Arpa Piemonte svolge diverse attività al fine di definire l’idoneità alla balneazione di 95 zone afferenti a sette laghi e a due corsi d’acqua del territorio piemontese.
I campioni vengono prelevati da tecnici Arpa dei Dipartimenti provinciali di Biella (Lago di Viverone), Torino (Avigliana, Sirio e Candia) e Omegna (Lago Maggiore, Orta, Mergozzo e torrenti Cannobino e San Bernardino).
Come vengono classificate le acque di balneazione?
Le acque di balneazione monitorate durante la stagione balneare 2013 sono state individuate con Determina della Regione Piemonte – D.D. 24 gennaio 2013, n. 52 e sono conseguenti agli esiti della stagione balneare immediatamente precedente ed alla classificazione di ciascuna zona, effettuata sulla base dei dati di monitoraggio del quadriennio precedente.
La classificazione individua quattro classi di qualità: “scarsa”, “sufficiente”, “buona”, “eccellente”.
I dati analitici relativi agli ultimi quattro anni nelle acque di balneazione piemontesi evidenziano che esse rientrano nelle classi di qualità comprese tra “buona” ed “eccellente”, soddisfacendo quindi ampiamente e con largo anticipo gli obiettivi della direttiva comunitaria 2006/7/CE, che pone il raggiungimento della qualità almeno “sufficiente” entro la fine della stagione 2015.
Come si individuano i profili delle acque di balneazione?
Nel mese di marzo sono stati predisposti i profili delle acque di balneazione previsti dall'art. 9 del D.Lgs. 116/08, che vengono utilizzati per la progettazione della rete e del calendario di monitoraggio. Ciascun profilo può riguardare una singola acqua di balneazione o più acque di balneazione contigue e rappresenta una sorta di "carta d'identità" dell’acqua di balneazione che valuta gli interventi e le misure necessarie per prevenire o ridurre il rischio di contaminazione.
I profili rappresentano inoltre uno strumento fondamentale per l’informazione al cittadino riguardo alla qualità delle acque di balneazione, la presenza di fattori di rischio per la salute dei bagnanti e le misure di gestione adottate.
Dove viene fissato il punto di monitoraggio?
Il punto di monitoraggio è fissato, all’interno di ciascuna zona di balneazione, dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione.
Con quale frequenza vengono fatti i campionamenti?
La frequenza dei campionamenti è stata calibrata in ragione dell’effettiva fruizione balneare dei laghi con due campionamenti al mese nel periodo di massimo afflusso di bagnanti (luglio e agosto) ed un solo campionamento al mese nel resto della stagione (aprile, maggio e settembre).
Quali sono i valori limite?
Il D.M. 30/03/2010 stabilisce i valori limite per ogni singolo campione; il superamento di questi valori porta ad un divieto temporaneo di balneazione esteso all’area di pertinenza del punto di monitoraggio ed implica una analisi delle cause di superamento del valore limite.
Quali dati sono disponibili e dove è possibile reperirli?
Consulta il Servizio balneabilità.
Come si possono conoscere i risultati delle analisi delle acque di balneazione?
I risultati vengono pubblicati sul sito istituzionale attraverso un bollettino, con aggiornamento settimanale.
Chi si può contattare per avere maggiori informazioni?Sportello URP
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