riscaldamento, che spesso si pensano sostenibili per l'ambiente, deve avvenire non solo utilizzando materiale di alta qualità come prevede peraltro il protocollo antismog, ma anche operando in condizioni che permettano di ottimizzare l'efficienza degli impianti che devono essere controllati e verificati annualmente".

 

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