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Consumo di suolo da edificazione

DPSIR Pressione
Descrizione L’indicatore valuta il fenomeno del consumo e della impermeabilizzazione del
suolo dovuto alla edificazione
Fonte dati Istat
Unità di misura Percentuale %
Copertura
temporale
2001 - 2011
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Il suolo è una risorsa vitale e in larga misura non rinnovabile, sottoposta a crescenti pressioni. L'importanza della protezione del suolo è ormai riconosciuta a livello internazionale e nell'Unione Europea. Affinché il suolo possa svolgere le sue diverse funzioni, è necessario preservarne le condizioni e quindi porre dei limiti alle diverse attività umane che possono degradarlo. L’utilizzo del suolo per la costruzione di edifici, strade o altri usi ne determina l’impermeabilizzazione. Quando il terreno viene impermeabilizzato, si riduce la superficie disponibile per lo svolgimento delle funzioni del suolo, tra cui l'assorbimento di acqua piovana per l'infiltrazione e il filtraggio. Inoltre, le superfici impermeabilizzate possono avere un forte impatto sul suolo circostante, modificando le modalità di deflusso dell'acqua e incrementando la frammentazione della biodiversità. L'impermeabilizzazione del suolo è pressoché irreversibile. (Estratto da “Comunicazione Commissione Ce 16 aprile 2002, n. 179 Verso una strategia tematica per la protezione del suolo”). Il tema del “consumo di suolo” ha assunto, in anni recenti in Piemonte,  una grande rilevanza nell’ambito di diversi strumenti di pianificazione e governo del territorio (PTR- Piano Territoriale Regionale e PTCP2 - Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino).

Il PTR prevede il limite del 3% di incremento di consumo di suolo dell’ambito di vigenza dello stesso, mentre il PTCP2 pone dei limiti alle urbanizzazioni su suoli appartenenti alle classi I e II di capacità d’uso dei suoli. Il consumo di suolo è stato oggetto di studi ed esperienze di rappresentazione cartografica che hanno determinato dei risultati talvolta non facilmente interpretabili e comparabili. Ad esempio dal progetto di rilevamento e monitoraggio del territorio europeo - Corinne Land Cover il consumo di suolo, per alcuni ambiti territoriali, viene sottostimato, mentre, in altre situazioni territoriali la base cartografica di Istat, su cui è individuata l’unità territoriale minima di censimento, fornisce dati più rappresentativi. A livello regionale i dati del consumo del suolo elaborati dal CSI Piemonte per la Regione Piemonte (anno 2008) e quelli relativi alla progetto LUCAS (progetto della European Commission - Eurostat) sono difformi e difficilmente comparabili. Per quanto concerne l’analisi del consumo di suolo da edificazione sull’area del Pinerolese, dopo alcune verifiche dei risultati ottenuti dall’elaborazione di dati provenienti da diverse fonti, si è convenuto di focalizzare l’attenzione su quelli Istat relativi agli anni 2001 e 2011 che ci consentivano anche l’analisi dell’evoluzione del fenomeno. Il consumo di suolo da edificazione è rilevante in primo luogo nella fascia collinare nei comuni adiacenti a Pinerolo che risulta quindi essere un forte polo di attrazione dell’area. Oltre a Pinerolo si segnala un rilevante consumo nei comuni di Cantalupa, Roletto, San Secondo di Pinerolo e Bibiana con un incremento nel decennio 2001 - 2011 superiore al 3% (con il massimo valore a San Secondo di Pinerolo). In pianura il consumo di suolo è comunque considerevole, in particolare nei comuni di Piscina e  Airasca dove però si riscontra un incremento contenuto nel decennio 2001 - 2011 (intorno al 1%). Nell’area montana il consumo di suolo assume consistenza nei comuni di bassa valle mentre negli comuni con  bassa densità abitativa il consumo è modesto. L’eccezione è costituita dai comuni a vocazione turistica, in particolare Sestriere e in misura sensibilmente minore Pragelato. 

Consumo suolo 2011 - 2011
Consumo Pinerolo

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