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Sopralluogo sul Monte Rocciamelone in seguito alla frana del 18 settembre

23 settembre 2019

Al fine di individuare la zona di innesco della frana verificatasi nella mattinata di mercoledì 18 settembre scorso, i tecnici dell'Agenzia hanno raggiunto a piedi la cresta sud del Monte Rocciamelone.

La nicchia di distacco è stata individuata lungo la cresta, alla quota di 3300 m, poco ad ovest de La Crocetta; il volume di roccia mobilizzatosi è stato stimato in circa 2500 - 3000 metri cubi. La presenza di uno strato di nubi alla quota di 2400 - 2500 m non ha permesso di osservare la zona di deposito del materiale.

La frana è avvenuta lungo uno dei piani di frattura che caratterizzano questo settore della cresta; tali discontinuità destrutturano l'ammasso roccioso e provocano il ripetuto rilascio di porzioni rocciose e detriti verso la valle Cenischia.

Questo processo causa il progressivo arretramento della linea di cresta verso est, con continuo sviluppo di porzioni rocciose instabili. Tale evoluzione è destinata a proseguire, con ulteriori inneschi di crolli di volumetria variabile.

Nei prossimi giorni Arpa Piemonte effettuerà i rilievi strumentali della rete di monitoraggio geotecnico e termico presente lungo la cresta sud, nel tratto compreso tra il Rifugio Cà d'Asti e la vetta.

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