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Residua instabilità sul Piemonte. Allerta gialla

26 aprile 2019

La saccatura responsabile delle precipitazioni intense avvenute nelle ultime 18 ore sul Piemonte settentrionale si allontanerà verso est nel corso della seconda parte della giornata odierna tuttavia, nelle prime ore del pomeriggio, ci sarà ancora residua instabilità con forti temporali sull’alessandrino, mentre altrove si attiveranno nuovi temporali  a carattere sparso. In serata la rotazione da nord-nordovest dei venti determinerà una cessazione dei fenomeni precipitativi ed inizieranno a manifestarsi condizioni di foehn nelle vallate alpine occidentali.

La forte ventilazione persisterà anche nel fine settimana determinando condizioni di cielo poco nuvoloso o velato, ad eccezione dei rilievi nordoccidentali ove ci potrà essere debole nevischio sulle creste di confine. Le condizioni di foehn si estenderanno anche alle zone pianeggianti.

Le precipitazioni hanno determinato nuovi innalzamenti dei corsi d’acqua soprattutto sul settore settentrionale della regione. Nelle prossime ore i livelli dei corsi d’acqua sono previsti in diminuzione. Il Lago Maggiore continua ad essere in crescita fino a fine giornata.

Nelle ultime 24 ore, si sono verificate precipitazioni a carattere di rovescio o temporale con locali grandinate sul Piemonte settentrionale ed orientale. I valori più significativi in 24 ore, alle 14:00 locali, sono stati osservati a Larecchio (VB) con 183 mm, Fobello (VC)  111 mm, Forzo (TO) 91 mm.

La stazione di Sambughetto (VB) ha registrato 218 mm con un massimo di 25,8 mm in un’ora

Pericolo Valanghe

CatturaNelle ultime 24 ore sono continuate le nevicate sui settori alpini piemontesi con apporti di nuova neve di 15-25 cm dai settori settentrionali fino alle zone di confine delle Alpi Graie, 10-20 cm sulle zone di confine delle Alpi Cozie e 5-10 cm sui settori meridionali.

La nuova neve, si è aggiunta ai già cospicui apporti di neve fresca della settimana, determinando una marcata instabilità causata dall’appesantimento e dall’ulteriore umidificazione del manto nevoso preesistente. Sono stati registrati fenomeni valanghivi anche di dimensioni grandi o molto grandi che localmente, sui settori settentrionali, hanno raggiunto le quote di fondovalle.

Per questi motivi il grado di pericolo valanghe in tali zone ha raggiunto il 4-Forte.

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