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Il livello occupazionale nei comuni del territorio si concretizza in indici più elevati situati nel fondovalle e verso la pianura dove si sono sviluppati gli insediamenti produttivi, agricoli e zootecnici, sia per la loro ubicazione territoriale connessa alla possibilità di fruire della rete ferroviaria e stradale, sia per la buona qualità del suolo e per le risorse idriche presenti sul territorio, nonché per le politiche economiche e sociali di sostegno intraprese negli anni. La localizzazione industriale sul territorio è stata favorita da numerosi fattori non ultima la presenza di materie prime (industria estrattiva di talco, grafite e della così detta pietra di Luserna, oltre alle numerose cave per l’estrazione di sabbia e ghiaia) e le disponibilità di acqua (industria tessile). Purtroppo, nei decenni successivi agli anni ‘70, si è assistito ad una costante contrazione dell’attività produttiva con la chiusura di numerose aziende. Basti pensare che, di fatto, non esiste più un’industria del tessile; stessa sorte è toccata alle attività di fonderia e in generale a numerose aziende del settore metalmeccanico, oltre a drastiche riduzioni nel settore estrattivo, con una perdita occupazionale complessiva di migliaia di addetti. Nonostante la crisi risulta abbastanza stabile il livello occupazionale nel settore alimentare e dolciario oltre che in quello agricolo/zootecnico e turistico-alberghiero.
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