Zero termico elevato, attenzione al pericolo valanghe nelle ore più calde
Dopo le nevicate di inizio febbraio e le condizioni ancora instabili a inizio settimana che, sulle creste di confine dei settori settentrionali ed occidentali, hanno apportato dai 5 ai 20 cm di neve fresca, è tornato protagonista il vento fino alla giornata di martedì. La ventilazione è stata infatti forte o molto forte e ha interessato tutti i settori alpini determinando, oltre il limite del bosco, il rimaneggiamento della neve recente.
In generale oltre i 2500 sono presenti localizzati lastroni duri che si alternano a ampie zone erose dove affiora la neve vecchia. Nella fascia compresa tra i 1800-2400m, in particolare all'ombra, il manto nevoso presenta strati deboli interni sui quali poggiano lastroni soffici, di difficile individuazione.
Per il fine settimana le giornate miti e serene determinano condizioni primaverili sui versanti soleggiati con un incremento dell'attività valanghiva spontanea nelle ore più calde.
Si raccomanda quindi di concludere le escursioni in mattinata e di valutare con attenzione i rumori di assestamento chiaro indice di instabilità.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il bollettino valanghe