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 Sul territorio insistono 101 impianti di depurazione dei reflui urbani. L’estrema parcellizzazione dei reflui fognari sul territorio (il 60% degli impianti è costituito da fosse Imhoff che servono da 10 a circa 600 abitanti) associata a scelte impiantistiche, spesso rivolte ad un minore investimento, ha favorito una situazione di criticità. Dai controlli effettuati emergono: 
- situazioni di superamento dei limiti di accettabilità dovuti a carenze strutturali e alcune volte gestionali
 
- presenza di liquami in ingresso all’impianto, di reflui provenienti da insediamenti produttivi non censiti 
 
- presenza lungo la rete fognaria di scaricatori di piena non correttamente dimensionati o gestiti
 
- eccessivo convogliamento delle acque di scorrimento superficiale in rete fognaria anche con tempo asciutto
 
- ingresso di acque di falda in fognatura
 
- corpi recettori dello scarico finale degli impianti di depurazione spesso inadeguati interessati da siccità o da derivazioni irrigue o idroelettriche.
 
 
L’impatto nel corso d’acqua dei liquami fognari non opportunamente depurati determina, a valle dello scarico fognario, presenza di acque torbide o maleodoranti. Occorre precisare che è in avanzata realizzazione il collettamento dei piccoli depuratori di valle e questa attuazione procurerà senz’altro un miglioramento alla situazione fognaria della zona. 
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