Tromba d'aria nel vercellese
Domenica 6 maggio, nel tardo pomeriggio, il territorio vercellese è stato teatro di un fenomeno naturale tanto spettacolare quanto spaventoso: una tromba d’aria, dopo aver preso vita, ha segnato la pianura.
L'immagine racconta da sè l’evento... ma nel turbine di un’esigenza di approfondimento, la domanda s’impone: cos’è, precisamente, una tromba d’aria?
Le trombe d'aria (o tornado) sono vortici d'aria che, dalla base di un cumulonembo (nube temporalesca) giungono a toccare il suolo.
Sono fenomeni associati a temporali molto violenti, e sono fortunatamente molto rari nella nostra regione. I venti al loro interno possono essere anche di diverse centinaia di chilometri l'ora.
La loro genesi è da imputarsi ad un atmosfera fortemente instabile, da cui si origina una elevata convezione (moto delle correnti verso l'alto dovuto a differenze termiche).
L'ambiente fortemente convettivo, il contrasto tra le correnti discendenti e ascendenti del temporale, la quota bassa della base dei cumulonembi, sono tutti ingredienti che possono concorrere alla formazione di questa struttura meravigliosa ma anche potenzialmente pericolosa. Inoltre la presenza di risaie allagate può aumentare la probabilità di avere fenomeni di questo genere; l'acqua ha più capacità termica del terreno, quindi può conservare più a lungo il calore e fornire più energia alla convezione.
Non esiste una climatologia ufficiale dei tornado sviluppatosi in Piemonte, ma la pianura vercellese è una delle zone che più si presta alla loro formazione, a causa dei forti contrasti termici che si vengono a creare spesso tra le correnti più fredde provenienti in quota da Ossola e Ticino e i venti più caldi e umidi che soffiano da sud nei bassi strati.
Le trombe d'aria non si possono prevedere, i fenomeni temporaleschi intensi, sì; e anche per questo, il nostro bollettino meteo di allerta è di grande utilità.