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Risorse idriche in Piemonte: situazione aggiornata al 31 agosto

9 settembre 2021

Agosto 2021 è stato caratterizzato da precipitazioni molto scarse su tutta la regione ed in particolare ancora nel sud, dove il deficit medio mensile è stato superiore all’80%. Complessivamente sull'intero bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino sono caduti in media circa 37 mm di pioggia, risultando così il terzo agosto più secco degli ultimi 70 anni.

Pur non essendo stato un agosto caratterizzato da frequenti o persistenti espansioni dell’anticiclone africano fino alle nostre latitudini, le perturbazioni umide provenienti dall’Atlantico hanno seguito percorsi a latitudini più alte del Piemonte e quindi le giornate piovose sono state poche e scarse.

Unica eccezione la parte centrale del mese dove l’aria calda africana si è spinta fin sul nord Italia, causando temperature ben sopra la norma oltre che a precipitazioni significative praticamente assenti.

In generale quindi un mese con temperature sostanzialmente nella norma rispetto al clima 1990-2020 e precipitazioni quasi del tutto assenti se non sporadici episodi di instabilità convettiva ad inizio mese.

 

Pioggia e temperature

Il transito molto a nord a dei sistemi perturbati umidi atlantici ha quindi determinato un agosto 2021 da record negativo in termini di pioggia caduta: il terzo più secco degli ultimi 65 anni, dopo quelli del 1961 e 1962 e in linea con quelli del 1991 e del 2011.

Fig1

Precipitazione registrata nel mese di agosto 2021 sul bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino

La distribuzione spaziale della pioggia in regione è stata uniforma e molto scarsa ovunque anche se ancora una volta i bacini meridionali hanno registrato i deficit mediamente peggiori (attorno all’80% un meno) contro un deficit medio del 50-60% nei bacini centro settentrionali.

Se si considerano gli anni più recenti, il 2011, il 2003 e il 2016 hanno fatto registrare un mese di agosto così scarso di precipitazioni a livello regionale, mentre per quanto riguarda il sud del Piemonte anche l’agosto 2017 ha mostrato segnali paragonabili a quelli visti quest’anno.

Dopo un luglio in cui le piogge erano state scarse a sud ma discretamente abbondanti a nord, l’aggiunta di un agosto avaro di pioggia ha peggiorato la situazione monitorata con l’indice SPI (Standardized Precipitation Index) a 3 mesi che mostra una siccità moderata sui bacini meridionali dal Tanaro allo Scrivia e sull’Agogna. Ma le condizioni di sofferenza idrica diventano decisamente più marcate se osservate attraverso la lente dell’SPI a lungo termine, ovvero a 6 mesi, che tiene conto della pioggia caduta sia in primavera sia estate. Qui la regione risulta essere in condizioni di siccità severa sui bacini meridionali ed orientali e almeno moderata in tutti quelli orientali. Solo Toce, Cervo, Orco e Dora Baltea mostrano una normalità tendente, tuttavia, a condizioni di deficit idrico.

Indice di anomalia delle precipitazioni SPI a 3 mesi (a sinistra), a 6 mesi (al centro) e a 12 mesi (a destra) sui bacini piemontesi

 

I dati dell’indice SPI a 6 mesi per la Bormida, l’alto Tanaro e l’Orba mostrano una situazione di siccità rispettivamente severa ed estrema simili a quanto accaduto nelle annate del 2017, 2003 e 1997.

Per quanto riguarda le temperature medie, il mese di agosto ha fatto registrare una anomalia lievemente inferiore alla norma 1991-2020, molto simile a quello del 2008 e quasi 1°C più fresco rispetto a quello dello scorso anno.

L’anomalia media mensile mostra, tuttavia, un comportamento non omogeneo: infatti se la prima e la seconda decade del mese hanno fatto registrare temperature medie di circa 0.7°C al di sotto della norma climatica, la seconda decade nella parte centrale del mese ha prodotto una anomalia positiva di circa 2°C, in corrispondenza con la forte espansione dell’anticiclone africano verso nord.

 

Portate

Per quanto riguarda i deflussi, permane, come nel precedente mese di luglio, una differenza piuttosto evidente tra i bacini settentrionali che registrano valori in media o leggermente superiori rispetto a quelli storici di riferimento come la Dora Baltea (scarto -2%) e il Toce (scarto 9%), e i bacini occidentali e meridionali che, invece, presentano un deficit diffuso con scarti negativi anche inferiori al -50%.

Nella tabella che segue si riportano i dati delle sezioni più significative del torinese e del sud Piemonte

Fig3

 

Deflussi nelle principali sezioni del sud del Piemonte e del torinese

Come si può notare, i deficit sono molto significativi, in particolare per le sezioni poste in chiusura dei bacini considerati

Poiché è stato prevalente il peso della carenza idrica dei bacini meridionali e occidentali, rispetto agli apporti sostanzialmente nella norma, dei bacini settentrionali, anche nella sezione di Isola Sant’Antonio, chiusura della parte piemontese del bacino del Po, risulta più marcato lo scostamento della portata media di agosto 2021 pari 176 mc/sec da quella media storica di riferimento (periodo 1996-2020) pari a 239 mc/sec. Il deficit calcolato è stato infatti del -26%.

Fig4

Portata meda mensile del Po a Isola S. Antonio (AL) (linea blu) a confronto con i valori storici (1996-2020)

Per maggiori dettagli consultare il bollettino idrologico mensile

 

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