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Record negativo per carenza di neve nei mesi di novembre e dicembre

5 gennaio 2016

L’inizio delle stagione invernale in corso (2015-2016) è stata caratterizzata da una importante anomalia dal punto di vista delle precipitazioni nevose. Dopo un mese di ottobre con alcuni episodi nevosi, seppur di piccola entità, i mesi di novembre e dicembre hanno visto la totale assenza di nevicate se non si considerano gli esigui apporti di sporadiche e veloci perturbazioni che al più hanno apportato valori di neve generalmente inferiori ai 5cm. Questa situazione non si è riscontrata solo sulle Alpi occidentali ma è stata comune pressoché su tutto il versante alpino italiano.

grafico sai nov dic

Anomalia delle nevicate nei mesi di novembre e dicembre dal 1925 al 2015

Il grafico riporta l’indice standardizzato di anomalia (SAI – Standardized Anomaly Index) valido per i mesi di novembre e dicembre calcolato a partire dal 1925 (anno di inizio dei dati disponibili; fino al 1945 ridotto numero di stazioni). I valori di SAI in blu (positivi) si riferiscono ad annate in cui le nevicate sono state superiori alla media, mentre in rosso (negativi) si riferiscono ad annate con deficit. Le variazioni dei valori compresi tra le linee arancioni continue sono da considerarsi normali mentre quelle oltre le linee tratteggiate sono da considerarsi situazioni anomale.

Analizzando tutta la serie storica i mesi di novembre e dicembre 2015 sono in assoluto i più carenti di neve da quando si dispone di dati diffusi sul territorio con continuità (ultimi 90 anni). Tra gli anni passati con simile anomalia negativa nei mesi analizzati possiamo notare come questi siano piuttosto concentrati negli ultimi trent’anni: a partire dai più recenti abbiamo 2006, 2001, 1998, 1994, 1989 e 1980. Dobbiamo tornare indietro fino al 1953 per ritrovare un inizio inverno così poco nevoso come quelli appena citati. Per quanto riguarda gli anni con inizio di stagione invernale molto nevoso invece troviamo il 2008 che è stato quello con anomalia positiva maggiore, il 2003, 1996, 1981 per arrivare poi fino al 1960 e 1959. Si osserva inoltre come in questi ultimi 30 anni ci sia stata una maggiore variabilità nelle precipitazioni dei mesi di novembre e dicembre tanto da far registrare un’elevata frequenza di eventi eccezionali sia positivi che negativi.

Se consideriamo i valori di neve al suolo al 31 dicembre 2015 registrati dalle stazioni della rete nivometrica di Arpa Piemonte, vediamo come la copertura nevosa sia praticamente assente al di sotto dei 2500 m e discontinua alle quote superiori come evidenziato nella mappa della distribuzione dell’equivalente in acqua della neve.

Con il nuovo anno sono arrivate anche le nevicate, tanto attese dagli amanti della montagna, che hanno contribuito a migliorare l'estetica del paesaggio alpino, anche se al momenti gli apporti di neve non modificano significativamente la situazione generale dell'innevamento.

Figura neve

Mappa della distribuzione dell’equivalente in acqua della neve al 31 dicembre 2015

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