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Fiumi e torrenti

ultima modifica 22 dicembre 2014

Acque superficiali - fiumi

La qualità dei corpi idrici è oggetto di report annuali, a partire dal 2002, che forniscono alla Provincia di Biella uno strumento di supporto decisionale nel campo della salvaguardia delle risorse idriche.

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Torrente Cervo a Sagliano Micca Torrente Janca a Muzzano

 

Nel corso del 2015 è stato prodotto come ogni anno, il report attività 2014 riportante le risultanze dei campionamenti chimici e biologici di tutti i punti sottoposti a monitoraggio per la rete regionale e per gli approfondimenti provinciali.

 

Relazione C.I. 2014 Biella Copertina

 

Relazione sulla Qualità dei Corpi Idrici della Provincia di Biella - Report Attività e relazione monitoraggio Anno 2014

Copertina Relazione C.I. 2013

 

Relazione sulla Qualità dei Corpi Idrici della Provincia di Biella - Report Attività e relazione monitoraggio Anno 2013

Copertina Relazione C.I. 2013

 

Relazione sulla Qualità dei Corpi Idrici della Provincia di Biella – Report Attività e relazione monitoraggio  Anno 2012"

Prima Pagina

“Relazione sulla Qualità dei Corpi Idrici della Provincia di Biella – Report Attività anno 2011 – Monitoraggio triennio 2009-2011 – Proposta di classificazione dello Stato di qualità dei Corpi Idrici ai sensi del Decreto 260/2010”. Dicembre 2012 – ARPA Piemonte Dipartimento di Biella.

“Attività ARPA nella gestione della rete di monitoraggio delle acque superficiali – Corsi d’Acqua – Monitoraggio triennio 2009-2011- Proposta di classificazione dello Stato di qualità dei Corpi Idrici ai sensi del Decreto 260/2010” – Agosto 2012 – ARPA Piemonte Struttura Specialistica Qualità delle Acque.

Rete regionale di monitoraggio Biella

Nel 2009 Arpa Piemonte ha avviato il primo ciclo di monitoraggio coerente con quanto previsto dal Decreto 260/2010; la durata del primo ciclo di monitoraggio è stata triennale e si è conclusa alla fine del 2011.

Nel 2012 è stato avviato il secondo ciclo triennale che si concluderà nel 2014. I risultati del monitoraggio relativi ai due cicli concorreranno, secondo le modalità previste dal Decreto 260/2010, al calcolo degli indici di qualità per l’attribuzione della classe di Stato ai corpi idrici monitorati e quindi alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla normativa europea per il 2015.

L’attività tecnica da svolgere a livello locale consiste nel prelievo di campioni di acqua dai corpi idrici superficiali e successive determinazioni analitiche chimiche e microbiologiche, misure in sito chimico-fisiche, misure di indicatori biologici, elaborazione di indici di qualità

La rete di monitoraggio regionale nella provincia di Biella, per l’anno 2011, era costituita da 12 Corpi Idrici (CI). Il prelievo dei campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche e microbiologiche viene realizzato dagli operatori dipartimentali, con frequenze variabili tra 12 e 6 campioni/anno, mentre le determinazioni analitiche sono realizzate dalla struttura specialistica ARPA qualità delle acque. Il biomonitoraggio della rete regionale prevede l’esame di diverse componenti: macrobenthos, macrofite, diatomee. L’attività di biomonitoraggio sui corsi d’acqua è stata condotta in Provincia di Biella nell’anno 2009.

Nel corso del triennio 2012-2014 il carico di lavoro per i biomonitoraggi sarà distribuito in modo più uniforme, in particolare nel corso del 2012 verrà svolto il monitoraggio sul torrente Cervo.

La rete di monitoraggio regionale nella provincia di Biella, per l’anno 2012, è costituita da 8 Corpi Idrici.

"Tabella con l'elenco dei CI sottoposti a monitoraggio nel primo triennio 2009-2011 e per i quali sono disponibili i dati relativi alla qualità ambientale".

Rete provinciale e inquinamento occasionale delle acque

La rete provinciale di monitoraggio dei corpi idrici è attiva a partire dal 1998 su una serie di corpi idrici non rientranti nella rete di monitoraggio regionale, ma ritenuti di interesse ed ha avuto nel corso degli anni lo scopo di fornire uno strumento di supporto decisionale nel campo della salvaguardia delle risorse idriche.

Il monitoraggio della qualità dei corpi idrici secondo la nuova normativa presenta caratteristiche differenti rispetto al passato, in particolare viene valutato lo stato di qualità di un corpo idrico prima attraverso alla valutazione delle pressioni (es. presenza di scarichi urbani e industriali, prelievi idrici) e quindi attraverso all’analisi chimica e alle determinazioni biologiche.

Questo approccio è molto complesso e non ha potuto essere applicato in maniera integrale anche alla rete di monitoraggio provinciale per la quale si è ritenuto nel corso dell’anno 2011, di proseguire con una tipologia di monitoraggio semplificata utilizzando come criterio valutativo il Livello di Inquinamento dei Macrodescrittori (LIM), indice previsto dalla vecchia normativa. L’unica componente biologica indagata è stata il macrobenthos con frequenze ridotte e solo in ragione di evidenza di alterazioni rilevate dai parametri chimici o a seguito di nuove o variate pressioni antropiche.

Nel corso del 2011 la rete provinciale era costituita da 14 punti di campionamento. Questa rete subirà una profonda evoluzione poiché, grazie alla nuova normativa, sarà possibile inserire anche la qualità di questi corpi idrici all’interno della valutazione della qualità del reticolo idrografico regionale.

La struttura specialistica di Arpa qualità delle acque ha previsto infatti l’inserimento nell’attuale triennio di monitoraggio 2012-2014 anche di alcuni dei corpi idrici della ex rete provinciale che per tipologia o pressioni risultano di interesse per completare il quadro del monitoraggio regionale.

Nel 2012 sono state ancora messe in campo campagne di indagine locali volte a caratterizzare impatti di tipo puntuale o inquinamenti occasionali delle acque con finalità puramente conoscitive.

"Tabella con l'elenco dei CI della rete Provinciale sottoposti a monitoraggio nel primo triennio 2009-2011 e per i quali sono disponibili i dati relativi alla valutazione dell qualità ambientale".

 

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