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Quali sono gli indicatori elaborati a livello degli ambiti territoriali AIT

31 luglio 2019

Nell’ambito del Piano territoriale regionale (PTR), approvato nel 2011, è stata sviluppata una ripartizione territoriale articolata per Ambiti di integrazione territoriale (AIT), la scala territoriale ottimale per elaborare e rappresentare lo Stato di salute del Piemonte.

Tale articolazione definisce 33 AIT, insiemi di comuni che rappresentano sistemi territoriali e funzionali di livello regionale, che hanno lo scopo di favorire una visione integrata a scala locale di tutto ciò che il PTR intende governare, per garantire un’efficace gestione delle dinamiche di sviluppo dei territori in un’ottica di sostenibilità e nel rispetto dei caratteri naturali e ambientali che li contraddistinguono.

Nella descrizione dello stato dell'ambiente in Piemonte si è voluto visualizzare alcuni indicatori al livello di AIT per fornire una rappresentazione ad un livello territoriale di maggiore dettaglio.

In particolare gli indicatori elaborati sono: PM10, NO2 e ozono, rifiutiSAU, impermeabilizzazione del suolo e Indice di qualità del bosco. Di seguito sono rappresentati alcuni esempi.

Qualità dell’aria: PM10 confronto 2007-2015

Gli indicatori per il PM10 hanno l’obiettivo di valutare, per ogni AIT, la qualità dell’aria per la protezione della salute umana, mediante la valutazione delle medie annuali e del conteggio dei superamenti del limite giornaliero del PM10.

L’analisi dell’andamento del PM10 evidenzia che rimangono alcune aree in Piemonte che presentano un netto superamento dei limiti imposti dalla norma; anche se, rispetto alla situazione del 2007, i dati sono migliorati decisamente. In particolare vengono visualizzati  nella figura i superamenti del limite giornaliero. Pur evidenziando un miglioramento nei valori, permangono ancora notevoli criticità in molti comuni della regione che superano il limite massimo di 35 giorni all’anno di superamento del limite giornaliero (media giornaliera della stazione inferiore ai 50 µg/m3).

PM10 superamenti limite giornaliero. Confronto 2007-2015

Qualità dell’aria: ozono, superamenti valore obiettivo protezione salute umana - confronto 2007-2015

L’indicatore ha l’obiettivo di valutare, per ogni AIT, la qualità dell’aria, considerandola dal punto di vista della protezione della salute umana. Viene rilevata la qualità dell’aria mediante il calcolo della distribuzione spaziale del numero di superamenti del valore obiettivo per l'ozono, integrando le informazioni prodotte dalla modellistica di qualità dell’aria con i dati misurati dalle stazioni del Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell'Aria.

Si riscontra un miglioramento con un minor numero di giorni in cui vi è stato il superamento della soglia, anche se generalmente sul territorio regionale la situazione rimane critica.

Sebbene i dati siano delle medie areali, e quindi non direttamente confrontabili con le misure puntuali delle singole stazioni, in tutti gli AIT la media è molto superiore al valore identificato dalla norma (non superare il valore di 120 µg/m3 per più di 25 giorni all’anno). I valori delle medie degli AIT per il 2015 si assestano tra un minimo di 30 giorni ad un massimo di 67, valori inferiori a quelli rilevati nel 2007 dove, se si tralascia il dato delle montagne olimpiche, le medie si collocavano tra un minimo di 52 e un massimo di 110.

Ozono superamenti valore obiettivo per la protezione salute umana.   
Confronto 2007-2015


Quantità di rifiuti urbani pro capite prodotto al  giorno 

L’indicatore valuta il quantitativo di rifiuti urbani prodotti giornalmente da ciascun abitante dell’AIT. Una elevata quantità pro capite è sintomo di bassa durata dei beni e di modelli di consumo scarsamente sostenibili.
Il confronto tra i valori assunti dall’indicatore nel decennio 2007-2017 alla scala di dettaglio comunale, evidenzia una riduzione di circa l’11,5% passando dal un valore medio di 1,41 kg/abitante/giorno nel 2007 a 1,25 nel 2017.

Rifiuti urbani pro capite prodotti. Confronto 2007-2017


L’Indice di Qualità del Bosco (IQB)

L’indicatore ha lo scopo di valutare la qualità delle aree boscate al fine di evidenziare quelle di maggior valore e interesse naturalistico. L’IQB rileva il grado di alterazione antropica delle aree boscate raggruppando i tipi forestali individuati nel territorio regionale, in 16 valori di qualità suddivisi in 6 classi. Per ciascun AIT viene calcolato un valore sintetico di qualità e, a seguito dell’attribuzione ad ogni tipo forestale di tale valore, viene calcolata la media ponderata (sulla base della superficie occupata dai vari tipi forestali) per ciascun ambito considerato.

Sulla base dei risultati ottenuti risulta evidente come in generale non vi sia stata alcuna modifica sostanziale nella qualità dei boschi a livello di AIT; i valori riscontrati sono molto simili a quelli del 2007, con un leggero miglioramento dei valori per tutti gli AIT, anche se non si assiste a dei cambi di classe, fatta eccezione per due AIT (Ciriè e Casale Monferrato) che, essendo nel 2007 al limite della classe inferiore, con un minimo incremento di valore salgono alla classe superiore.

Indice di Qualità del bosco. Confronto 2007-2017

 

Per approfondimenti consulta:

Ambiti di integrazione territoriale nella Relazione sullo stato dell'ambiente in Piemonte

La conoscenza della sostenibilità del Piemonte: Laboratorio Arpa Ires di lettura della sostenibilità degli AIT del Piemonte

 

 

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