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Rifiuti speciali: nel 2015 oltre 9,4 milioni di tonnellate gestite in Piemonte

21 novembre 2017

Sul territorio piemontese sono state gestite nel 2015 oltre 9,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali e, poiché per questa tipologia non esistono i vincoli territoriali presenti invece per il trattamento dei rifiuti urbani, si riscontra un forte scambio con le regioni confinanti, calcolato in circa 5,65 milioni di tonnellate all’anno, di cui circa 2,8 milioni in uscita e 2,9 milioni in ingresso.

I rifiuti speciali sono prodotti dall’agricoltura, dall’artigianato, dal commercio, dai servizi e dall’industria; si classificano in non pericolosi e pericolosi; i primi rappresentano circa il 90% del totale.

Presso Arpa Piemonte, la Sezione regionale del catasto rifiuti raccoglie, analizza, elabora e diffonde i dati delle quasi 30.000 dichiarazioni annuali MUD, relative ai rifiuti speciali, presentate da produttori e gestori. Nell'anno 2016 la Sezione Regionale del Catasto Rifiuti ha anche collaborato con la Regione Piemonte alla stesura della Proposta di Piano relativo ai rifiuti speciali. Per approfondimenti http://www.regione.piemonte.it/ambiente/rifiuti/rif_speciali.htm

PRODUZIONE RIFIUTI SPECIALI

Nel 2015 i rifiuti speciali prodotti sul territorio piemontese sono stati circa 5,6 milioni di tonnellate, costituiti per l’85,4% da rifiuti non pericolosi e il restante 14,6% da rifiuti pericolosi. A questi si devono aggiungere i rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (detti "inerti"), per i quali non c'è obbligo di dichiarazione MUD e la cui produzione dichiarata è pari a circa 2,3 milioni di tonnellate, ma le cui stime, effettuate sulla base dei dati di gestione, indicano una produzione approssimata pari a 4 milioni di tonnellate.

Nell'ultimo decennio si rileva un incremento dei rifiuti da trattamento rifiuti e acque (famiglia CER 19), una certa stabilità dei rifiuti inerti (CER 17) dichiarati, e la marcata riduzione (quasi 1 milione di tonnellate) dei rifiuti dei settori agricoltura, artigianato, industria e servizi, in parallelo con la perdurante crisi del settore economico e produttivo.

Una lieve ripresa nella produzione si nota a partire dal 2013, ma comunque ben al di sotto dei valori precedenti il 2008. La produzione di rifiuti speciali è concentrata in modo particolare in provincia di Torino, seguono a distanza le province di Cuneo e di Alessandria.

Le attività preponderanti nella produzione di rifiuti, dopo costruzioni e trattamento rifiuti e acque, sono l’industria dei metalli (metallurgia e lavorazione), la fabbricazione di macchinari e veicoli, la lavorazione della carta e il commercio all'ingrosso.

Questi dati, a differenza di quelli relativi alla produzione di rifiuti urbani, più stabili nel tempo, sono tuttavia influenzati anche da condizioni particolari: trasferimento di aziende, grandi opere, bonifiche, ecc.


Esclusi i rifiuti inerti e quelli provenienti da impianti di trattamento dei rifiuti e delle acque reflue, le maggiori produzioni sono quelle dei rifiuti derivanti dal trattamento superficiale di metalli e plastiche (CER 12), dagli imballaggi (CER 15), da veicoli ed apparecchiature fuori uso (CER 16) e dai processi termici (CER 10).

Nel 2015 in Piemonte sono aumentati del 19%, rispetto all’anno precedente, i rifiuti inorganici da processi termici CER 10, comprendenti le scorie di incenerimento, in relazione all’entrata in funzione a regime dell’impianto di termovalorizzazione del Gerbido (TO). Altri incrementi si verificano per gli imballaggi (+6%), i veicoli e gli apparecchi fuori uso (+11%), i rifiuti da impianti di trattamento (+6%) e i rifiuti assimilabili (+7%).

Analizzando la produzione su un periodo più lungo (anni 2007-2015), molte categorie di rifiuti speciali non pericolosi prodotti in quantità rilevanti negli anni precedenti si sono drasticamente ridotte, ad esempio quelli derivanti da estrazioni minerali (CER 01), da industria tessile (CER 04) e da processi termici (CER 10) sono diminuiti di oltre il 50% in otto anni. Altre riduzioni importanti, dell’ordine del 20-30% nel periodo, si evidenziano nei rifiuti dell’industria legno-cartaria, dei metalli e plastiche e dei processi chimici organici.

 

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI

Le quantità di rifiuti gestite nel 2015 sono oltre 9,4 milioni di tonnellate, in lieve riduzione rispetto al triennio 2012-2014.

Il sistema impiantistico della regione è costituito da circa 1.210 impianti operativi in grado di rispondere positivamente alle domande di trattamento/smaltimento dei settori produttivi della regione, anche se è ancora carente nel settore dell’incenerimento con recupero energetico.

Nel 2015 sono stati sottoposti alle operazioni di recupero quasi 7,2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, che rappresentano il 76% di quelli gestiti in Piemonte, mentre il 5% è stato smaltito in discarica e il restante 19% mediante altre tipologie di smaltimento. I rifiuti sottoposti a recupero sono per la maggior parte di rifiuti non pericolosi (98%) e i quantitativi trattati sono in aumento del 4% rispetto al 2014, dopo la flessione avuta a partire dall'anno 2012, mentre dal 2007 al 2011 la crescita media annua è stata del 10%.


Indicatori ambientali

Consulta le serie storiche degli indicatori ambientali on line per l'argomento rifiuti speciali

Per approfondimenti

Sui Rifiuti speciali e sull’attività di Arpa consulta il sito alla pagina Rifiuti

http://www.isprambiente.gov.it/it/evidenza/pubblicazioni/no-homepage/rapporto-rifiuti-speciali-edizione-2017

http://www.minambiente.it/pagina/rifiuti

https://www.eea.europa.eu/it/themes/waste/policy-context

 

 

 

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