Terzo Valico dei Giovi. Sintesi dell'attività di Arpa nel 2015

Arpa Piemonte nel corso del 2015 ha proseguito l'attività di accompagnamento ambientale del progetto esecutivo del Terzo Valico dei Giovi (AL), esaminando i dati dei monitoraggi ambientali effettuati a cura della stazione appaltante, nonché la verifica delle eventuali azioni correttive susseguenti al riscontro di impatti ambientali.

Si riporta una descrizione sintetica dell'attività svolta dal gruppo di lavoro suddivisa per componente ambientale.

La tabella sotto riportata contiene il numero totale dei tavoli tecnici, delle riunioni, dei sopralluoghi svolti e delle relazioni prodotte nel medesimo periodo dall’Agenzia.

Amianto

Il Polo Amianto della struttura Rischio Industriale ed Energia nel corso del 2015 ha eseguito:

• il controllo periodico degli esiti analitici riportati su sito dedicato e delle relazioni redatte dal proponente e la redazione di pareri tecnici;
• la validazione dell’operato del laboratorio incaricato dal proponente, con analisi in Microscopia Elettronica a Scansione (SEM) di 10 membrane;
• 21 sopralluoghi nell’ambito dei quali sono stati eseguiti 52 campionamenti di materiale aerodisperso all’esterno dei cantieri e 8 (in parallelo al proponente) all’interno dei cantieri delle “Finestre Castagnola” e Val Lemme” e successiva analisi in SEM;
• 3 sopralluoghi su richiesta S.Pre.S.A.L. ASL AL, all’interno delle “Gallerie Castagnola e Val Lemme” nell’ambito dei quali sono stati eseguiti 2 campionamenti di materiale aerodisperso in prossimità del fronte di scavo e successiva analisi in SEM;
• 3 sopralluoghi congiunti ad altre strutture (Dipartimento di Alessandria e Geologia e Dissesto) presso siti di scavo e deponia nell’ambito dei quali sono stati eseguiti 4 campionamenti puntuali di terre e rocce da scavo e successive analisi in Microscopia ottica a Contrasto di Fase, Tecnica della dispersione cromatica (MODC);
• analisi in MODC di 57 campioni di terre e rocce da scavo prelevati da altre strutture in siti di produzione e deponia, alcune delle quali in corso di svolgimento;
• 16 analisi quantitative effettuate in SEM su campioni di acque reflue e superficiali.

Le analisi in SEM effettuate sui campioni di acque prelevati nel torrente Lemme non hanno generalmente mostrato differenze evidenti tra la concentrazione delle fibre di amianto in sospensione a monte e a valle dello scarico del cantiere. In qualunque caso, per evitare di introdurre nel reticolo idrografico fibre di amianto, il tavolo tecnico del Gruppo di Lavoro tematico dell’Osservatorio Ambientale del 9 dicembre 2014 ha disposto che i cantieri di scavo delle gallerie del Terzo Valico siano dotati di impianto tecnologico con l’unità di ultrafiltrazione delle acque di cantiere da attivare qualora, secondo le procedure del Protocollo Amianto, si rinvengano pietre verdi al fronte di scavo e mantenendone l'esercizio fino a quando, mediante determinazioni di laboratorio, non venga riscontrata l’assenza di fibre di amianto nelle acque a monte dell’impianto.

Relativamente alle analisi sui campioni di materiale aerodisperso prelevati da Arpa all’esterno dei cantieri (vedi Tabella 1), queste ultime hanno evidenziato la presenza di fibre di amianto, solamente in 7 campioni, nei quali la concentrazione è comunque risultata inferiore alla soglia di 1 ff/L.

Nel corso dell’anno sono inoltre stati effettuati campionamenti in parallelo al proponente all’imbocco delle “Finestre Castagnola e Val Lemme” le cui analisi non hanno evidenziato presenza di amianto tranne che in un’occasione in cui la concentrazione è risultata comunque inferiore alla soglia di allerta di 1 ff/L (vedi Tabella 2)

 Tabella 1

 Tabella 2

RADIAZIONI IONIZZANTI

Nel corso dell’anno 2015 i tecnici del Dipartimento Tematico Radiazioni hanno effettuato un totale di n.12 sopralluoghi finalizzati alla verifica dei valori di radioattività ambientale presso i cantieri attivi di Voltaggio (AL) per la costruzione della “Finestra Vallemme” e di Fraconalto (AL) per la realizzazione della “Finestra Castagnola”.

La tabella seguente riassume le misure e le analisi di laboratorio su campioni prelevati dai tecnici Arpa presso i cantieri monitorati.

In entrambi i cantieri  i dati di rateo di dose gamma acquisiti con lo scintillatore plastico “Automess” in dotazione ad Arpa, sia entro le “finestre” che sui cumuli di smarino, hanno fornito valori nella norma. Anche le analisi di spettrometria gamma condotte sui campioni di smarino, prelevati nel corso dei sopralluoghi, hanno rilevato valori di concentrazione di attività per i radionuclidi naturali nella norma (valori tipici di materiali a medio-basso contenuto di radioattività).

I livelli di radioattività in acqua sono stati monitorati con analisi di spettrometria gamma e con di attività alfa e beta totale eseguite presso il laboratorio Arpa. Nel cantiere “Finestra Vallemme” sono stati fatti prelievi di acqua in ingresso e in uscita dall’impianto di depurazione e nel torrente Lemme a valle dello scarico. Nel cantiere “Finestra Castagnola” i campionamenti hanno interessato l’acqua in uscita dall’impianto di depurazione e il rio Traversa a valle e a monte dello scarico.

Il controllo sulla radioattività nelle acque ha evidenziato un attività beta totale più elevata nelle acque del cantiere “Finestra Castagnola”, esclusivamente per il campione prelevato dalla vasca in uscita dall’impianto di depurazione. Tale dato risulta compatibile con la presenza in sospensione del materiale proveniente dallo smarino. I bassi valori di concentrazione di attività dei radionuclidi naturali presenti nelle acque e le misure effettuate sulle altre componenti monitorate (misure di rateo di dose gamma entro le “finestre” e misure di rateo di dose e di spettrometria gamma sullo smarino) non hanno evidenziato anomalie radiometriche attribuibili alle attività di scavo del materiale roccioso.

Le misure di concentrazione di attività radon, effettuate all’interno della zona di scavo e finalizzate alla tutela dei lavoratori, sono risultate tutte ampiamente inferiori al Livello d’Azione di 500 Bq/m³ (D.Lgs 230/95 e ss.mm.ii.).

 VEGETAZIONE E FAUNA

Nel  2015 sono state delineate a supporto del Parco Capanne di Marcarolo, gestore dell'omonimo SIC, le attività per l'attuazione del restauro ecologico del torrente Lemme previsto a seguito degli interventi di difesa spondale e sistemazione idraulica realizzati nell'allestimento del sito di riqualificazione ambientale della ex-cava Cementir di Voltaggio. Sono proseguite le verifiche periodiche dell'attuazione del documento di programma per la definizione degli interventi  di compensazione conseguenti alla valutazione d'incidenza del sito di riqualificazione ambientale della ex-cava Cementir di Voltaggio. 

ATMOSFERA

Per quanto riguarda la qualità dell’aria i tecnici del Dipartimento Arpa di Alessandria hanno effettuato n.3 campagne di monitoraggio con mezzo mobile:

• Ante operam di 30 giorni nel Comune  di Novi Ligure in località Villa Aurora in prossimità del cantiere della Pieve
• Corso d’opera di 30 giorni  a Fraconalto in prossimità del cantiere della “Finestra Castagnola”
• Corso d’opera di 60 giorni presso il cantiere Ceprini di Arquata Scrivia.

Nel caso di Arquata Scrivia le campagne sono state prolungate nel tempo fino a 60 giorni per valutare le soluzioni idonee per risolvere le criticità connesse al trasporto di materiali da scavo causa dell’aumento di concentrazioni di polveri rilevate presso i ricettori fissi.

Nel complesso l’attività svolta per la qualità dell’aria nel 2015 ha comportato il prelievo e l’analisi di 304 filtri per PM10 e la redazione di n.6 relazioni. Le relazioni relative alle campagne sono pubblicate sul sito web dell’ Agenzia all’ indirizzo: http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/alessandria/aria-1/relazioni-qualita-aria

ACQUE SUPERFICIALI
Nel 2015 i tecnici del Dipartimento di Alessandria hanno proseguito l’attività di monitoraggio sul torrente Lemme ottimizzando l’esperienza e i dati acquisiti nel corso dell’anno 2014. I dati sono nella relazione pubblicata al seguente indirizzo:
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/alessandria/indagine-qualitativa-del-torrente-lemme-anno-2014

In totale sono state eseguite 18 campagne di campionamento chimico e 9 di macrobenthos. Gli esiti dei monitoraggi consentiranno la classificazione delle acque ai sensi della Direttiva 2000/60.

ACQUE SOTTERRANEE

La campagna di prelievo delle acque sotterranee è stata svolta dal Dipartimento di Alessandria in contradditorio con COCIV in 22 punti situati nei Comuni di Arquata Scrivia, Fraconalto, Gavi, Novi Ligure, Pozzolo F.ro e Voltaggio (6 sorgenti e 17 pozzi) nel corso delle campagne estiva ed invernale. I punti di monitoraggio sono stati scelti sulla base delle risultanze analitiche del proponente derivanti dai monitoraggi pregressi. Sono state campionate stazioni che avevano riportato superamenti della CSC (Concentrazione Soglia di Contaminazione, ex Tab. 2, All. 5, Tit. V,parte IV del D. Lgs 152/06) per uno o più parametri e stazioni che avevano riportato in precedenza valori microbiologici elevati (coliformi totali, fecali etc.).

Le risultanze analitiche hanno confermato superamenti della CSC per il Manganese in due pozzi situati rispettivamente nel Comune di Novi Ligure e nel Comune di Pozzolo F.ro e per il Cromo VI nella sorgente S-GA-226 (Comune di Gavi) e nella sorgente S-FR-280 (Comune di Fraconalto). 

Per quanto riguarda il Manganese per il pozzo P-NL-105 si tratta di un primo superamento in quanto  COCIV nelle due campagne AO fatte nel 2014 non ha riscontrato superamenti mentre per il pozzo P-PO-012 COCIV nel novembre 2014 aveva già riscontrato un superamento. Si tratta comunque di monitoraggi ante operam.

Rispetto al Cromo esavalente, la sua presenza nelle acque sotterranee della Provincia di Alessandria è una problematica che è già stata evidenziata ed approfondita da Arpa Piemonte in alcuni studi effettuati in merito ad un contesto geologico di pianura in destra Tanaro (GWB-S9).

L’interpretazione del fenomeno risulta alquanto complessa, dato che all’interno del GWB coesistono situazioni diverse dove potrebbe essere compatibile un contributo naturale in aree prive di pressioni industriali - commerciali, da altre zone interessate da insediamenti industriali dove vi sono molte evidenze della relazione diretta tra l’attività’ antropica e gli effetti sulle acque di falda.

Spesso si assiste ad una configurazione a “scacchiera” delle fonti di pressione dove l’ubicazione casuale dei punti di monitoraggio, rispetto ai percorsi di circolazione idrica sotterranea potenzialmente influenzati dall’una o dall’altra situazione, rende ancora più problematica l’interpretazione del fenomeno. Questo aspetto è stato ad esempio affrontato da Arpa Piemonte nell’ambito dello studio “Definizione dei valori di fondo naturale per i metalli nelle acque sotterranee come previsto dalla Direttiva 2006/118/CE e dal Decreto Legislativo 16 marzo 2009 n.30” che analogamente al Nichel ha permesso di individuare una “superficie areale indicativa” all’interno di GWB-S9, sulla quale è stato stimato il valore limite superiore delle concentrazioni di Cromo esavalente associabile al Valore di Fondo Naturale (VF) nell’area d’interesse nell’intervallo 16,2-19,2 µg/L. Anche in questo caso si di superamenti già rilevati in ante operam

Sono stati inoltre registrati lievi superamenti della CSC per il Cloroformio in due pozzi situati nei Comuni di Novi Ligure e Pozzolo F.ro (in quest’ultimo è stato riscontrato anche un valore elevato di Coliformi totali). Per i due pozzi indagati è da escludere un coinvolgimento del cantiere in quanto si tratta di superamenti registrati durante la fase ante operam. Ad oggi non sono state ancora attivate da parte di COCIV campagne di corso d'opera.

VERIFICHE DI OTTEMPERANZA

Le verifiche di ottemperanza sono state svolte in occasione di n.11 sopralluoghi svolti dai tecnici del Dipartimento di Alessandria in diversi periodi dell’anno presso i cantieri e i luoghi interessati dall’opera, con particolare attenzione alle aree di Arquata Scrivia e Pieve di Novi Ligure, dove si sono accentrate le principali operazioni potenzialmente foriere di impatti significativi verso l’ambiente e la popolazione.

Sono state inoltre visionate le aree di Castagnola e Vallemme in cui si stavano scavando i cunicoli di raggiungimento del futuro camerone di linea ed eseguendo le opere di recupero ambientale del sito ex cava Cementir con coinvolgimento del torrente Lemme, interessato dalla realizzazione di una nuova scogliera di contenimento in sponda sinistra.

Dal punto di vista della compatibilità delle opere rispetto alle prescrizioni e alle attenzioni di carattere ambientale oggetto di controllo, non si sono rilevate particolari criticità o difformità, ad eccezione delle problematiche di gestione dei cantieri di Arquata Scrivia (loc. Moriassi e Radimero) che hanno determinato notevoli disagi e disturbi ad alcuni ricettori abitativi, poi parzialmente risolti grazie all’adozione di specifiche misure di mitigazione a livello di asfaltatura delle piste e migliore gestione dei transiti dei mezzi d’opera.

È stata inoltre svolta la verifica della corretta attuazione del monitoraggio. L’analisi è stata effettuata sui dati pubblicati da COCIV nel sistema SIGMAP.

ATTIVITÀ’ DI COORDINAMENTO

La struttura Ambiente e Natura del Dipartimento tematico Geologia e dissesto ha svolto attività di segreteria tecnica e di coordinamento del gruppo di lavoro. Nello specifico ha convocato e verbalizzato i Tavoli Tecnici interni ed esterni; ha organizzato e coordinato l'attività istruttoria con predisposizione di contributi tecnici e organizzazione sopralluoghi, oltre alla organizzazione di incontri tecnici con le istituzioni. Ha garantito supporto tecnico – scientifico all’Osservatorio Ambientale, ai gruppi di lavoro Idrogeologia, Amianto e Comunicazione ed alla Commissione VIA.

La struttura ha inoltre fornito, di concerto con la struttura Monitoraggi e studi geologici ed il Dipartimento di Alessandria, supporto tecnico alla Commissione VIA ai sensi dell’art.5 D.M.161/2012 per la  valutazione del Piano di Utilizzo delle Terre dei lotti 3-4-5.