Come ridurre la concentrazione di radon
Il radon non determina una contaminazione permanente degli ambienti e con rimedi relativamente semplici si può ridurne la concentrazione.
Nel caso si intendano effettuare opere di efficientamento energetico in un edificio occorre prestare attenzione che la riduzione del ricambio d'aria causata da un'eccessiva "sigillatura" dell'abitazione non determini un aumento del radon. Lo stesso Piano d'Azione per il radon 2023-2032 adottato con DPCM n.10 dell'11/02/2024 prevede tra le azioni la "Connessione con programmi di qualità dell'aria indoor ed efficientamento energetico".
I risanamenti radon si basano su due principi:
1) impedire l'ingresso
- isolare l’abitazione dal terreno, sigillando crepe, condutture, aperture, pavimentazione, e tutto ciò che può costituire una via di ingresso dell’aria dal sottosuolo;
- favorire il ricambio d'aria naturale o artificiale dei vespai;
- depressurizzare il suolo sottostante o intorno all'abitazione (pozzetti radon).
2) impedire l'accumulo
- favorire il ricambio d’aria aumentando la ventilazione naturale attraverso porte e finestre;
- aumentare la pressione all’interno dei locali con l’immissione di aria dall’esterno
I rimedi si distinguono in attivi o passivi a seconda che si impieghino o no apparati elettrici (estrattori, UTA...).