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Sorgenti emissive

Controllo processi di incenerimento

 

Le diossine sono sottoprodotti indesiderati che si generano in impianti dove avvengono processi di combustione quali:
-Inceneritori
-Fusione di metalli
-Produzione di cemento
-Trasporti
-Combustione di legno trattato e oli

e da processi chimici come:
-Lavorazione della carta
-Produzione di pesticidi
-Produzione di plastiche
-Raffinerie

Per un'efficace azione di controllo di tali attività è fondamentale la verifica del rispetto dei limiti previsti negli atti autorizzativi per gli inquinanti in emissione, ma anche dell'affidabilità della gestione dell'impianto e delle tecnologie applicate per il contenimento dell'impatto ambientale.

Per valutare l'efficacia del processo di combustione è necessario analizzare anche i prodotti di risulta del processo stesso, quali:

 

A differenza delle altre matrici campionate, nel prelievo delle emissioni è impossibile prelevare la matrice nella sua totalità: il campionamento consiste nell’aspirazione e cattura su un’apposita trappola dell’inquinante ricercato, che viene così separato dal volume d’aria in cui è contenuto.

L’inquinante, determinato in laboratorio, è rapportato al volume d’aria prelevato.

Il raggiungimento dell’elevata sensibilità richiesta dalla normativa vigente comporta l'utilizzo di strumentazione ad alta risoluzione (spettrometria di massa) e di tecniche analitiche sofisticate, quali la diluizione isotopica.

Nota: Il campionamento viene effettuato secondo la norma: UNI EN 1948: emissioni da sorgente stazionaria - determinazione della concentrazione di massa di PCDD/F.

 

 

diossine, PCB, IPA - guida alla lettura dei risultati analitici

quale struttura di arpa si occupa di tale tematiche

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