Incendio a Frossasco - Aggiornamento monitoraggio ambientale
L’incendio può considerarsi estinto per circa la metà del materiale, grazie alle operazioni di spegnimento e smassamento effettuate. Nella parte restante, riguardante il lato nord e il lato nord est dell’azienda permangono grossi cumuli in fase di forte combustione; su questi ultimi sono concentrate le azioni di VVF e mezzi aziendali, che proseguono con le stesse procedure utilizzate sulla massa già spenta.
Nella giornata di ieri, dalle ore 9.30 alle ore 14.00, è proseguito il monitoraggio dell’aria all’esterno dell’impianto industriale utilizzando la strumentazione da campo già utilizzata c/o i siti riportati nella tabella 1.
Tutti i monitoraggi hanno confermato valori di VOC (carbonio organico volatile) sotto la soglia di 1 ppm. Solo all’interno dell’azienda, in zone prossime all’incendio e investite dal fumo si sono misurati valori di 0,35-05 ppm. Per quanto riguarda tutti gli altri inquinanti, come accertato nelle giornate precedenti, la soglia di sensibilità degli strumenti non è mai stata superata.
In tabella1 viene riportato il dettaglio dei valori riscontrati relativo ai VOC, mentre nella tabella 2 sono indicati tutti gli altri inquinanti.
Si osserva che laddove sono indicati limiti, questi si riferiscono ad ambienti di lavoro e quindi ad esposizioni professionali di lavoratori sani per 8 ore/giorno e per l’intero anno solare. Tali valori sono quindi stati inseriti al solo scopo di fornire elementi di raffronto, non esistendo limiti normativi in aria ambiente esterno per tali tipi di inquinanti
Tabella 1: valori VOC misurati dalle ore 10.30 alle 14.00 del 04/04/2019
Comune |
Località |
concentrazione VOC (ppb) |
Frossasco |
Interno ditta |
350-500 |
Plesso scolastico |
1 |
|
Rotonda angolo via Torino – via Bivio |
3-5 |
|
Case a ridosso del lato ovest della ditta |
0-2 |
|
Centro di Frossasco |
0-2 |
|
Roletto |
Centro |
-- |
Cantalupa |
Piazzetta centrale |
0-1 |
rilevabilità 1 ppb (parti per miliardo)
Tabella 2: valori di varie sostanze misurate nei siti sopra considerati dalle ore 9.30 alle 14.00 del 04/04/2019
Inquinante |
Valori Misurati |
Limite di rilevabilità strumentale |
TLV-STEL (ppm) |
TLV-TWA (ppm) |
TLV-ceiling (ppm) |
Valore limite aria ambiente D.lgs 155/2010 (ppm) |
Acido cianidrico |
< 0,1 ppm |
0.1 ppm |
- |
- |
4,7 |
- |
Monossido di carbonio |
< 1 ppm |
1 ppm |
- |
25 |
- |
11,6 come media su otto ore consecutive |
Metano |
< 0.1ppm |
0.1 ppm |
- |
1000 |
- |
- |
Cloro |
< 0,2 ppm |
0.2 ppm |
1 |
0.5 |
- |
- |
Ammoniaca |
< 1 ppm |
1 ppm |
35 |
25 |
- |
- |
Biossido di carbonio |
< 2000ppm |
2000 ppm |
30.000 |
5000 |
- |
- |
Fosfina |
< 0.01 ppm |
0.01 ppm |
1 |
0.3 |
- |
- |
Solfuro di idrogeno |
< 1 ppm |
1 ppm |
5 |
1 |
- |
- |
Particolato atmosferico (PM10)
Sono riportati in tabella ed illustrati nel grafico i dati di particolato atmosferico nelle stazioni di misura della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria gestita da Arpa Piemonte. Le stazioni analizzate sono quelle potenzialmente coinvolte nelle ricadute (Pinerolo e Beinasco), confrontate con stazioni di riferimento in aree del territorio provinciale non immediatamente interessate (Leini: Fondo urbano, Torino Rebaudengo: traffico) e con la stazione di Torino Rubino (fondo urbano) che è la stazione dell’agglomerato urbano torinese più prossima alla stazione di Beinasco
Data |
Beinasco (TRM) Aldo Mei |
Leini'(ACEA) - Grande Torino |
Pinerolo Alpini |
Torino Rebaudengo |
Torino Rubino |
15/03/2019 |
10 |
18 |
11 |
31 |
|
16/03/2019 |
19 |
28 |
18 |
41 |
|
17/03/2019 |
24 |
23 |
18 |
28 |
|
18/03/2019 |
6 |
10 |
6 |
19 |
|
19/03/2019 |
12 |
14 |
12 |
16 |
9 |
20/03/2019 |
22 |
26 |
15 |
25 |
22 |
21/03/2019 |
33 |
34 |
18 |
36 |
32 |
22/03/2019 |
42 |
50 |
19 |
50 |
39 |
23/03/2019 |
48 |
37 |
26 |
44 |
47 |
24/03/2019 |
47 |
40 |
20 |
37 |
48 |
25/03/2019 |
41 |
34 |
24 |
49 |
38 |
26/03/2019 |
18 |
19 |
26 |
31 |
17 |
27/03/2019 |
19 |
28 |
17 |
37 |
|
28/03/2019 |
33 |
37 |
37 |
43 |
|
29/03/2019 |
41 |
43 |
32 |
41 |
40 |
30/03/2019 |
42 |
41 |
33 |
48 |
41 |
31/03/2019 |
54 |
28 |
28 |
42 |
40 |
01/04/2019 |
52 |
48 |
31 |
66 |
47 |
02/04/2019 |
65 |
59 |
32 |
76 |
|
03/04/2019 |
29 |
18 |
19 |
25 |
|
Limite giornaliero protezione della salute (50 µg/m³)
Nota: dati validati ed espressi in µg/m³
Il giorno in cui è iniziato l’incendio, la concentrazione di particolato atmosferico è cresciuta nella stazione di Pinerolo, che è la più prossima al sito, ma tale andamento è stato comune in tutte le stazioni di misura, compresa quella presa a riferimento nell’area opposta del territorio provinciale e non coinvolta nella ricaduta dei fumi (Leini) e pertanto tale andamento è sostanzialmente da attribuire a fenomeni metereologici tali da favorire l’accumulo al suolo dei contaminati ambientali.
Nei giorni successivi l’andamento è rimasto sostanzialmente uniforme in tutte le stazioni, con l’esclusione della stazione di Beinasco che ha evidenziato un aumento graduale delle polveri dal 28 al 31 che non si è riscontrato nelle altre centraline e che quindi potrebbe essere quella più coinvolta dalla ricaduta e in quella di Pinerolo ove si è osservato una diminuzione della concentrazione di particolato
Nel grafico è stata inserita anche la stazione di Torino Rubino (fondo urbano) che è la stazione dell’agglomerato urbano torinese più prossima alla stazione di Beinasco, i cui dati però nei giorni 27 e 28 marzo non erano presenti mal funzionamento tecnico. I dati nei giorni successivi non evidenziano però un contributo dell’incendio alla concentrazione di particolato e rientrano sempre nei limiti normativi.
La stazione di Pinerolo anche nei giorni successivi all’incendio presenta valori inferiori al limite di legge, sostanzialmente contenuti e in diminuzione.
Il giorno 2 aprile si è riscontrato un generalizzato aumento delle concentrazioni di particolato in tutte le stazioni di misura dell’area metropolitana, che ha coinvolto seppur in maniera limitata la stazione di Pinerolo.
Nella giornata di mercoledì 3 aprile le precipitazioni atmosferiche, hanno provocato in tutte le stazioni di misura una significativa diminuzione della concentrazione del particolato atmosferico che è rientrata ovunque sotto il limite giornaliero di protezione della salute.
Non si evidenzia quindi un contributo significativo dell’incendio alla concentrazione di particolato nell’area prossima al sito.