Rischi alimentari
Ultima modifica 26 febbraio 2013
La qualità e la salubrità di un alimento possono essere compromesse da fattori di natura biologica e chimica che interessano sia le materie prime che i diversi momenti della produzione e della conservazione del prodotto finale. I fattori di rischio sono essenzialmente riconducibili a cause di contaminazione esterna di natura ambientale, a sistemi di produzione igienicamente non corretti oppure a manipolazioni fraudolente. Le attività di controllo partono dall'analisi e dalla conseguente conoscenza dei fattori di rischio presenti nelle acque, negli alimenti, nell'aria, nei suoli, per arrivare a una valutazione globale del rischio per la salute della popolazione. L´opinione pubblica percepisce fortemente il rischio da sostanze chimiche sintetizzate in laboratorio dall’uomo e solo successivamente aggiunte agli alimenti, è altrettanto vero che essa ignora completamente il rischio da sostanze tossiche che possono essere già presenti nell’alimento stesso poiché prodotte in natura. L’esposizione ai contaminanti non è così elevata come temono i consumatori (vedi schema): i prodotti alimentari commercializzati in Europa non hanno mediamente un livello di contaminazione tale da causare intossicazioni acute ad effetto immediato. Le sostanze chimiche descritte rappresentano in ogni caso un rischio poiché sono difficilmente espulse e quindi possono accumularsi nell’organismo nel corso degli anni ed eventualmente causare nel lungo termine effetti tossici cumulativi. I limiti di legge stabiliti e il costante controllo degli Enti preposti assicurano la verifica del mantenimento delle diverse contaminazioni al di sotto dei livelli considerati rischiosi |