Guida alla lettura
Conoscere lo stato dell’ambiente è un diritto e allo stesso tempo un dovere di tutti, consapevoli che le azioni che ciascuno mette in atto quotidianamente (in qualità di cittadino, di lavoratore, di decisore) hanno una ricaduta più o meno significativa sul nostro territorio e sulle sue risorse.
Lo Stato dell’Ambiente del Pinerolese rappresenta il documento conoscitivo di riferimento dove è possibile trovare le informazioni necessarie per capire e per conoscere, ciascuno con il grado di approfondimento che ritiene di suo interesse, le dinamiche ambientali più significative attive nel territorio in studio. Il Documento, nella sua versione attuale, da una parte permette una prima disamina delle informazioni più significative e dall’altra rappresenta una ottima guida alla ricerca e alla lettura di dati e informazioni di dettaglio continuamente aggiornate, che Arpa e altri Enti mettono a disposizione attraverso i siti web di riferimento.
Per la valutazione ambientale del Pinerolese, è stato utilizzato il modello DPSIR (Determinanti-Pressioni-Stato-lmpatti-Risposte), sviluppato in ambito EEA (European Environment Agency), che si basa su di un sistema per l'analisi delle relazioni causali che intercorrono tra attività umane e ambiente, come illustrato nello schema seguente. Concettualmente, il modello evidenzia l'esistenza, "a monte”, di forze motrici o Determinanti, le cosiddette Fonti di pressione che possono essere identificate con le attività e i processi antropici che causano le pressioni. In altri termini sono le attività antropiche che hanno conseguenze ambientali: attività industriali, agricoltura, trasporti, energia, ecc. Le Pressioni misurano gli effetti delle attività umane sull'ambiente e sono espresse in termini di emissioni in atmosfera, di consumo di risorse, di rifiuti prodotti, ecc. A "valle" si colloca invece lo Stato dell'ambiente che si modifica a tutti i livelli in seguito alle sollecitazioni umane e rappresenta quindi le condizioni ambientali e la qualità delle risorse in termini fisici, chimici, biologici. Il modificarsi dello stato della natura comporta Impatti, che sono gli effetti dei cambiamenti, per lo più negativi, sulla salute, sugli ecosistemi e i danni economici. La società e l'economia reagiscono fornendo Risposte, che sono le misure adottate (politiche ambientali e settoriali, iniziative legislative e pianificazioni) dirette sia alle cause immediate degli impatti (cambiamenti dello Stato) sia alle loro cause più profonde, risalendo fino alle Pressioni stesse e ai fattori che le generano (Determinanti).
Schema DPSIR
All’interno di questo modello si collocano le informazioni necessarie per la conoscenza ambientale che vengono diffuse mediante indicatori ambientali. Gli indicatori sono uno strumento per rappresentare in modo sintetico e standardizzato le informazioni e forniscono il supporto conoscitivo alle politiche degli organismi centrali e periferici di governo, agli operatori economici e ai cittadini. Gli indicatori sono strumenti idonei a restituire e descrivere in forma sintetica ed efficace una situazione ambientale e il loro utilizzo è finalizzato a interpretare, sintetizzare e rendere nota una grande quantità di dati relazionati fra loro.
Le principali caratteristiche di un indicatore sono:
- la rilevanza: coerenza con gli obiettivi normativi, rappresentatività delle problematiche e delle condizioni ambientali, significatività dei mutamenti nel tempo dei fenomeni osservati
- la validità scientifica: qualità statistica dei dati documentata e validata scientificamente, applicabilità in contesti territoriali diversi, comparabilità di stime e misure effettuate nel tempo
- la capacità di comunicazione: facilità di interpretazione, immediatezza nella comunicazione▪ la misurabilità: disponibilità dei dati necessari, possibilità di impiego di serie storiche, aggiornabilità periodica.
Occorre inoltre ricordare che gli indicatori presentati sono coerenti con quelli individuati da Ispra e descritti nell’Annuario dei dati ambientali, in linea a loro volta con le indicazioni dell’Agenzia Europea.
Struttura del Documento
Il volume è suddiviso in diverse sezioni:
- l’inquadramento territoriale e socio economico;
- la sezione successiva affronta il tema delle Fonti di pressione e dell’uso e del consumo delle risorse; energia, attività industriali, agricoltura, trasporti, turismo sono le cosiddette Determinanti nello schema DPSIR;
- l’analisi delle pressioni, generate dalle determinanti, evidenzia e misura gli effetti delle attività umane sull’ambiente (rifiuti prodotti, radiazioni, rischi industriali, etc.);
- la qualità delle componenti ambientali (clima, aria, acqua, suolo, natura) rappresenta la parte più consistente in termini di quantità di dati raccolti ed elaborati soprattutto attraverso le attività di controllo e di monitoraggio di Arpa;
- la sezione dedicata agli impatti affronta l’aspetto sanitario valutando le ricadute ambientali sulla salute;
- nell’ultima sezione, riguardante le risposte, vengono riportati i controlli effettuati da Arpa come risposta alle valutazioni ambientali sulle diverse matrici.
Il documento si presenta essenzialmente sotto forma di schede in cui nella prima parte ci sono le meta-informazioni, in pratica le informazioni che caratterizzano l’indicatore e quindi la descrizione, la fonte dei dati, l’unità di misura, la copertura temporale e il commento ai dati. Nella seconda parte della scheda i dati sono riportati in forma cartografica in modo da visualizzare le informazioni ambientali a livello comunale. Per un ulteriore approfondimento e per poter confrontare la situazione del Pinerolese con il contesto nel quale si situa il territorio, nella parte cartografica sono inseriti anche i dati complessivi della provincia di Torino e del Piemonte.
Occorre evidenziare infine che questo documento, come tutti quelli che costituiscono la reportistica ambientale, costituisce la parte conclusiva di un lungo e impegnativo processo, ben sintetizzato dalla cosiddetta “Piramide delle conoscenza” o modello MDIAR; partendo, infatti, dall’attività di monitoraggio e controllo ambientale e dalla relativa produzione di dati grezzi, passando per le fasi di generazione dell’informazione, elaborazione e valutazione della stessa, si arriva alla produzione di veri e propri report ambientali. Pertanto questo documento è frutto del lavoro di tutti i colleghi, anche se non citati, che giornalmente si occupano del monitoraggio, del controllo e dell’analisi del territorio in esame.