Qualità dell'aria e microclima urbano
Si è svolto questa mattina, a Torino, presso l'Audiotorium dell'Energy Center del Politecnico di Torino il workshop "Qualità dell'aria e microclima urbano".
In Italia gli impatti degli eventi meteorologici estremi e della scarsa qualità dell'aria provocano rischi ambientali sempre più rilevanti, a cui sono esposti soprattutto gli abitanti dei centri urbani, la cui vulnerabilità è destinata ad aumentare a fronte dei cambiamenti climatici in corso.
L’avanzare delle nuove tecnologie fornisce oggi importanti opportunità per la gestione e minimizzazione di tali rischi, rendendo disponibili grandi quantità e varietà di dati ambientali (sensori portatili, droni, radiosondaggi) e nuovi strumenti per la loro elaborazione (simulazione numeriche, machine learning).
Attraverso la raccolta di questi dati, si aprono nuove sfide per definire strategie di gestione urbana per progettare e implementare reti e sistemi di monitoraggio ambientale, per gestirne ed analizzarne in tempo reale i dati, al fine di comprendere e prevedere la dinamica dei sistemi urbani.
Il Politecnico di Torino - Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture DIATI, in collaborazione con Arpa Piemonte, GEAM - Associazione Georisorse e Ambiente, Ordine degli Architetti PPC di Torino e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, ha organizzato il workshop per presentare le attività di ricerca in corso su questi temi, in ambito universitario e presso enti territoriali, e per discuterne complementarietà e sinergie.
Secondo Barbero, Direttore generale di Arpa Piemonte: “Nonostante un generale trend di miglioramento dei parametri di qualità dell'aria, se si analizzano i dati degli ultimi 20 anni nei principali centri urbani della pianura padana continuano a permanere alcune criticità nelle concentrazioni di polveri sottili per quanto riguarda i limiti giornalieri. Il riferimento normativo per il biossido di azoto, seppur rispettato nella stragrande maggioranza delle stazioni di misura, viene ancora puntualmente superato a Torino. Inoltre, le mutate condizioni climatiche accentuano le concentrazioni di ozono, inquinante di origine secondaria la cui formazione è favorita da forte insolazione e alte temperature. Risulta pertanto di particolare interesse applicativo lo studio della modellazione degli inquinanti e dei processi meteorologici alla scala urbana per meglio comprendere i processi fisici e per fornire strumenti di supporto nella valutazione dell'efficacia delle misure di risanamento.”
L'Agenzia ha partecipato al workshop con due interventi sul tema "Nuovi strumenti di valutazione in ambiente urbano: il caso di Torino". I tecnici dell'Agenzia hanno illustrato le attività di Arpa Piemonte nello studio del fenomeno dell'isola di calore e dell'inquinamento atmosferico in ambito urbano. In particolare sono stati presentati i risultati, sia in termini di temperatura che di qualità dell'aria, dell'applicazione di una catena modellistica meteorologica e di dispersione che utilizza parametrizzazioni specifiche per la città.
- Nuovi strumenti di valutazione in ambiente urbano: il caso di Torino - prima parte