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Sicuramente sulla neve. Conoscenza e informazione per ridurre il rischio di incidenti da valanga

16 novembre 2015

Conoscere la montagna e la neve, essere consapevoli del rischio e adottare i comportamenti giusti per ridurlo al minimo, informarsi e agire per tempo, interpretando i segnali della natura sono gli elementi che hanno guidato l’attuazione del convegno “Sicuramente sulla neve” che si è svolto oggi a Torino per presentare le diverse attività e i servizi che Arpa Piemonte e Regione Piemonte realizzano nell’ambito della valutazione del pericolo valanghe.

“Con Arpa – sostiene l’assessore allo Sviluppo della montagna e alla Protezione civile della Regione Piemonte Alberto Valmaggia - il sistema regionale piemontese riesce a fornire un monitoraggio completo e peculiare delle situazioni di rischio sulle nostre aree montane. Il puntuale bollettino nivologico emanato dall’Agenzia è il primo e fondamentale punto di partenza per una valutazione del rischio. La presenza sul territorio di squadre di esperti professionisti e amanti della montagna quali le Guide alpine del Piemonte, il Soccorso alpino, il Collegio dei maestri di sci e la stessa Protezione civile coordinata dalla Regione Piemonte sono inoltre la garanzia di un fondamentale contributo alla tutela dell’incolumità”.
Secondo l’assessore Valmaggia “il sistema regionale da solo non sarebbe sufficiente a garantire l’esclusione di qualsiasi rischio legato alle pratiche in montagna, in modo particolare durante il periodo della neve. Occorre infatti che sia innanzitutto il cittadino stesso, turista o meno, che adotti un atteggiamento e dei conseguenti comportamenti responsabili a tutela della propria incolumità”.

Dello stesso avviso anche il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto. “L’idea che guida le diverse attività è quella che non i divieti, né le regolamentazioni e tantomeno campagne pubblicitarie che sottolineino soltanto gli aspetti più tragici delle situazioni di rischio valanghe siano strumenti idonei ad aumentare la sicurezza - sottolinea Robotto -. Piuttosto la convinzione che conoscere le cause determinanti delle situazioni di pericolo sia il primo passo per adottare comportamenti che riducano il rischio in favore della sicurezza, mettendo in campo tutte le risorse individuali e di gruppo per un’efficace azione di auto protezione”.
Il primo obiettivo concreto è perciò quello di contribuire a migliorare l’informazione locale esistente anche attraverso modalità comunicative sempre più attrattive.

Il risultato principale è stato l’implementazione di un nuovo servizio di informazione e previsione nivo-meteorologica per l’escursionismo, disponibile sul sito della Rete Escursionistica della Regione Piemonte, caratterizzato da un elevato grado di dettaglio spaziale e temporale, da un’elevata affidabilità perché basato su dati oggettivi, analisi tecniche specializzate e costantemente verificato.

Dati meteorologici (temperatura, velocità e direzione del vento, umidità relativa, precipitazioni) e di altezza neve al suolo misurati da ben 52 stazioni dislocate sul territorio montano e collinare della regione sono aggiornati con cadenza semioraria per dare un quadro di dettaglio delle condizioni sul territorio.

A queste si affiancano previsioni meteorologiche fino a due giorni in avanti, con passo temporale di 12 ore, del tempo prevalente, temperatura minima e massima, velocità e direzione del vento, zero termico, quota delle nevicate ed evoluzione del grado di pericolo valanghe su 16 settori, alpini e collinari, che consentono di  programmare l’attività e scegliere le migliori condizioni ambientali per le proprie imprese. Scopo del nuovo servizio di previsione è infatti non solo quello di evitare le situazioni di pericolo elevato per l’escursionista e minimizzare il rischio adottando le misure di prevenzione più idonee, ma anche quello di favorire il successo delle escursioni e promuovere la fruizione consapevole della montagna, anche in condizioni invernali, quale luogo di re-incontro con la natura e rigenerazione individuale.

Caratteristiche peculiari del nuovo servizio sono i dati osservati in tempo reale, le previsioni meteorologiche prodotte in modalità non automatica ma interpretate soggettivamente, e quindi con l’apporto di quel valore aggiunto ancora importante dato dall’expertise meteorologica, la validazione periodica delle previsioni e, da ultimo ma non meno rilevante, la disponibilità di un’App scaricabile gratuitamente dai principali store per l’accesso al servizio da dispositivi mobile.

prola meteovetta

Il servizio Meteo Vetta è integrato nel portale della Rete Escursionistica della Regione Piemonte, che contiene anche gli altri prodotti realizzati nell’ambito del progetto Vetta.

I progetti VETTA e VETTA II, nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013, che hanno visto la partecipazione della Regione Piemonte e di Arpa Piemonte in qualità di soggetto tecnico competente, prevedevano un modulo specifico dedicato ad iniziative volte a promuovere la sicurezza in montagna, in particolare per quanto concerne i pericoli legati alle condizioni meteorologiche e alle valanghe, fattori che, in modo diretto o indiretto, rappresentano ancora oggi la maggiore causa degli incidenti. Le condizioni nivo-meteorologiche rappresentano infatti quel fattore che più di tutti influenza e modifica l’ambiente e il terreno su cui ci si muove, mettendo alla prova le capacità fisiche e psichiche del frequentatore della montagna.

 

La Stagione 2014-2015

Nella memoria collettiva la stagione invernale 2014-15 piemontese è ricordata come "povera" di neve. In realtà la sua peculiarità è stata la marcata irregolarità nella distribuzione delle precipitazioni nevose, concentrate in tardo autunno sopra i 2000 m e a fine inverno, quando sono state così intense da riportarne la sommatoria annuale entro i valori medi. Nel tardo autunno, a inizio e metà novembre, si sono verificate intense e diffuse precipitazioni a carattere nevoso oltre i 1800-2000 m. I mesi tipicamente invernali, dicembre e gennaio, poveri di precipitazioni nevose, hanno lasciato le zone montane a quote medie con un innevamento da ridotto ad assente. Nei mesi di febbraio e marzo, invece, le precipitazioni nevose, registrate anche a quote collinari e in pianura, sono state molto intense ed hanno riportato i valori di neve fresca nella media o poco sopra e spessori di neve al suolo importanti proprio alle quote medie, determinando altresì un’intensa attività valanghiva spontanea. Le nevicate nei mesi primaverili sono state nuovamente da molto scarse ad assenti e sempre sotto la media mensile.

prola neve fresca

Neve fresca cumulata da novembre a maggio nella stagione 2014-2015 (in azzurro) a confronto con la media trentennale ’81-’10 (in blu).

Le temperature elevate e l’irregolarità delle precipitazioni hanno condizionato la rapida scomparsa del manto nevoso alle medie quote, formatosi già tardivamente. Comprovato questo dall’analisi dei giorni con neve al suolo, che sono ovunque sotto la media, da - 10% a -25% nelle stazioni alle quote intorno ai 1500 m; solo alle quote superiori ai 2000 m il manto nevoso ha avuto una durata pressoché nella media in tutti i settori e le precipitazioni nevose autunnali hanno garantito il permanere della neve al suolo anche durante i mesi primaverili.

La temperatura è stata generalmente sopra la media per la maggior parte della stagione: nei mesi da ottobre a gennaio e, in particolare, da aprile a maggio è stata registrata un’anomalia positiva importante, mentre soltanto i due mesi più nevosi (febbraio e marzo) sono stati pressoché nella media.

L’attività valanghiva spontanea, ridotta e limitata per lo più a distacchi di piccole dimensioni lungo i canali di scorrimento più acclivi, regolarmente percorsi dalle masse nevose, è stata rilevante in seguito alle nevicate intense d’inizio novembre, soprattutto nei settori alpini settentrionali e meridionali e ad inizio febbraio nel sud Piemonte.

Undici gli incidenti da valanga, sette i morti: questi dati collocano questa stagione invernale al quarto posto, come la stagione invernale 2008-09, per il numero d’incidenti da valanga segnalati negli ultimi trent’anni, a conferma, purtroppo, del trend positivo iniziato dalla stagione 2005-2006.

prola incidenti valanghe

Frequenza degli incidenti da valanga negli ultimi 30 anni. La linea tratteggiata e la linea intera descrivono rispettivamente la media (5.7 incidenti/anno) e la tendenza polinomiale

Nell’ambito del servizio di valutazione del pericolo valanghe, la stagione 2014-15 ha visto l’aggiornamento dei contenuti e della frequenza di emissione del bollettino valanghe: a partire dal mese di febbraio è stata messa in linea la nuova versione che, oltre a contenere una specifica sezione di approfondimenti, prevede un’emissione quotidiana del grado di pericolo.

Dalla prossima stagione invernale il servizio sarà ampliato con bollettino valanghe in inglese e un bollettino valanghe di sintesi in italiano ed inglese a supporto della maggior comprensione dell’evoluzione diurna del pericolo valanghe.

I nuovi prodotti sono stati pensati con l’obiettivo di migliorarne la fruibilità, arricchirne i contenuti informativi e si inseriscono in un percorso più generale volto a promuovere una corretta coscienza dei rischi e dei pericoli in montagna avviato nel 2014 con la campagna informativa Sicuramente sulla neve promossa da Regione Piemonte.

Arpa Piemonte divulga anche, attraverso il sito internet istituzionale, i video con le previsioni meteo e la situazione valanghe per il week-end, prodotti una volta alla settimana, le mappe meteorologiche osservate e previste, aggiornate quotidianamente e la previsione last-minute per il week end focalizzata sul terreno su cui si muove l’escursionista.

Tra i prodotti di approfondimento, le cartoline sui pericoli in montagna “prenditi tempo per conoscere il tempo”, a cui sono associati delle infografiche animate, e il prodotto multimediale interattivo sui pericoli in montagna legati alla meteorologia e alle valanghe per imparare in modo divertente ad affrontare un'escursione con la massima sicurezza e mettersi alla prova in giochi e test.

Il Rendiconto Nivometrico (versione scaricabile 9,8 MB)
Il Rendiconto Nivometrico (versione consultabile sul sito esterno ISSUU)

 

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