Supercella temporalesca ha interessato ieri il Piemonte centro-meridionale: l'analisi del fenomeno
Giovedì 6 luglio 2023, il Piemonte si è trovato ai confini delle aree di influenza di due strutture meteorologiche: un’alta pressione di matrice africana presente sul bacino del Mediterraneo e una profonda bassa pressione presente tra Islanda e Isole Britanniche.
Tale configurazione meteorologica ha causato l'innesco di una supercella temporalesca che ha interessato la parte centro-meridionale della regione.
I fenomeni temporaleschi hanno interessato, intorno a metà giornata, il Verbano (picchi di 37.8 mm/1h e 38.6 mm/3h a Cesara) e soprattutto, nel pomeriggio, il Torinese, l’Astigiano, Cuneese e Alessandrino dove sono stati registrati massimi orari di 43.5 mm ad Alba (CN), 42.3 mm a Santena (TO) e 31.4 mm a Roccaverano (AT).
Tali fenomeni temporaleschi sono stati caratterizzati, nell’Astigiano e nel Cuneese, da raffiche di vento localmente forti e da un’intensa attività grandinigena di notevoli dimensioni (diametro superiore a 2 cm) che ha determinato le maggiori criticità.
Durante l’evento temporalesco la velocità del vento è risultata particolarmente elevata nell’Albese dove in due stazioni di rilevamento di Arpa Piemonte, Alba e Baldissero d’Alba, sono stati misurati valori record di raffica di vento. Ad Alba la massima raffica pari a 76 km/h, definita burrasca forte secondo la scala Beaufort, è risultata la più elevata insieme a quella del 22 giugno 2011; a Baldissero d’Alba la massima raffica di 63 km/h, definita burrasca, si posiziona al secondo posto dopo i 69.8 km/h registrati l’11 luglio 2010.
Per maggiori dettagli è disponibile il rapporto preliminare d'evento