Sopralluogo sul Monte Rocciamelone in seguito alla frana del 18 settembre
Al fine di individuare la zona di innesco della frana verificatasi nella mattinata di mercoledì 18 settembre scorso, i tecnici dell'Agenzia hanno raggiunto a piedi la cresta sud del Monte Rocciamelone.
La nicchia di distacco è stata individuata lungo la cresta, alla quota di 3300 m, poco ad ovest de La Crocetta; il volume di roccia mobilizzatosi è stato stimato in circa 2500 - 3000 metri cubi. La presenza di uno strato di nubi alla quota di 2400 - 2500 m non ha permesso di osservare la zona di deposito del materiale.
La frana è avvenuta lungo uno dei piani di frattura che caratterizzano questo settore della cresta; tali discontinuità destrutturano l'ammasso roccioso e provocano il ripetuto rilascio di porzioni rocciose e detriti verso la valle Cenischia.
Questo processo causa il progressivo arretramento della linea di cresta verso est, con continuo sviluppo di porzioni rocciose instabili. Tale evoluzione è destinata a proseguire, con ulteriori inneschi di crolli di volumetria variabile.
Nei prossimi giorni Arpa Piemonte effettuerà i rilievi strumentali della rete di monitoraggio geotecnico e termico presente lungo la cresta sud, nel tratto compreso tra il Rifugio Cà d'Asti e la vetta.