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Radiazioni ionizzanti: Rete di monitoraggio, concentrazione attività Cesio 137 in matrici alimentari

DPSIR Stato
Descrizione L’indicatore riporta il valore della concentrazione di Cesio 137 negli alimenti (latte, carne, pane, pasta), quantificando la presenza in ambiente di questo radionuclide artificiale proveniente da processi di fissione nucleare
Riferimento normativo DLgs 230/95 e s.m.i. Reg CEE 737/90 prorogato dal Reg CEE 616/2000
Obiettivi normativi Art. 104 del DLgs 230/95
Fonte dati Arpa Piemonte
Unità di misura Becquerel al kg (Bq/kg)
Aggiornamento indicatore 2020
Copertura temporale 1988 - 2019
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Si osserva come dagli anni successivi all'incidente di Chernobyl (1986) la concentrazione di Cs-137 nel latte e la relativa dose siano progressivamente diminuite. Nell'ultimo anno la concentrazione di Cs-137 è risultata inferiore alla sensibilità strumentale non solo nel latte di centrale (dove accadeva già da qualche anno) ma anche in quello di cascina. Questo significa che la contaminazione ambientale è sempre meno trasferibile ai bovini che pascolano all'aperto. Le dosi dovute all'ingestione di latte sono del tutto trascurabili dal punto di vista radioprotezionistico. Infatti anche la dose ai bambini piccoli, che sono una delle categorie più vulnerabili, è inferiore di oltre mille volte al limite imposto dalla normativa (1 mSv/anno - DLgs 230/95)

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