Radiazione ultravioletta solare: misurare bene fa la differenza
Le Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) del Piemonte e della Valle d'Aosta emergono come eccellenze nel recente confronto internazionale sulla misura della radiazione ultravioletta solare
E’ stato pubblicato il nuovo report dell'Organizzazione Mondiale per la Meteorologia (WMO) sui risultati della terza campagna internazionale di interconfronto sui radiometri solari UV. Arpa Valle d’Aosta e Arpa Piemonte sono le due uniche Agenzie italiane partecipanti (l’unico altro laboratorio italiano presente con un proprio strumento è stato il Centro Tecnico per la Meteorologia-CTM dell’aeronautica militare). La campagna ha coinvolto 74 strumenti provenienti da 42 diversi istituti di 29 paesi del mondo. Dagli esiti dell’interconfronto è risultato che le due Agenzie ambientali sono tra gli istituti più allineati d’Europa con il riferimento mondiale, attestando una elevata capacità e affidabilità nella misura della radiazione ultravioletta ambientale.
Misurare bene fa la differenza
Misurare accuratamente la radiazione UV è essenziale per comprendere appieno gli impatti sulla salute. Inoltre, le rilevazioni contribuiscono:
- a valutare l'efficacia del Protocollo di Montreal nel limitare le sostanze nocive per lo strato di ozono nell’alta atmosfera
- a monitorare la formazione di inquinanti nella bassa atmosfera
- a comprendere come il cambiamento climatico influenzi l’atmosfera e, quindi, la radiazione che raggiunge la superficie terrestre
Misurare con precisione la radiazione ultravioletta solare presenta un’importante sfida nella risoluzione di complessi problemi tecnici a causa della difficoltà nell’isolare la piccola quantità di radiazione ultravioletta dalla predominante luce visibile che raggiunge la terra.
Un confronto internazionale, perché?
Da anni, a livello globale, si compie uno sforzo significativo per armonizzare le misurazioni al fine di facilitare il confronto tra i dati raccolti da diverse istituzioni. Con questo obiettivo, il Centro Mondiale per le Radiazioni ha organizzato una campagna di confronto internazionale nell'estate del 2022, la terza edizione dopo quelle del 2006 e del 2017. Il programma è stato il seguente:
- gli strumenti hanno misurato senza interruzioni la radiazione ultravioletta del sole per un intero mese
- i risultati delle misure di ciascun ente e strumento sono state successivamente confrontate con un riferimento mondiale.
Considerando che gli strumenti erano posizionati nello stesso luogo e che la radiazione solare in arrivo alla Terra era la stessa, eventuali differenze nei dati raccolti potevano essere attribuite esclusivamente alle diverse tarature degli strumenti e ai differenti metodi di elaborazione dei dati.
La campagna di interconfronto ha coinvolto 74 strumenti provenienti da 42 diversi istituti di 29 paesi del mondo. Nella figura sono visibili alcuni dei radiometri UV dopo il loro arrivo a Davos (photo credit G. Hülsen, PMOD/WRC)
Il sito scelto per l’interconfronto nazionale è stato la città di Davos (1560 m s.l.m.), nella suggestiva cornice delle Alpi svizzere, dove è presente il centro mondiale radiazioni. Gli strumenti sono stati disposti uno vicino all’altro (parte bassa della figura) e le misure di un intero mese sono poi state confrontate (photo credit G. Hülsen, PMOD/WRC)
Gli impatti della radiazione ultravioletta solare
La radiazione solare ultravioletta ha impatti significativi sulla nostra salute e sull'ambiente circostante. La produzione di vitamina D e il benessere psicologico sono effetti positivi, mentre eritemi, tumori alla pelle e danni agli occhi rappresentano aspetti negativi. Studi indicano anche possibili effetti sia positivi sia negativi sul sistema immunitario.
L’impegno costante di ARPA Valle d’Aosta e Piemonte
Dal 2004, l'ARPA Valle d'Aosta misura la radiazione UV, mentre l'ARPA Piemonte ha iniziato nel 2009. Entrambe le agenzie forniscono quotidianamente bollettini che permettono ai visitatori dei loro siti di comprendere l'intensità della radiazione solare e i potenziali effetti (qui il bollettino UV del Piemonte e qui per la Valle d’Aosta). Il confronto internazionale ha dimostrato che quando i cittadini del Piemonte e della Valle d'Aosta consultano i bollettini sulla radiazione UV delle loro ARPA, possono contare su dati accurati.
Questi dati non solo sono cruciali per la sicurezza del pubblico, ma grazie alla loro accuratezza ed estensione temporale possono anche essere utilizzati per avanzate ricerche scientifiche, come studi epidemiologici e ambientali, con particolare riferimento al cambiamento climatico.