Progetto Aeroporti

ultima modifica 8 settembre 2014

PROGETTO “Impatto dell’inquinamento ambientale prodotto dagli aeroporti sulla salute dei residenti”

SCHEDA Arpa del progetto

Il progetto ha visto l’avvio nel mese di maggio 2010, ed è stato affidato dal CCM al Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, in qualità di capogruppo di altre unità operative, tra cui il Dipartimento di Epidemiologia e Salute ambientale di Arpa Piemonte.

Con la conclusione dello studio, sono oggi disponibili i risultati dello studio epidemiologico SERA (Studio sugli Effetti del Rumore Aeroportuale), pubblicati nell'articolo " Valutazione dell’impatto del rumore aeroportuale sulla salute della popolazione residente nelle vicinanze di sei aeroporti italiani".

Il progressivo aumento del traffico aeroportuale nell’ultimo decennio, legato soprattutto all’avvento dei vettori low-cost, ha comportato per i cittadini residenti nei pressi degli aeroporti un aumento dell’inquinamento acustico ambientale e delle emissioni di scarico, generate dagli aeromobili e dal traffico stradale tipicamente associato alla presenza di impianti aeroportuali. Le emissioni di inquinanti aerodispersi possono risultare di entità rilevante.

Per quanto riguarda le conseguenze dell’inquinamento acustico sulla salute, è possibile distinguere danni di tipo uditivo, associati ad una stimolazione sonora di intensità tale da causare la perdita di cellule sensoriali dell’organo del Corti (danno specifico), da quelli extra-uditivi, che si evidenziano a livelli di rumore ambientale e possono comportare un grado elevato di stress acustico (danno aspecifico). Non essendo i livelli di esposizione tali da interessare la componente uditiva, le potenziali conseguenze sulla salute osservabili nelle popolazioni esposte a rumore aeronautico sono per la maggior parte ricomprese nell’area del danno extra-uditivo.

Dal punto di vista eziopatogenetico, i danni extra-uditivi dipendono da un’alterazione soggettiva generalmente nota come “disturbo da rumore” annoyance in inglese. Quest’ultimo insorge qualora una fonte sonora è percepita come fastidiosa, irritante, indesiderata, ed è associato alla presenza di sintomi quali irritabilità, stanchezza, mal di testa, calo della performance, ecc. Negli ultimi anni, diversi studi hanno infatti dimostrato come la qualità, l’imprevedibilità e l’incontrollabilità del rumore da traffico aeroportuale siano associati ad effetti sulla salute, oltre all’intensità della fonte sonora. Esiste una relazione stretta tra queste caratteristiche del rumore e la frequenza dei soggetti che si dichiarano “disturbati” dal rumore stesso.

Lo scopo generale del progetto è stato quello di fornire metodologie e strumenti operativi per l’avvio di sistemi di sorveglianza in materia di inquinamento acustico ed atmosferico e relativi effetti sulla salute tra i residenti nei pressi dei principali aeroporti italiani.

Il progetto si è proposto di superare il principale limite in questo ambito costituito dalla pressoché totale assenza di studi che abbiano analizzato la relazione tra presenza di un aeroporto e stato di salute della popolazione esposta considerando in maniera integrata sia l’impatto acustico che quello sulla qualità dell’aria che l’impianto genera. E’ infatti opinione condivisa tra gli esperti che il rumore e l’inquinamento atmosferico influenzino entrambi, ma con meccanismi diversi, l’apparato cardiovascolare suggerendo che l'esposizione a entrambi i fattori possa avere un maggiore impatto sulla salute. Inoltre, la realizzazione delle diverse indagine campionarie sulla stato di salute dei residenti intorno ai principali aeroporti italiani (Roma-Ciampino, Torino-Caselle, Milano-Malpensa, Milano-Linate, Pisa-San Giusto, Verona-Villafranca), ha consentito di contribuire con un campione italiano, costituito da circa 2000 persone, alle conoscenze maturate in ambito europeo.

Le attività progettuali si sono concluse nel 2013.

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