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Conoscere la qualità dell'acqua in Piemonte con il nuovo portale

22 gennaio 2015

A fine ottobre è stato presentato da Arpa e Regione Piemonte il portale http://relazione.ambiente.piemonte.gov.it dedicato all'ambiente in Piemonte.

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Alla tematica aria è stato dedicato uno spazio il 22 novembre; oggi è la volta della tematica ACQUA http://relazione.ambiente.piemonte.gov.it/it/acqua

infografica acqua 2014

 

Qualità dell’acqua

Parlare di qualità dell’acqua vuol dire affrontare un argomento molto complesso poiché esistono tante realtà, ciascuna delle quali racchiude un mondo a sé.

Ci sono le acque dei fiumi, quelle dei laghi e le acque sotterranee, a loro volta divise in falda superficiale e falde profonde. Ci sono poi l’acqua potabile e le acque di balneazione.

La valutazione della qualità dell’acqua è necessaria per garantire la protezione delle risorse e degli ecosistemi e indirettamente la tutela della salute della popolazione. Effettuare questa valutazione è compito di Arpa Piemonte che gestisce le diverse reti di monitoraggio previste dalla legislazione.

 

Reti di monitoraggio

  • Rete di monitoraggio regionale fiumi

Rete base (RB) 193 corpi idrici
Siti di Riferimento (SR) 11
Per saperne di più: http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/acqua/acque-superficiali-corsi-dacqua

  • Rete di monitoraggio regionale laghi

Rete base (RB) 13 corpi idrici dei quali 9 laghi naturali e 4 invasi artificiali
Per saperne di più: http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/acqua/acque-superficiali-laghi

  • Rete di Monitoraggio delle Acque Sotterranee (RMRAS)

605 punti: 397 per il sistema acquifero superficiale 208 per quello profondo
116 piezometri strumentati
Per saperne di più: http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/acqua/acque-sotterranee

  • Acque di balneazione

Valutazione di due parametri batteriologici: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. 
Frequenza dei prelievi: ogni 15 giorni nei mesi di luglio e agosto e ogni 30 giorni nei rimanenti mesi da aprile a settembre. Gli esiti analitici e il giudizio sulla balneabilità di ogni singola zona vengono pubblicati sul bollettino aggiornato settimanalmente durante la stagione balneare.

  • Acque potabili

La rete idrica piemontese è costituita da circa 2.000 acquedotti e da 6.580 punti di captazione, composti da 1.861 pozzi, 4.524 sorgenti e 195 prese di acqua superficiale.
Arpa Piemonte effettua le analisi su circa 12.000 campioni all’anno, per un totale di circa 300.000 parametri ricercati.


Qual è lo stato della risorsa acqua?

Dall’analisi dei risultati del monitoraggio dell’anno 2013 si evidenzia come lo stato delle risorse idriche - che sarà consolidato con la conclusione del triennio di monitoraggio avvenuta nel 2014, i cui dati sono in fase di elaborazione - è complessivamente in linea con la prima classificazione ufficiale 2009-2011 nella quale si può evidenziare che:

-   l’86% dei corpi idrici superficiali (fiumi) rientra nella classe Buono per lo Stato Chimico e il 54% per lo Stato Ecologico,
-   quelli lacustri si attestano sul 100% (Stato Chimico) e sul 42% (Stato Ecologico) di corpi idrici in stato Buono;
-  per i corpi idrici sotterranei solo il 30% presenta uno Stato Chimico Buono.

Occorre ricordare che la legislazione richiede di raggiungere lo stato Buono per tutte le acque entro il 31 dicembre 2015.

Per quanto riguarda le acque di balneazione si è già conseguito l’obiettivo di qualità che prevede per la fine della stagione balneabile 2015 la classe di qualità Sufficiente. Infatti alla fine della stagione balneabile del 2014 le acque di balneazione si sono classificate per il 6% nella classe Sufficiente, per 11% in quella Buono e per l’83% nella classe Eccellente.

Recentemente è cresciuta la percezione degli ambienti acquatici come un’entità significativa per il territorio che merita di essere tutelata in se stessa e di cui è piacevole poterne fruire: si è particolarmente sviluppato un senso di affezione soprattutto nei bacini su cui è attivo un Contratto di Fiume o di Lago.

Le azioni di prevenzione del rischio geo-idrologico, in Piemonte, sono attuate con sempre maggiore efficacia attraverso la pianificazione territoriale Comuni che hanno adeguato il proprio strumento urbanistico al PAI (Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico del bacino del Po) sono circa il 65% e il 25% ha portato a termine gli studi geologici di verifica o ha in corso procedure per l’adeguamento.

 

Quali le cause principali dell’inquinamento idrico?

Le principali cause degli impatti negativi sull’acqua e sull’ambiente acquatico superficiale sono correlate ad alterazioni dell’ambiente fisico, agli scarichi e trasporto di inquinanti con il dilavamento, che si ripercuotono sull’ecosistema, compromettendo lo stato delle comunità biologiche connesse a tale ambiente e alle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua. In particolare le pressioni relative ai prelievi idrici (che rappresentano circa il’80% del consumo di acqua), alle modifiche delle sponde dei corpi idrici per la prevenzione del rischio idraulico e alla presenza di eventi estremi quali alluvioni e siccità sempre più frequenti.

Il comparto agricolo-zootecnico crea importanti criticità allo stato delle acque superficiali e sotterranee. In particolare l’attività agricola intensiva procura inquinamento da pesticidi e fertilizzanti. La zootecnia è coinvolta principalmente per l’utilizzo agronomico dei liquami che, se non gestito in modo adeguato, può causare un inquinamento di nitrati nelle acque.

Altri contaminanti importanti nell’inquinamento delle acque sono i solventi clorurati, presenti nelle acque sotterranee specialmente in corrispondenza dei grandi centri abitati, difficili da rimuovere a causa della lentezza dei tempi di ricambio delle falde.

 

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L'appuntamento è tra un mese con la tematica Territorio.

 

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