Tracce di I-131 in atmosfera in Europa: secondo le misure di Arpa normale la situazione in Piemonte
In merito alle notizie riportate in rete circa la misurazione di alcuni deboli tracce di I-131 in atmosfera (dell'ordine del microBecquerel al metro cubo) in alcuni paesi europei, si precisa che anche ARPA Piemonte ha effettuato alcune verifiche specifiche nell'ambito delle attività di monitoraggio coordinate a livello nazionale da ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale). I risultati delle nostre misurazioni hanno finora dato esito negativo. È comunque importante sottolineare che:
- le misurazioni in grado di rivelare tali tracce sono al limite delle potenzialità analitiche disponibili con le tecnologie normalmente impiegate nel monitoraggio della radioattività;
- i livelli riscontrati sono in ogni caso estremamente bassi e non determinano alcun significativo rischio radiologico.
Per quanto riguarda infine le possibili cause, non ci sono al momento certezze: tuttavia, la presenza del solo I-131 rende assai poco probabile che il fenomeno sia addebitabile a un evento incidentale a una centrale nucleare: in questi casi, infatti, assieme allo I-131 vengono emessi molti altri radioisotopi. Più probabile pare l'ipotesi del rilascio in atmosfera del solo I-131 da parte di un centro medico o farmaceutico: diversi radiofarmaci marcati con questo radioelemento sono infatti largamente impiegati sia in ambito diagnostico che terapeutico.