La rete di monitoraggio pollinico

ultima modifica 17 novembre 2022

Nel 2002 in Piemonte viene attivata la rete regionale di monitoraggio dei pollini e delle spore fungine aerodispersi, in collaborazione con l'Università di Torino - Orto botanico per la gestione del campionamento nel capoluogo. La stazione di Torinocollocata sul tetto dell'Ospedale Mauriziano, ha momentaneamente sospeso le attività nel 2022, per cui ad oggi sono attive quattro stazioni: tre campionatori sono collocati in aree urbane densamente popolate, nelle quali si stima che l’incidenza delle allergie sia in aumento, mentre un quarto campionatore è collocato in un'area caratteristica per motivi geografici e climatici. Precisamente, le stazioni si trovano in area urbana ad AlessandriaCuneo e Novara, ed in area pedemontana ad Omegna (VCO). Il campionatore di Cuneo, di proprietà dell'Ospedale Santa Croce della città, è posizionato sul tetto della struttura; il personale di Arpa Piemonte collabora nella lettura dei vetrini per la produzione del dato. Le altre stazioni di rilevamento (Alessandria, NovaraOmegna) , di proprietà Arpa, sono collocate sulle sedi dei Dipartimenti territoriali e sono interamente gestite dal personale dell'Agenzia, in particolare biologi e tecnici, opportunamente formati, che garantiscono che la preparazione dei campioni, la relativa lettura al microscopio ottico e la produzione del dato, siano eseguite secondo criteri di qualità nel rispetto di procedure standardizzate (metodo standard). 

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 La Struttura Semplice di Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte gestisce la rete elaborando e diffondendo i dati prodotti dagli operatori. La rete, concepita come strumento volto all’analisi della situazione pollinica e fungina del periodo, permette di redigere un bollettino pollinico settimanale, aggiornato il mercoledì di ogni settimana, che riporta le concentrazioni giornaliere espresse in granuli pollinici/m3 d’aria.                      

L’attività è effettuata adottando la metodica di campionamento e lettura descritta nella norma UNI EN 16868:2019. Per il monitoraggio vengono utilizzati dei campionatori volumetrici HIRST posizionati in località rappresentative delle diverse realtà regionali. Questi apparecchi sono costruiti in metallo leggero, trattati in modo da prevenire la corrosione da agenti atmosferici; essi hanno le stesse caratteristiche tecniche (portata, dimensioni del deposito, efficienza di cattura). L'installazione del campionatore è eseguita secondo lo standard indicato dall´Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA), in modo tale che la circolazione atmosferica locale non risenta della presenza di ostacoli vicini, preferibilmente al centro di terrazzi posti alla sommità di edifici con altezza compresa fra i 15 e i 20 metri dal suolo e lontano da muri e protezioni. 

Il metodo di campionamento più diffuso a livello internazionale per indagini di tipo qualitativo e quantitativo su pollini e spore fungine aerodisperse è attualmente quello volumetrico, basato sulla cattura per impatto delle particelle atmosferiche su una superficie, attraverso l'aspirazione di un volume noto di aria (volume che simula l’aspirazione umana media, circa 10 litri/minuto). L´aria da campionare viene prelevata da una pompa, a portata costante, attraverso una fenditura situata in prossimità della superficie di campionamento. In tal modo le particelle vengono accelerate contro un bersaglio precedentemente preparato sul quale terminano la loro traiettoria. L'orifizio del campionatore deve trovarsi al di sopra della linea del parapetto del terrazzo in modo da consentire una raccolta non influenzata localmente.

Il materiale raccolto con cadenza settimanale viene esaminato al microscopio ottico per il riconoscimento e la classificazione dei pollini.
 

I pollini rilasciati durante la fioritura dalla flora circostante e in grado di produrre reazioni allergiche, vengono conteggiati e trasformati in classi di concentrazione (assente-bassa-media-alta) a cui corrispondono rispettivamente i colori bianco, giallo, arancio e rosso in accordo a quanto stabilito a livello nazionale dall’ Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA).

La disponibilità di serie storiche di dati per ciascuna stazione non solo garantisce la conoscenza della distribuzione dei principali taxa locali, ma permette l’elaborazione della tendenza prevista. I calendari di distribuzione dei pollini monitorati, costruiti su medio o lungo periodo, consentono infatti di osservare eventuali discordanze tra i valori osservati nel monitoraggio in corso e quanto emerge dalla media pluriennale. 

La rete nazionale

A livello nazionale è stata stipulata una convenzione tra Arpa/Appa e ISPRA per la realizzazione di un’unica rete italiana cogestita sotto l’egida del Ministero dell’Ambiente: "POLLnet" cui aderisce anche Arpa Piemonte.

Uno degli obiettivi della rete è offrire un valido strumento agli allergologi, ai medici di base e ai pazienti nella prevenzione, diagnosi, terapia e gestione a lungo termine delle patologie allergiche. Non è da sottovalutare l’utilizzo della rete POLLnet in caso di spostamenti per lavoro o vacanze in luoghi differenti dalle residenze abituali, adottando quindi adeguati comportamenti preventivi. Le ulteriori finalità del progetto si possono ricondurre ai seguenti punti:

  • in campo ambientale, consentire il monitoraggio della qualità dell’aria, la stima della biodiversità di specie vegetali, lo studio di fenomeni legati ai cambiamenti climatici;
  • in campo agronomico, monitorare la presenza di fitopatogeni favorendo un impiego mirato di prodotti fitosanitari e controllare la diffusione di Organismi Geneticamente Modificati (OGM);
  • nel campo della protezione dei beni culturali, valutare le specie presenti e le alterazioni che queste potrebbero produrre su monumenti, opere pittoriche, librarie, ecc. 

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