PFAS: un progetto per aumentare il livello di conoscenza sulla presenza e diffusione sul territorio regionale
Nel corso di tutto il 2022, l'Agenzia ha svolto un'attività di ricerca a carattere progettuale volta alla messa a punto di nuovi metodi di campionamento e analisi per la ricerca di PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) nelle diverse matrici ambientali. Un percorso di studio e approfondimento, finalizzato ad aumentare il livello di conoscenza circa la presenza di questi composti sul territorio regionale, che ha preso in considerazione in particolare le matrici aria, suolo e rifiuti.
Relativamente alla matrice aria, in considerazione dell’assenza - a livello nazionale ed internazionale - di metodi ufficiali validati, già nel corso del 2021 Arpa Piemonte aveva avviato alcune attività a carattere sperimentale finalizzate allo studio delle metodiche di campionamento e analisi dei PFAS.
Nella prima fase di sperimentazione, a fine 2021 era stata messa a punto la metodica per il monitoraggio dei composti PFAS mediante raccolta delle deposizioni atmosferiche secche e umide. Lo studio delle deposizioni, normalmente applicato ai microinquinanti (diossine e PCB), è una tecnica di campionamento "passiva" che studia il trasferimento e la ricaduta degli inquinanti presenti in atmosfera, restituendo valori di massa di inquinante per unità di superficie e per unità di tempo [massa di inquinante (μg) * m-2 giorno-1]. Il monitoraggio delle deposizioni fornisce indicazioni circa la ricaduta al suolo degli inquinanti e conseguentemente costituisce un indicatore indiretto della possibile contaminazione delle matrici ambientali e delle vie di esposizione. In generale, l’entità della deposizione atmosferica risente degli andamenti stagionali dovuti sia alle diverse condizioni meteoclimatiche (umidità direzione e velocità del vento, precipitazioni, ecc.) che alla variabilità delle attività antropiche.
Nel corso del 2022, è proseguita l’attività di sperimentazione per la messa a punto di metodiche di campionamento di PFAS di tipo “attivo”, volte cioè a misurarne la concentrazione in aria. In particolare, sono stati eseguiti numerosi test di campionamento e analisi utilizzando diverse tipologie di fiale e di filtri, per ambiente sia indoor che outdoor. Sulla base delle prove che hanno dato esito favorevole, sono tutt’ora in corso le attività di carattere sperimentale per la validazione dei metodi secondo un approccio rigoroso e coerente con i principi della ricerca scientifica universalmente riconosciuti e delle norme di qualità adottate in Arpa Piemonte.
Per quanto concerne la matrice suolo, è stato messo a punto e validato il metodo su alcuni campioni reali e sono state avviate le analisi sui primi campioni di suolo prelevati nel circondario di Spinetta Marengo, nell’ambito dell’azione di contraddittorio che l’Agenzia sta svolgendo relativamente al piano di caratterizzazione delle aree esterne approvato dal Comune di Alessandria nel 2021. I risultati analitici, appena disponibili, saranno forniti agli enti interessati.
Nell'ambito dei rifiuti sono stati considerati i percolati di discarica e i fanghi di depurazione. Sono stati prelevati 14 percolati presso altrettanti impianti di discarica presenti sul territorio regionale. Le analisi di laboratorio per la ricerca dei PFAS hanno mostrato positività per tutti i campioni. In particolare, i risultati evidenziano in tutti i campioni la presenza di acido perfluorobutanoico (PFBA); gli altri PFAS risultati maggiormente presenti a concentrazioni superiori ai limiti di quantificazione (LOQ) sono: acido perfluoropentanoico (PFPeA), acido perfluorobutansolfonico(PFBS), acido perfluoroesanoico(PFHxA), acido perfluoro-n-eptanoico(PFHPA) e acido perfluoroottanoico(PFOA). Si segnalano infine la presenza di cC6O4 in 5 campioni analizzati e di ADV-N2 in un campione analizzato.
Relativamente ai fanghi di depurazione, l’indagine è stata avviata nel mese di dicembre 2022 con il prelievo di 7 campioni presso altrettanti impianti di trattamento di acque reflue urbane presenti sul territorio regionale. I campioni saranno sottoposti ad analisi nei primi mesi del 2023.
Le attività progettuali sviluppate nel 2022 proseguiranno nel 2023 con il duplice scopo di concludere la validazione dei metodi di campionamento e analisi ancora in fase di studio e avviare, sulla base dei primi risultati sperimentali ottenuti, azioni di monitoraggio più specifiche – rivolte alle diverse matrici ambientali – per accrescere il patrimonio di conoscenze a livello regionale circa la diffusione dei PFAS nell’ambiente.