I rischi naturali in Piemonte
Pillole Ambientali
Lo Stato dell’Ambiente di Arpa Piemonte e di Regione riporta nel capitolo specifico la situazione del Piemonte in relazione ai Rischi naturali. Capitolo Rischi naturali - Stato Ambiente 2013 |
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Il Piemonte, per la sua conformazione morfologica, presenta una percentuale elevata di superficie oltre il 4% di acclività (territorio collinare/montano) ed è una delle regioni italiane più soggetta a rischio frane.
Particolarmente significativa è stata la frana nel comune di Quincinetto. Il 2 maggio 2012 alle ore 10.30 circa si è innescato un crollo dalle pareti a monte della frazione Balmalengo. Diversi blocchi di grandi dimensioni, fino a circa 45 m3, hanno raggiunto il fondovalle danneggiando la viabilità secondaria.
Nell'impatto, un frammento è volato al di là della rete di protezione dell'autostrada Torino-Aosta ed è precipitato sulla carreggiata sud della A5, provocando un incidente in cui è stata coinvolta una vettura e feriti due passeggeri. Si è trattato di un fenomeno di crollo in massa che ha coinvolto una volumetria che può essere stimata nell'ordine del migliaio di metri cubi. Il distacco è avvenuto da quota 870 m, immediatamente a nord della frazione Lacou e ha raggiunto il fondovalle, percorrendo un dislivello di quasi 600 m. I litotipi coinvolti sono perlopiù gneiss minuti, gneiss occhiadini e micascisti eclogitici appartenenti all'unità Sesia-Lanzo. Il movimento franoso si è innescato probabilmente in seguito alla saturazione della coltre detritica[1] causata dalle intense piogge dei giorni precedenti: il fenomeno ha avuto una prima evoluzione per colamento rapido della matrice più fine, lungo un fronte di circa 30-40 m, a cui è seguito il collasso di parte del materiale roccioso instabile presente immediatamente dietro. La parete è storicamente interessata da fenomeni di crollo in massa, già segnalati nel SIFRAP (Sistema Informativo Frane di Arpa Piemonte) con codice 001-02122-00.
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Monitoraggio dei fenomeni franosi Uno dei sistemi di controllo dei fenomeni franosi è quello di controllo topografico ottico che è un sistema largamente utilizzato nel monitoraggio dei fenomeni franosi sia con procedura di acquisizione manuale sia automatizzata. Tali sistemi sono costituiti da uno o più punti di stazionamento (a seconda delle dimensioni dell’area da controllare) su cui viene posizionato lo strumento di misura, uno o più punti di orientamento e diversi punti di controllo (capisaldi topografici) disseminati sull’area da monitorare; il punto di stazionamento e i punti di orientamento devono essere collocatii in zone non interessate da movimenti in atto, in modo da poter verificare gli spostamenti dei capisaldi topografici ubicati sul corpo della frana controllata.
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Le attività di Arpa Piemonte Allo stato attuale con questa tipologia di controllo Arpa Piemonte monitora 11 fenomeni franosi della Rete Regionale di Controllo Movimenti Franosi (ReRCoMF) in ambiente prevalentemente collinare e in ambiente alpino ove le condizioni di copertura, esposizione o accessibilità non permettono l’uso di altri sistemi di controllo. Il Bollettino viene pubblicato con frequenza mensile nel periodo che va da novembre a maggio. In caso di elevata variabilità dello stato di attività dei fenomeni l'aggiornamento è settimanale. |
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Per saperne di più: Arpa Piemonte - Geologia e dissesto Cartografia geologica
Regione Piemonte difesa del suolo Regione Piemonte aree in frana |
Note
[1] Coltre detritica: deposito superficiale formato da materiale derivante dall'alterazione delle rocce.