I dati della qualità dell’aria in provincia di Cuneo

Da oggi è disponibile la relazione annuale della qualità dell’aria relativa al territorio della provincia di Cuneo.

Dalle valutazioni eseguite sulle serie storiche misurate a partire dal 2003, emerge come i significativi miglioramenti registrati non siano ancora sufficienti a garantire il mantenimento stabile dei limiti fissati dalla normativa per la tutela della salute umana e dell’ambiente nel suo complesso.

La conformazione orografica del bacino padano, di cui la provincia di Cuneo rappresenta l’estremo sud-ovest, favorisce l’accumulo degli inquinanti, in particolare di quelli che, per la loro natura secondaria, sono caratterizzati da lunghi tempi di permanenza in atmosfera (PM e ozono). In tale situazione, la variabilità delle condizioni meteorologiche, sempre più caratterizzata dall’alternanza di siccità estrema, come quella del 2017, e periodi di pioggia prolungati come nella primavera 2018, condiziona fortemente la variabilità interannuale dei livelli degli inquinanti della qualità dell’aria.

PM10: la figura rappresenta l’intervallo dei numeri di superamenti del limite giornaliero di 50 µg/m3 registrati dalle stazioni della provincia di Cuneo. Nonostante il miglioramento che si è verificato nel tempo anche per questo indicatore, il limite stabilito per la protezione della salute sulle concentrazioni giornaliere sia ancora disatteso su parte del territorio provinciale e, nel corso del 2017, anche il numero di superamenti sia tornato a livelli analoghi a quelli del 2013.

Ozono: la figura rappresenta, per le stazioni della provincia di Cuneo e per ogni anno del periodo dal 2002 al 2017, il numero di giorni in cui la media massima su 8 ore ha superato l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana di 120 µg/m3. Per questo inquinante è evidente che si sia verificato un miglioramento nel tempo, ma è anche evidente come la situazione si sia pressoché stabilizzata negli ultimi anni, mantenendo una variabilità tra gli anni dovuta alle condizioni meteorologiche. Il miglioramento riscontrato non è stato finora sufficiente a garantire il rispetto del valore obiettivo, fissato dalla normativa al fine di evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l’ambiente nel suo complesso, che rimane pertanto superato anche nella provincia di Cuneo.

Dopo un 2016 in cui, grazie all’assenza di lunghi periodi di accumulo, si era raggiunto il minimo storico per i livelli di polveri sottili, nel 2017 le condizioni meteorologiche sono state particolarmente sfavorevoli alla qualità dell’aria. In particolare l’assenza di precipitazioni in lunghi periodi ha contribuito a determinare l’incremento, in tutte le stazioni della provincia, dei livelli di PM₁₀ e PM_2.5. Sono inoltre aumentati i superamenti dei limiti normativi stabiliti per il benzo(a)pirene e l’ozono.

Consulta la relazione 2017 con i risultati dello studio sulla qualità dell'aria

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