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Uno sguardo all’aria 2018. Pubblicato il Rapporto di Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte

26 novembre 2019

La qualità dell’aria nel nostro territorio è migliorata rispetto agli anni precedenti, ma per alcuni inquinanti l’attenzione è ancora alta.
Le misure di risanamento sin qui adottate risultano efficaci ma occorre lavorare molto verso una riduzione definitiva delle concentrazioni.
E’, in sintesi, quanto emerge dal Rapporto 2018 sulla qualità dell’aria curato da Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte, “Uno sguardo all’aria 2018”, da oggi disponibile sulle pagine web deidcate alle relazioni della qualità dell'aria di Città Metropolitana e Arpa Piemonte.

La relazione, predisposta annualmente dal 1998, segue il rapporto di Anteprima  pubblicato all’inizio di ogni anno.
Il documento fornisce una valutazione approfondita della situazione della qualità dell’aria nella città metropolitana di Torino, attraverso l’analisi dei dati misurati che sono posti in relazione alla meteorologia del periodo, alle differenze territoriali e alle misure di riduzione delle emissioni adottate.
Inoltre, grazie alla disponibilità di serie storiche che per alcuni inquinanti risalgono al 1971, il rapporto è uno strumento fondamentale per la valutazione dell’efficacia delle azioni di risanamento sul lungo periodo.
Nell’edizione 2018 sono inoltre presenti sezioni specifiche su temi quali la concentrazione numerica delle particelle ultrafini, le deposizioni atmosferiche, la mutagenicità del particolato e le emissioni dei veicoli a motore.
Angelo Robotto, direttore generale dell’Arpa Piemonte, nel commentare i dati ha sostenuto che ”Arpa Piemonte, con le proprie competenze, supporta le amministrazioni locali nell’analizzare e comprendere le criticità ambientali. I dati di qualità dell’aria mostrano nel loro complesso un significativo miglioramento. Permangono però, in particolare nell’agglomerato torinese, superamenti dei valori limite del PM10, del biossido di azoto e del valore obbiettivo per l’ozono. Nella stazione di via della Consolata a Torino, ad esempio, siamo passati da 214 giorni di superamento del PM10 nel 2000 a 55 nel 2018. Un grosso passo avanti ma il limite di 35 giorni non è ancora conseguito”.

“I dati certificano l’efficacia delle misure di risanamento adottate, evidenziano però che per alcuni inquinanti la riduzione delle concentrazioni è stata lenta e ad oggi, nonostante siano passati molti anni dall’entrata in vigore dei valori limite, non ancora sufficiente – ha commentato la consigliera della Città metropolitana di Torino con deleghe all’ambiente e alla qualità dell’aria, Barbara Azzarà - Occorrerà nei prossimi anni insistere con determinazione e coraggio nelle azioni di miglioramento della qualità dell’aria. Dobbiamo garantire a tutti gli abitanti della città metropolitana il rispetto dei limiti per la tutela della salute umana nel più breve tempo possibile.”

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