INTERREG II Italia - Svizzera 1994-99

Collegamento delle reti di rilevamento e condivisione delle esperienze e delle conoscenze per la gestione del rischio idrogeologico

 

Fra gli obiettivi programmatici del progetto INTERREG II per l'area transfrontaliera tra l'Italia e la Svizzera, l' Unione Europea ha indicato lo sviluppo della conoscenza dei fenomeni naturali influenzanti il territorio e la creazione, a titolo sperimentale, di un primo sistema strutturato di rilevamento, omogeneo sui due versanti alpini.
Tali obiettivi sono stati accolti dalla Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione della Regione Piemonte, capofila di parte italiana, e dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, capofila per parte svizzera, nel programma 'Collegamento delle reti di rilevamento e condivisione delle esperienze e delle conoscenze per la gestione del rischio idrogeologico' e strutturati in sei azioni.
Il presente lavoro espone i risultati di queste azioni, così denominate:
Azione 1. Condivisione dei dati meteorologici in tempo reale, differita e storici.
Azione 2. Realizzazione di un atlante delle piogge intense sulle alpi occidentali italo-svizzere.
Azione 3. Definizione di una metodologia per la valutazione della pericolosità dei versanti in relazione ai processi inerenti la coltre superficiale, impiegando parametri ideologici, geotecnica e morfologici e da sperimentarsi in alcuni bacini campione.
Azione 4. Condivisione dei metodi e conoscenze sui processi di lave torrentizie per la difesa dei centri abitati.
Azione 5. Proposta di una metodologia inerente la mappatura e caratterizzazione dei processi di instabilità dei versanti da sperimentarsi sui bacini dell'alto Toce e della Maggia.
Azione 6. Contributo piemontese al progetto Verbano.
 
Disponibili:

Testo integrale
Partecipanti                       
Prefazione                   
Introduzione                        
I. Azione 1. Condivisione dei dati meteorologici in tempo reale, differita e storici
II. Azione 2. Realizzazione di un atlante delle piogge intense sulle alpi occidentali italo-svizzere
III. Azione 3. Definizione di una metodologia per la valutazione della pericolosità dei versanti iin relazione ai processi inerenti la coltre superficiale, impiegando parametri ideologici, geotecnica e morfologici e da sperimentarsi in alcuni bacini campione
IV. Azione 4. Condivisione dei metodi e conoscenze sui processi di lave torrentizie per la difesa dei centri abitati
V. Azione 5. Proposta di una metodologia inerente la mappatura e caratterizzazione dei processi di instabilità dei versanti da sperimentarsi sui bacini dell'alto Toce e della Maggia
VI. Azione 6. Contributo piemontese al progetto Verbano

Atlante Piogge Intense
1. Indicazioni per l'uso delle carte
2. Carte
Coefficiente di scala                        
Pioggia indice
Stazioni utilizzate e regioni omogenee
Pioggia massima annuale D= 1 ora e T=10 anni
Pioggia massima annuale D= 3 ore e T=10 anni
Pioggia massima annuale D= 6 ore e T=10 anni
Pioggia massima annuale D= 12 ore e T=10 anni
Pioggia massima annuale D= 24 ore e T=10 anni
Pioggia massima annuale D= 1 ora e T=100 anni
Pioggia massima annuale D= 3 ore e T=100 anni
Pioggia massima annuale D= 6 ore e T=100 anni
Pioggia massima annuale D= 12 ore e T=100 anni
Pioggia massima annuale D= 24 ore e T=100 anni

Carte Inventario delle Frane

Carta inventario delle frane nell'alto Toce - tav. 1 
 Carta inventario delle frane nell'alto Toce - tav. 2 
 Carta inventario delle frane nell'alto Toce - tav. 3 
 Carta inventario delle frane nell'alto Toce - tav. 4 
 Distribuzione dei dissesti che interessano i versanti rocciosi del bacino della Maggia

 

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