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Il territorio del Pinerolese mostra un flusso turistico abbastanza consistente, con un ruolo rilevante nei comuni a vocazione turistica invernale (Sestriere, Pragelato e Prali) e “villeggiatura estiva” (Fenestrelle, Usseaux, Bobbio Pellice, Torre Pellice, Villar Pellice, San Pitetro V.L. e Cantalupa). L'area collinare e del “Basso Pinerolese” è interessata da un tipo di turismo tendente a valorizzare la componente ecologico-ambientale del territorio ( trekking, escursionismo in mountain-bike o a cavallo etc.). Non mancano tuttavia i fruitori legati ad un tipo di turismo culturale, attinente al patrimonio artistico e architettonico del territorio, dall’eco-museo “scopriminiera” alle diverse iniziative culturali dei vari Comuni. Considerata la vulnerabilità degli ecosistemi di Montagna è facilmente deducibile come il non perseguire lo sviluppo di un turismo sostenibile attraverso politiche di sistema associate ad oculata pianificazione territoriale e partecipata, comporti un impatto ambientale rilevante sia diretto - basti pensare ad es. a cosa comporta la depurazione delle acque fognarie in comuni che quintuplicano la popolazione presente nei mesi invernali quando, per altro, l’efficienza dei sistemi depurativi si riduce - sia indiretto, determinato da infrastrutture e traffico (consumo di suolo per strutture abitative e turistiche, parcheggi, bacini e strutture per l’innevamento artificiale, impianti di risalita, piste etc.) con prevedibili impatti negativi, soprattutto sulla biodiversità alpina.
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